Giorno 30: Ao Nammao

A pochi chilometri dalla famosa Ao Nang, la baia di Ao Nammao è una spiaggia che non molti conoscono.

Ao Nammao (conosciuta anche come Ao Nam Mao) non ha una vita notturna. Solo pochi negozi e pochi ristoranti lungo la strada principale che conduce ad Ao Nang e quattro ristoranti sulla spiaggia.

Offre una vacanza tranquilla, privata, rilassante.

Noi alloggiamo al Villa Cha Cha, una delle poche strutture ricettive della zona, dal 25 ottobre e fino al 7 novembre, camera 2406.

Resort un po’ datato con necessaria manutenzione nell’area piscina, la colazione buffet é discreta, il vero fiore all’occhiello é il ristorante Rilway, aperto anche agli esterni.

Di alto livello, con un menu vario e vasto, e prezzi nella bassa media thailandese.

Nelle mie precedenti giornate solitarie trascorse qui, ho giá provato al cucina del Villa Cha Cha, e ripetuto cosí con piacere l’esperienza anche dopo l’arrivo di Stefano…

Venerdí 1 novembre abbiamo cenato con Kaeng Massaman, un fusion tra curry indiano e thailandese, arricchito da carote, patate e pollo, accompagnato da morning glory e insalata di pollo.

Mentre oggi sabato 2 novembre vi abbiamo pranzato con papaya salad e bai lieng pad kai, ovvero foglie di malindjo con uova.

Il malindjo, o lieng, é un albero locale del sud, le cui foglie giovani sono cucinate con l’uovo saltato in padella o con i gamberi al curry di latte di cocco.

La struttura si affaccia sulla spiaggia, che si estende dalla cosiddetta Shell Fossil Beach, nota come cimitero dell conchiglie, fino al sud di Ao Nang, e la cui caratteristica sono gli affioramenti rocciosi.

Non si tratta infatti di un litorale bianco come quello di Ao Nang, bensí di terra rossastra.

Non è possibile camminare lungo l’intera estensione della spiaggia di Ao Nammao, in quanto è divisa da alberi, ma la passeggiata é lunga e piacevole, e la vista davvero unica!

Oltre al Villa Cha Cha ci sono alcune ville di lusso affacciate sulla spiaggia.

La posizione é privilegiata per raggiungere Railay, perché Ao Nammao ha due moli, uno principale in cemento usato dai motoscafi per Railay e Phi Phi Island, e un altro molo galleggiante più piccolo usato esclusivamente dalle barche longtail per il trasferimento privato tra Railay e il resto della provincia di Krabi.

Le barche longtail partono dal molo ogni due ore e il costo per raggiungere Railay é di 100 Bath

Giovedí 31 ottobre ci siamo imbarcati sulla barca a coda lunga delle 11 per raggiungere in 10 minuti Railay est.

Railay è una penisola rocciosa composta picchi calcarei bordati da sabbie bianche, è
isolata dalle altre città via terra a causa delle ripide scogliere, e raggungibile solo via mare.

Le 4 aree principali di Railay includono: Phra Nang, Railay ovest, Railay Est e Tonsai.

Phra Nang: (indicata come Pranang Cave Beach nelle mappe locali) è una spiaggia di sabbia di bianca, sulla punta penisola della penisola. A sinistra rispetto il molo dove si attracca.

Conosciuta anche come meta per il climbing grazie alle sue pareti rocciose.

Le sistemazioni alberghiere spaziano dai bungalow ai resort di prezzo medio a East Railay Beach dove attraccano le barche, a quelli di lusso che si concentrano sulla di West Railay Beach, la zona migliore dove fare il bagno.

Tonsai: é una piccola spiaggia su cui si affacciano due hotel, frequentata soptrattutto da scalatori, e le cui acque sono visibilmente danneggiate dagli scarichi delle barche e anch’essa si raggiunge in barca, da Railay o da Ao Nang.

Potete prenotare un corso di climbing attraverso questo link.

