Giorno 8 : Daytona Beach e Cape Canaveral 

In questi due giorni trascorsi tra Daytona Beach e Cape Canaveral ci siamo presi una pausa dalla visita delle location della serie televisiva “J e poi”, che torneranno poi con la prossima tappa di Savannah.

Alloggiamo al Beachside Hotel, zona sud di Daytona Beach, a circa 10 minuti di auto dal centro. Camera 202, piccola struttura un po’ datata, ma comodamente  affacciata  sulla lunga spiaggia, come la nostra stanza.

Ieri, lunedì 13 marzo, abbiamo cenato al Crabby’s Oceanside una catena di ristoranti che merita di essere provata ..menù a base di crostacei, ma non solo, e ottimi prezzi, finalmente non più esagerati come quelli a Miami Beach!

Come spieghiamo nel video, abbiamo cenato con una fantastica Clam Chowder,  hush puppies e coconut shrimp, ovvero gamberi impanati nel cocco:

Daytona Beach è storicamente nota per la sua spiaggia, dove la sabbia compatta consente ai veicoli motorizzati di circolare sulla spiaggia in aree riservate, e proprio questa sabbia l’ha resa una vera e propria mecca per tutti gli sport motoristici, già dal lontano 1902.

Ma non solo, perché Daytona é famosa anche per la Bike Week che si è appena conclusa (quest’anno era dal 4 al 12 marzo 2023), ovvero un grande raduno motociclistico che include gare motociclistiche, concerti, feste e festival di strada, e la Biketoberfest che invece si tiene in ottobre.

La città infatti pullula di motociclisti.

Perché abbiamo scelto Daytona Beach come terza tappa del nostro viaggio?

  • É a 4 ore da Miami, da dove stiamo arrivando;
  • si tratta di una piacevole città, vissuta, storica, piena di giovani e vivace;
  • la vicinanza strategica a Cape Canaveral.

Oggi, infatti, martedì 13 marzo, in poco meno di un’ora abbiamo raggiunto il Kennedy Space Visitor Center a Cape Canaveral.

Originariamente noto come NASA Launch Operations Center dal dicembre 1968 è stato il principale centro di lancio del volo spaziale umano della NASA.

Si trova a nord-nordovest di Cape Canaveral sull’Oceano Atlantico, e la parte aperta al pubblico é una sorta di parco di divertimenti con numerosi padiglioni che raccontano la storia delle spedizioni nello spazio in perfetto stile americano, ovvero con dovizia di particolari, reperti storici e un pizzico di nazionalismo nostalgico.

Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18.

Il biglietto di ingresso ha un costo di 75$ a persona e può essere acquistato direttamente sul sito:www.kennedyspacecenter.com

Oppure con uno sconto del 20% su www.undercovertourist.com/theme-parks

Il parcheggio apre alle ore 8,30 e ha un costo di 10$.

Difficile completare la visita in una sola giornata perché i padiglioni e le attrazioni sono molte, la zona che merita a nostro avviso più attenzione é quella del Saturn V Center che si raggiunge con il bus interno (ultima partenza ore 15).

Provvisto di 8 punti ristoro, noi abbiamo pranzato al Space Bowl Bistro nel nuovo padiglione Gateway dove si può assistere a 4 viaggi virtuali nello spazio.

Stati Uniti patria delle “bowl”, non potevamo non testarle, e per una sorta di nostalgia brasiliana la mia scelta é caduta su una açai bowl versione americana, ovvero con l’aggiunta di yogurt e latte di cocco, mentre Stefano ha costruito il suo poke bowl con quinoa, costine al bbq, pico de galo, jalapeños, edamame, cipolla e un dressing di chiplote sauce.

Luoghi come questo mi ricordano perché tanto apprezzo il popolo americano…

Hanno molti difetti – come tutti – sono caotici, chiassosi, esagerati, pieni di contraddizioni, egocentrici e arroganti, ma anche incredibilmente visionari, creativi, appassionati e liberi.

Stasera cena al diner numero 3: Starlite Diner , in centro Daytona Beach con tre pezzi forti della cucina statunitense: Reuben sandwich, surf & turf e key lime pie.

Dopo Daytona Beach e Cape Canaveral, domani si riparte verso la penultima tappa con qualche maglione in più perché le temperature, da quando siamo partiti da Miami, stanno gradualmente diminuendo…

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.