Giorno 25: tour delle spiagge di Porto Seguro

Dopo Praia Mudaì, abbiamo proseguito il tour delle spiagge di Porto Seguro:

  • sabato è stata la volta di Coroa Vermelha, che si chiama così perché vedendola dall’alto la lingua di sabbia che la attraversa forma una corona rossa come la sua sabbia.
    Si tratta di una zona che è suddivisa in due parti, una gestita dai nativi ricca di baracche vecchio stile con un altrettanto ricco centro di bancarelle con artigianato locale quasi esclusivamente “di madeira” ovvero legno, mentre l’altra parte di spiaggia, che con la bassa marea è molto grande, è una lunga zona incontaminata con nulla intorno e nemmeno baracche sulla spiaggia.
    Coroa Vermalhe è una zona turistica, ma estremamente piacevole e con un tocco retrò. di vecchio Brasile, mentre le altre spiagge viste fino ad ora, sono sicuramente più alla moda.
    Ci siamo fermati a pranzo a “Sun Beach” , una baracca enorme con dei lettini con materassino e zanzariere direttamente sulla spiaggia che le danno un tocco vagamente caraibico.
    Pranzato con un ottimo ceviche di mare con pesce locale, gamberi e mango, mentre Stefano ha mangiato i gamberi croccanti anticipati da uno street food (anzi sarebbe meglio definirlo beach food!) tipico del Brasile: queijo coalho, ovvero uno spiedino di formaggio che viene cotto direttamente su una brace portatile.
Pranzo Sun Beach

Sabato sera passeggiata sulla passerella do alcool, molto animata, e cena all’Acaraje Gourmet, indovinate cosa abbiamo scelto ?

Ve lo spiega Stefano nel video…

Ovviamente la specialità della casa, e in generale dello stato di Bahia: acaraje, uno street food solitamente servito dalle donne bahiane per strada, una polpetta fatta di fagioli con un ripieno di vatapá. A seguire dei meravigliosi gamberi “pistola” (Tiger prawn) grigliati.


Abbiamo inteso che il lockdown è soggetto a zone, in centro tutto chiude alle 21, fuori centro, senza controlli, praticamente non esiste.

Come per noi sabato è pizza, per gli inglesi domenica è Sunday Roast e per gli americani è barbecue, per i brasiliani la domenica è …churrasco. È così è stato anche per noi.

Il churrasco brasileiro non è semplicemente una grigliata in famiglia o tra amici, ma è soprattutto un momento di condivisione, di stare insieme per una intera giornata che sia sulla spiaggia, tra il verde o a casa in giardino o il luoghi di fortuna, e due cose non devono mai mancare ad accompagnare la carne: la musica brasiliana a tutto volume (la hit del momento è “Traficante do amor”) e la birra.

Il churrasco ha generalmente inizio nella tarda mattinata e si conclude in serata inoltrata, tutti ubriachi e felici 😆😆😆!!

In attesa della diretta serale di Viaggiando Mangiando On Air dalla pagina Facebook (che potete rivedere QUI) noi abbiamo trascorso la domenica sulla spiaggia di Taperapuā, a 5 minuti a piedi dal nostro appartamento, lunghissima spiaggia con qualche club e molte baracche.

A pranzo ci siamo seduti sulle sedie di legno del Clube da Praia: Beat Beach, per replicare il ceviche di mare, accompagnato da un mix di pasteis e una pancetta croccante chiamata torresmo.

Ceviche, pasteis e torresmo

Abbiamo acquistato la carne in un mega supermercato in centro, dove c’era l’imbarazzo della scelta tra pezzi freschi e surgelati, e abbiamo scelto tre tra i tagli più rappresentativi: picanha, fraldinha e linguiça.

Ci siamo concessi anche i beijinhos (dolcetti al cocco) acquistati anch’essi nella pasticceria-panetteria del grande supermercato.

Ecco il video della nostra spesa al supermercato Cambuì:

Il mio churraschero è stato ovviamente Stefano 😉, che ha grigliato a bordo della piscina del complesso residenziale dove alloggiamo, e abbiamo cenato con la famiglia proprietaria: i soci di mio zio.

Ogni casa che si rispetti ha il suo angolo per il churrasco…

Ecco il nostro…

Ieri, lunedì, è stata la volta di Prai Mutà, poco prima di Coroa Vermelha, a cui somiglia molto, ma è più tranquilla e le baracche lungo la spiaggia sono saltuarie, peccato solo che l’acqua calda dell’oceano in questa zona sia un po’ torbida per la presenza di molte alghe.

Pranzo sotto le piante della Cabana “A Praia Branca” con pollo grigliato, riso, feijao, e verdure saltate …

Tra esse il chuchu, ovvero il nome brasiliano del chayote che qui viene molto spesso servito bollito oppure ripieno di carne e poi fritto.

Spiaggia di Mutà

Serata “casalinga”, con gli avanzi del Churrasco.

Oggi, martedì 13 aprile, niente spiaggia.

Ci siamo dedicati ad altro e, dopo essere stati in centro per lavare i panni sporchi di queste lunghe settimane in una delle poche lavanderia a gettoni (LaundrOmat Rua das Jandaias 57), siamo andati nella zona dell’aeroporto per cambiare il giorno di consegna dell’auto perché abbiamo deciso di fermarci qualche giorno in più.

Quindi abbiamo deciso di pranzare in una Churrascaria frequentata prevalentemente da locali che lavorano nella zona, che si chiama “Bira” anche qui comida a chilo con churrasco, un’ottima carne e un prezzo da fare veramente sorridere..

Nel pomeriggio ci siamo dedicati alla città vecchia che rimane parte alta di Porto Seguro, noto per essere il primo punto in cui sbarcarono i portoghesi che poi colonizzarono l’intero Brasile. Esiste infatti un vero e proprio un museo memoriale dedicato alla scoperta del Brasile.

La zona vecchia è una cittadella storica dove ci sono due chiese molto antiche e un bel prato, dell’ombra e si gode una bella vista dall’alto e piccoli negozi di artigianato.

La zona è il patrimonio nazionale quindi può essere soltanto raggiunta a piedi lasciando il parcheggio dell’auto a poco più là.

Porto Seguro fino agli anni 80 aveva poco più di 6000 abitanti, ma con l’arrivo della Rodoviaria (stazione bus) in pochi decenni è aumentata fino a 60000 abitanti nel 2000 e il turismo si è decisamente espanso in questi anni.

Infine abbiamo passeggiato per la via del centro, nella zona portuale, per fare qualche acquisto: sicuramente la zona più ricca dei negozi.

Una nota è da segnalare per quanto riguarda i parcheggi dell’auto che sono tutti a pagamento però sono a minutaggio ovvero ci sono degli addetti che affiggono dei foglietti sull’auto e poi si paga direttamente a loro per i minuti che si è sostato.

L’auto è sicuramente una ottima soluzione anche per visitare le zone limitrofe, ma il servizio dei bus e capillare e anche la presenza di Uber.

Cena da vip come scoprirete nel video:

Con una mariscada mista, ovvero una grigliata di pesce (soprattutto frutti dai mare) con gamberi, aragosta, gamberetti, polpo, pesce bianco e calamari, accompagnati da verdure e riso direttamente sulla spiaggia di Itapirapuā al ristorante “Colher de Pau”, con i piedi quasi nella sabbia: una cena davvero eccezionale!

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.