La mia trasferta fiorentina di 3 giorni, in occasione del BTO e della premiazione dell’Italy Ambassador Awards, si é conclusa oggi, venerdì 29 novembre, nel quartiere Sant’Ambrogio a Firenze.
Ultimo regalo per noi finalisti del premio dedicato ad influencer e content creator, la mattinata dedicata alla visita guidata di uno dei quartieri più iconici della città: quartiere Sant’Ambrogio a Firenze, con il suo mercato, la sua piazza dedicata al patrono milanese e al Lampredotto.
Martina Guadagno, la nostra simpatica e preparata guida, ci ha condotto attraverso le vie del quartiere rimaste ancora in parte come quelle di un tempo.
Il quartiere di Sant’Ambrogio, ci ha spiegato Martina, é rimasto infatti uno dei pochi ancora fortemente locale ed è infatti una delle zone più frequentata dagli abitanti della città e poco battuta dai turisti.
Le vie della zona fanno parte della Ztl, e sono pertanto praticabili a piedi, a differenza del centro.
Ogni mattina in Piazza Ghiberti si svolge il mercato di Sant’Ambrogio, una alternativa ai supermercati locali (anche al più noto mercato di San Lorenzo) dove si possono trovare formaggi e salumi tipici, frutta e verdura fresca, articoli di abbigliamento.
Dopo essere partiti da Piazza Compi, storica sede del mercatino delle pulci (aperto tutti i giorni tranne la domenica e il lunedì in inverno), abbiamo raggiunto in pochi minuti uno dei mercati più antichi di Firenze, aperto dal 1873, e lí il proprietario della storica macelleria (dal 1921) “Luca Menoni” ci ha raccontato del suo lavoro che si tramanda di generazioni, di come è cambiato il mercato di Sant’Ambrogio negli anni, e della sua idea di artigianalitá.
È possibile inoltre pranzare nella terrazza interna, al piano di sopra della macelleria: Terrazza Menoni, la prima RistoMacelleria di Firenze, in cui tutti i piatti serviti al ristorante sono realizzati con ingredienti provenienti dal bancone della macelleria sottostante.
Ma solo dalle 12 alle 14, il mercato di Sant’Ambrogio é infatti aperto tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle 7 alle 14.
Tappa successiva, l’ex monastero di origine medioevale di via Carducci, un tempo luogo di ricovero per prostitute che dopo trentacinque anni di abbandono, è stato destinato ad ospitare una Scuola del Caffè, la prima del genere in Europa.
Siamo passati accanto alla adiacente Tripperia Pollini, chiosco di panini – il più famoso di Firenze – specializzato in trippa e lampredotto, la specialità a base di frattaglie cotte lentamente, dove da 23 anni Sergio e suo figlio Pierpaolo preparano ogni giorno ottimi panini.
E abbiamo raggiunto Ditta Artigianale, la caffetteria che nasce all’interno dell’ex monastero e si sviluppa all’interno del vecchio refettorio del 1300.
La caffetteria della sede di Sant’Ambrogio (esistono altre 4 filiali in città) è stata disegnata dagli architetti Luca e Marco Baldini (studio Q-bic) e racchiude in sé uno stile moderno e internazionale con richiami allo stile classico italiano, con un bellissimo chiostro interno dove è possibile leggere un libro e bere un caffè circondati dal verde e da opere del 1300.
La sede, nel cuore del quartiere Sant’Ambrogio a Firenze, é anche quella della scuola di caffè e lí abbiamo infatti svolto un piacevole corso di circa 1 ora dedicato al caffè.
Il corso si rivolge a coloro che vogliono scoprire nuovi aspetti sul caffè, ma anche a chi come me non beve né ama il caffè, ma é interessato alla sua storia, partendo dai luoghi di origine e attraversando tutta la filiera, affrontando tematiche come :
- Le differenze tra arabica e robusta
- Il caffè, dalla pianta alla tazzina
- L’impatto della fermentazione e della tostatura sul gusto
- Lo Specialty Coffee, un caffè di alta qualità con la reputazione di essere “impeccabile in tazza“
- Come riconoscere una caffetteria di qualità?
I corsi sono diversi e variegati, prenotabili attraverso il loro sito internet.
Si è conclusa così questa piacevole esperienza, tra passato e futuro, e tra storia e innovazione.
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