La zona piú bella é sicuramente Phra Nang, con rocce a picco sul mare e acqua verde smeraldo.

Da segnalare “Grotto” il bar-ristorante del resort Rayavadee 5 stelle, in periodi di bassa stagione aperto anche agli esterni, all’intero di una grotta, affacciato direttamente sulla spiaggia di Phra Nang.

Railay la si può raggiungere anche da Ao Nang con barche che partono solo al raggiungimento di 6 persone, sia in andata che in ritorno.

Da Ao Nammao possiamo raggiungere gratuitamente Ao Nang grazie alla navetta gratuita del resort Villa Cha Cha, ogni due ore.

Dove abbiamo cenato dopo il rientro da Railay, nuovamente (per me) al Radhuni, ristorante molto semplice con doppio menu: indiano e thailandese.

Tofu saltato con basilico thailandese, kai jeow (l’omelette thai) e pad see – ew, ovvero noodles saltati con salsa di soia.

E ad Ao Nang, grazie al trasporto della navetta, dopo una tranquilla mattinata trascorsa affacciati sulla spiaggia di Ao Nammao, abbiamo anche pranzato ieri, venerdí 1 novembre.

Ho infatti portato Stefano allo Shaka il locale che più mi rimarrá nel cuore in questa vacanza

“Tempehtation” per me, ovvero un piatto con rösti a base di patata dolce e avocado, tempeh affumicato e salsa olandese vegana, e un kebab di funghi, pita, tzatziki, babaganoush, hummus e vinagrette per Stefano.

E un fantastico banana bread vegano a chiudere.

Alla fine del pranzo, il social manager del locale, nonché responsabile, a sorpresa si è avvicinato al nostro tavolo riconoscendomi… e ringraziandomi perché in queste settimane ho postato più volte storie su Instagram dedicate al locale.

Ho appreso cosí che si tratta di una piccola catena filippina.

Da Ao Nammao si possono effettutare le stesse escursioni che da Ao Nang perchè ognuna include nel prezzo il pick up in hotel, sia esso nel centro di Ao Nang o altrove.

Oggi, sabato 2 novembre, infatti, per raggiungere il Friendly Giants Krabi Elephant Riding Camp abbiamo atteso il nostro transfer nella hall del resort.

In circa 15 minuti abbiamo raggiunto il campo immerso nella natura con vista sulle montagne di Klong-Son, per una passaeggiata di circa 30 minuti sopra un elefante!

Indubbiamente non adatta a tutti, l’escursione si é rivelata una sorta di sport estremo, in bilico su un piccolo seggiolino per due persone, in un itinerario stretto tra gli alberi, e comunque una piacevole esperienza.

Gli elefanti hanno svolto un ruolo fondamentale nella cultura thailandese per secoli, simboleggiando forza, saggezza e prosperità.

Storicamente, erano venerati come simboli del potere reale ed erano parte integrante della guerra, del trasporto e degli eventi cerimoniali.

É possbile prenotare l’escursione a questo link, che si differenzia da altre escursioni simili per la possibilitá di “cavalcare” l’elefante e non solo dargli da mangiare o lavarlo come in altre escursioni.

@viaggiandomangiando

PASSEGGIATA CON ELEFANTE a Krabi 🇹🇭 Per raggiungere il Friendly Giants Krabi Elephant Riding Camp abbiamo atteso il nostro trasfer nella hall del resort. In circa 15 minuti abbiamo raggiunto il campo immerso nella natura con vista sulle montagne di Klong-Son, per una passaeggiata di circa 30 minuti sopra un elefante! #ridingelephant #elephant #elephantride #thailand #viaggiointhailandia #viaggiandomangiandointour #elefante #lifefest2024 @Gallo

♬ Zarrillo l elefante e la farfalla – Monica music Italy 🇮🇹

La giornata si è conclusa con un pad thai e khao kha na moo grob, riso con broccolo cinese (kai lan) e maiale, al Hom Mali Thai Food & Noodle informale ristorante di Ao nang con un vasto menu tra noodles e riso e curry thailandese.


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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.