Giorno 8: notizie da Gran Canaria

Se Tenerife è la metà del divertimento per eccellenza e Fuerteventura quella delle spiagge in selvagge, Gran Canaria è un perfetto mix di entrambi.
Playa Les Ingles e le dune di Maspalomas sono splendide e il divertimento, sebbene più soft di Playa de Las Americas, in condizioni normali, ovvero extra pandemia, non manca di certo!

Giovedì ci ha raggiunto Kalima, il vento del deserto e con lui le tempeste di sabbia che ci hanno accompagnato sulla spiaggia di Puerto Rico, dove con 32 gradi all’ombra abbiamo trascorso le ore della tarda mattinata dopo una colazione inglese (uova, salsiccia, toast, fagioli, funghi, prosciutto) al bar ristorante “Waikiki”. La zona è ricca di ristoranti e spiagge attrezzate, peccato che solo un quarto siano aperte, causa poco turismo.

Colazione inglese a Puerto Rico

Meglio nella spiaggia Amadores, dove ci siamo spostati per raggiungere una amica italiana che vive qui da sei anni: Lucrezia, la mia indimenticabile Miss Le Cafe des artistes 2015. Sposata con un ragazzo ecuadoriano conosciuto qui, con tre splendidi bambini, ci ha raccontato un po’ della Spagna e di quello di cui in Italia non si parla e non si sa.
Prima di tutto la Spagna del Covid, quella dei ristoratori che protestano in piazza non solo per l’indipendenza della Catalunya o per liberare il rapper incarcerato, come ci fanno credere, ma i ristoratori e commercianti che protestano contro le chiusure, e infatti sono scattate le riaperture.
Lucrezia da quando è arrivata qui a Gran Canaria non è mai stata senza lavoro e ora che causa Covid sia lei che il marito non lavorano, hanno sussidi più che adeguati per poter vivere dignitosamente. Suo marito è cameriere in un grande albergo di lusso, lavora cinque giorni alla settimana, otto ore e ha uno stipendio che in Italia si definirebbe medio alto con un tenore di vita, quello qui alle Canarie, decisamente inferiore rispetto al nostro. Sebbene non siano più le isole dei sogni degli anni 90, la vita è ancora meno cara che da noi in Italia.
Turismo quasi tutto l’anno, alta stagione da dicembre ad aprile, gli altri mesi sono definiti di media stagione. Non piove mai (soprattutto a sud) e il clima è, come già vi dicevo, mite tutto l’anno.
La Spagna, e nello specifico le Canarie, che vivono di solo turismo (come noi in Liguria), stanno cercando di fronteggiare l’emergenza Covid non solo pensando ai contagi e al pericolo legato alla salute, ma anche all’economia e non avendo mai chiuso tutto come da noi e soprattutto per così lungo, in qualche modo stanno salvando “il salvabile”. Perché non possiamo fare anche noi come loro ??????

Le Canarie sono anche la meta ideale per i pensionati perché qui, come in Portogallo, gli viene rimborsato il 10% mensile della loro pensione se accreditata in una banca locale e inoltre possono affittare tranquillamente dei bei appartamenti con vista mare, a soli 400 € al mese.

Aperitivo al centro commerciale, molto moderno, Mogan Mall dove è tutto aperto (anche nei weekend) però è praticamente deserto. Al Tipsy Elements , locale molto fashion e anche molto caro, abbiamo bevuto una sangria bianca, quindi fatta con il vino bianco anziché rosso, e poi la serata è diventata un po’ più movimentata scoprite perché qui nel video:

È la seconda volta, in questa settimana, che ci capita di prenotare un ristorante su The Fork e di trovarlo chiuso però ne comprendiamo il periodo …e in ogni caso alla fine siamo riusciti a cenare ottimamente al ristorante El Gaitero con la nostra razione giornaliera di chorizo e di polpo a la gallega e per proseguire con “solomillo” ovvero il filetto, perfettamente cotto al sangue, e un arrosto di “Cordero” ovvero di agnello. Il simpatico cameriere ci ha offerto anche due shot di Ronmiel, liquore tipico delle Canarie fatto di rum e miele.

