Giorno 4: Palazzo Imperiale e tradizionale visita di fine anno al Tempio Meiji Jingu

Il palazzo imperiale è l’attuale residenza dell’imperatore e del imperatrice; dell’intero complesso è accessibile al pubblico solo una piccola parte e solo attraverso tour gratuiti organizzati dall’agenzia della casa imperiale, tour purtroppo in questo periodo sospesi per le festività motivo per cui è chiusa anche la parte esterna visitabile ovvero giardino orientale e pertanto siamo riusciti solo a fare qualche foto esterna rispromettendoci, se avremo tempo, di tornare dopo il 3 gennaio per vedere l’intero palazzo imperiale.

Ci siamo perciò diretti alla “Tokyo Station” da dove partono i treni per le maggiori destinazioni giapponesi e anche base della metropolitana omonima; nei piani sotterranei ci sono due corridoi completamente pieni di negozi e ristoranti e addirittura una via chiamata Ramen Street dove ci sono solo ed esclusivamente ristoranti che fanno ramen.

I negozi al piano B1 sono principalmente dedicati ai personaggi manga, e poi c’è una zona chiamata gourmet dove c’è solo ed esclusivamente cibo e noi abbiamo voluto assaggiare le ostriche in formato chips ovvero essicate:  molto buone con un gusto decisamente particolare. Per pranzo ci siamo fermati in uno dei tanti ristoranti all’interno della “Tokyo Station”, precisamente all’ “Egg” dedicato al omu-raisu che non è altro che una sorta di frittata molto soffice ripiena di riso, Stefano l’ha mangiata in versione soufflè con pollo e spinaci, invece per me come fosse una omelette con sotto il riso.

La specialità è poco nota, ma decisamente buona, completa e niente affatto pesante.

Omu-raisu al ristorante “Egg”

Pomeriggio, come da tradizione giapponese per la fine dell’anno, ci siamo recati in uno dei più grandi templi shintoisti: “Meiji Jingu” eretto dall’ omonimo imperatore dove i diversi fedeli, come buon auspicio, compivano il classico rituale (lavaggio con acqua e poi preghiera con offerta) per poi scrivere i desideri e i  buoni propositi su alcune tavolette di legno da appendere insieme ad altri amuleti. Tradizionalmente ogni giapponese a fine anno si reca in un tempio come augurio per l’anno nuovo e buon proposito per la fine dell’anno vecchio.

Abbiamo poi passeggiato nelle vie che ci hanno condotto nuovamente a Shibuya attraversate da baracchini di street food davvero da lasciare senza parole con specialità giapponesi di ogni sorta . Dopo abbiamo visitato un negozio manga dove praticamente c’erano solo italiani della nostra età (ovvero amanti del cartoni animati anni 80) che come me hanno fatto acquisti e retrò…

Oggi è l’ultimo giorno del 2019. Questa sera si festeggerà il Capodanno e dedicherò pertanto un post, come fatto in passato, alla sera di Capodanno…ci rivediamo perciò nel 2020… buon fine anno  e auguri!

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.