Giorno 27: i massaggi in Thailandia

Fare massaggi in Thailandia é parte integrante del viaggio.

Per secoli, la Thailandia è stata rinomata per le sue pratiche spirituali e l’approccio olistico al benessere.

E infatti se vi dico “Thailandia”, che cosa vi viene in mente ?

A me spiaggie e mare bellissimi, pad thai e massaggi….

Nel corso di questi miei 27 giorni in Thailandia ho fatto diversi massaggi ad Ao Nang, sia sulla spiaggia, dove ogni postazione ha un numero, che in centri per massaggi più o meno fatiscenti o più o meno dei veri centri di masaggi.

In alcuni si trova scritto all’esterno “No massage with beautiful girls“, in altri sono proprio decine di giovani ragazze ad accoglierti.

I massaggi in Thailandia fanno parte del quotidiano e per uno straniero sono incredibilmente economici. I prezzi sono gli stessi ovunque (tranne in alcuni centri Spa molto eleganti, ma difficile sbagliarsi perché facilmente riconoscibili).

Il massaggio thailandese è una combinazione unica di digitopressione, posture yoga e stretching profondo.

Applicando la pressione a specifici punti di energia lungo le linee dei meridiani del corpo, può aiutare ad aumentare la flessibilità, ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione sanguigna.

Questo, a sua volta, può portare a sollievo dallo stress, a un sonno migliore e a un rinnovato senso di energia.

Tuttavia, i massaggi thailandesi possono utilizzare diverse tecniche.

Il massaggio thailandese tradizionale è piuttosto energico, ed é il mio preferito, ma sono pochi gli straniera a farlo, in genere si predilige qualcosa di più rilassante…

Ecco i diversi tipi di massaggi thailandesi disponibili in tutta la Thailandia.

Il massaggio tradizionale thailandese, noto anche come “Nuad Thai”, è un’antica pratica di guarigione che combina digitopressione, principi ayurvedici e posture yoga assistite.

A differenza dei massaggi occidentali, è un massaggio asciutto eseguito su un comodo tappetino sul pavimento e il destinatario rimane completamente vestito.

Il massaggiatore usa mani, gomiti, ginocchia e persino i piedi per applicare la pressione e guidare attraverso una serie di tratti simili a quelli dello yoga.

Questa tecnica promuove la flessibilità, riduce la tensione e migliora il flusso energetico complessivo. Anche se inizialmente può creare disagio per molti, alla fine si sentono i nodi nei muscoli dissolversi, e ti senti profondamente rilassato.

Per un approccio più delicato e rilassato c’é il massaggio con olio. Questo stile incorpora olii aromatici e utilizza una pressione delicata.

Gli olii, di solito cocco o citronella, nutrono la pelle e forniscono anche un’esperienza sensoriale calmante, rendendola ideale per alleviare lo stress migliorando la circolazione sanguigna e l’equilibrio emotivo.

Il massaggio a base di erbe thailandese, noto anche come “luk pra kob”, è invece una terapia unica che combina le proprietà curative del massaggio tradizionale thailandese con i benefici terapeutici del trattamento termico a base di erbe.

Gli impacchi riscaldati ripieni con una miscela di erbe aromatiche come la citronella, lime kaffir e zenzero, sono applicati al corpo in un movimento ritmico.

Il calore e le erbe penetrano in profondità nei muscoli, facilitando il dolore, riducendo l’infiammazione e rinvigorendo la pelle. Questo tipo di massaggio è particolarmente efficace per coloro che soffrono di tensione muscolare cronica e rigidità.

Spesso offerto come trattamento autonomo, il massaggio ai piedi tailandese è un modo fantastico per migliorare la salute dei piedi.

Questa tecnica si concentra sui piedi e sulle gambe inferiori, utilizzando mani, dita, pollici, nocche e un bastone di legno arrotondato per applicare la pressione a punti specifici.

I massaggiatori usano tecniche di digitopressione per stimolare specifici punti riflessi sui piedi, ritenuti corrispondenti a vari organi del corpo, come per la riflessologia plantare.

Questo é spesso combinato con un breve massaggio al collo e alla spalla che può aiutare ad alleviare il mal di testa, migliorare la qualità del sonno e aumentare i livelli di energia.

Invece il massaggio alle spalle e alla schiena è mirato alle aree comuni di tensione nella parte superiore del corpo.

Perfetto per chi ha dolori alla parte superiore di schiena, rigidità delle spalle di mal di testa da tensione.

Impossibile non apprezzare questo aspetto cosí tipico e unico di un viaggio in Thailandia.

E a proposito di spiaggia e mare bellissimi, come sapete mi trovo ad Ao nam mao, un’altra spiaggia di Krabi a 10 minuti dalla più famosa Ao nang, dal 25 ottobre, e soggiorno al Villa Cha Cha, resort direttamente sulla spiaggia.

Dopo il mio arrivo, di cui potete leggere nel precedente articolo, con uno splendido pranzo con i piedi nella sabbia e un panorama unico, lunedí 28 ottobre ho replicato l’esperienza in un altro dei quattro ristoranti che si affacciano sulla spiaggia di Ao nam mao: KoDam Kitchen.

Più elegante del Joy Beach cafe accanto, aperto anche la sera fino alle 22, mi ha conquistata con un Hor mok talay phraw on, un curry di pesce servito in una noce di cocco verde, accompagnato da thai roti e da una vista privilegiata.

Causa pioggerella, invece, ieri, martedí 29 ottobre, sono tornata, e con piacere, a pranzare a Ao Nang, che raggiungo facilmente grazie alla navetta gratuita del resort, e questa volta al Cafe 8.98, dove costruire la propria bowl é la particolarità del locale.

Come vedete, ecco le mie scelte in puro stile asiatico… quinoa, tofu fritto, uovo poché, zucca arrosto, pak choi, funghi, noci e mandorle e un dressing di tahina.

Invece entrambe le mie ultime due cene solitarie si sono nuovamente tenute al Rilway, l’ottimo ristorante fronte mare del Villa Cha Cha, con un perfetto ed abbondante Khao op sapparot, riso saltato con ananas servito nel frutto con anacardi e uvetta lunedí sera, e maiale bollito con succo di lime (e tanto aglio!) martedí.

Sì, sono state le mie ultime due cene da sola, perché oggi, mercoledí 30 ottobre mi ha raggiunta Stefano e con lui proseguirò – e concluderò il viaggio in Thailandia – fino al 19 novembre.

Ma in questi 19 giorni non sono stata davvero sola perché con me, sulla spiaggia, c’erano anche Mariko, Toranaga e l’Anjin, i meravigliosi personaggi di un romanzo meraviglioso che ho scelto di leggere qui, in Asia, dopo aver visto la altrettanto perfetta serie televisiva: Shogūn, di James Clavell, 1098 pagine lette in 17 giorni.

Poco dopo il suo arrivo al resort, con Stefano abbiamo pranzo in uno degli altri pochi ristoranti che si affacciano sulla spiaggia di Ao Nammao (sono 4, compreso il nostro hotel), al Ra beung lay seafood, dove il suo esordio thailandese é stato a base di insalata di glass noodles con frutti di mare.

E a cena non potevo non portarlo dove tutto è cominciato, quasi un mese fa: Rakhang Thai Bistro & Bar e come per la mia prima cena ad Ao Nang gli ho consigliato il Moo Hong accompagnato da Moo kua klue, ovvero pancetta di maiale fritta e Moo ma-now, maiale marinato con salsa di lime e peperoncino.


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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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