Nota sulle porzioni: sono sempre molto abbondanti e i prezzi sono medi, ma se proporzionati alle quantità e alla qualità, decisamente ottimi.
La serata è stata piacevolmente calda peccato per un po’ di sabbia negli occhi, ma ci sembrava di essere ai tropici …

Venerdì siamo tornati sulle dune di Maspalomas, che ci hanno confermato che lì il vento è sempre forte e sicuramente è la zona più fredda perché più esposta al vento.
Siamo andati alla ricerca di un bocadillo Serrano che non siamo riusciti a trovare perché in generale non è presente nei menu che propongono praticamente sempre gli stessi piatti, con le stesse foto: è piuttosto difficile discostarsi da qualcosa di presente in ogni menu (e che abbiamo già provato in questi giorni), così abbiamo ripiegato su un mega toast con uovo, bacon e verdure e un’insalata mista per me.
La cucina spagnola è sicuramente molto buona ma le specialità proposte sono relativamente poche soprattutto in questa zona.

Pranzo sulla spiaggia delle dune

Quello che invece non manca sono i parcheggi: girare in auto è piuttosto semplice come già detto ed è anche facile trovare parcheggio sebbene i più grandi siano quasi tutti a pagamento. Noi abbiamo noleggiato l’auto con GoldCar tramite il sito di Ryanair, ma ve lo sconsiglio perché non è particolarmente chiara soprattutto nelle tariffe e sono difficili da raggiungere telefonicamente, non hanno nemmeno un’e-mail di riferimento per qualsiasi cambio (in caso di necessità qui: lpa@goldcar.com)

Serata trascorsa con i nostri amici che vivono qua le Canarie, al ristorante e El Poncho di Playa Les ingles con una tariffa speciale con Groupon, dopo aver preso un aperitivo in un bar gay friendly della zona che abbiamo scoperto essere in generale gay-friendly e anche piena di night club e locali e ristoranti e bar ed è la zona più vissuta e animata, quando chiaramente si poteva fare, dove si vive il più grande carnevale delle Canarie, che dura quattro mesi, ed è anche dove, a giugno, c’è la settimana del gay Pride.

Guardate nel video quello che abbiamo mangiato:

Un menu un po’ diverso dal solito con morcilla dulce, una sorta di sanguinaccio che qui alle Canarie viene fatto con un mix di uvetta mandorle e patate dolci, e abbiamo replicato con l’huevo roto con jamon iberico e poi proseguito con un buonissimo stinco di maiale per me, mentre Stefano finalmente è riuscito ad assaggiare il baccalà, in questo caso con il più classico dei condimenti delle Canarie ovvero: l’aglio tostato. A suo dire davvero molto buono

Ristorante El Poncho

Oggi sabato 27 marzo con il collegamento in diretta Facebook “ViaggiandoMangiando in tour” che potete recuperare QUI. Abbiamo riassunto la settimana che è appena trascorsa.

E poi una vacanza non è una vacanza se non si visita il hard-rock locale perciò abbiamo pranzato all’Hard rock cafè di Gran Canaria direttamente su Playa les inglés con un classico; nachos e hamburger e una chicken Caesar Salad. Aperto a pranzo solo nei fine settimana la prima volta in tanti anni che non abbiamo aspettato per entrare in un Hard Rock.

Hard rock Cafè Gran Canaria

Dopo ci siamo goduti ancora la spiaggia ormai eletta la migliore dell’Isola, piena di ragazzini perché oggi è sabato e quindi non vanno a scuola… vorrei sottolineare che qui non esiste piu la Dad, i ragazzi sono tornati normalmente a scuola, escono e vedono anche gli amici in spiaggia e non solo.

Il fatto che ci sia poca gente in generale ha giovato alla nostra vacanza per un maggiore relax, però l’idea che sia un grosso problema per l’economia dell’isola e non solo, ci rattrista un po’ . Di questi periodi sicuramente ci sarebbe stato un 80% in più delle persone che ad oggi sono qui in vacanza (abbiamo soprattutto incontrato turisti tedeschi).

Serata qui a pochi passi da noi in un ristorante molto tipico e anche decisamente spartano che tanto ci ha ricordato quelli brasiliani, dove indovinate che cosa ho mangiato? Ovviamente il pulpo a la gallega, ma abbiamo doppiato con un pulpo con vinagrete seguito da potaje canarios, che è una zuppa tipicamente delle Canarie fatta di ceci e verdure e con le costinee, mentre io mi sono deliziata con un doppio filetto con le immancabili Papas arrugadas.

Una nota sui dolci: non ne abbiamo assaggiati nemmeno uno fino ad ora perché all’interno dei menu non ci sono veri e propri dolci tipici in giro si trovano solo i veramente classici churros, ma da asporto.

Stefano vi racconta cosa abbiamo mandato a cena nel video:

Zuppa delle Canarie

Ah..dimenticavo.. Domani si riparte!

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.