GIORNO 14: Jureré, come a Beverly Hills

La pioggia della mattinata ci ha impedito di andare a Campeche, abbiamo perciò deciso di visitare la vicina Jureré che con Uber abbiamo raggiunto in 10 minuti; lì a sorpresa abbiamo trovato una zona decisamente VIP, paragonabile alla Beverly Hills americana, con villette una accanto in lunghi viali di palme e ognuna con il suo giardino. Sulla spiaggia si susseguono club esclusivi a cui accedi grazie ad un braccialetto su cui ti vengono addebitate tutte le consumazioni che poi pagherai alla fine della giornata.  Noi abbiamo scelto il “300 Cosmo beach club” decisamente fashion, total white, con un menu tra l’asian fusion e il brasiliano, con accenni di italian style, e noi abbiamo optato per un pranzo leggero con pasteis miste e bolinhos al salmone.

 

Nel primo pomeriggio ha smesso di piovere così abbiamo deciso di  fare una passeggiata per raggiungere Canasvieiras in circa 40 minuti.  

Abbiamo attraversato anche il piccolo centro di Jurere’ dove ci sono pochi ristoranti e quasi tutti con proposte di sushi.  Purtroppo il sole non è comparso, ma la giornata è stata piacevole lo stesso.
Da segnalare il nostro stop nel vezzoso “Lila Coffee Bar”, a Canasvieiras, dal cui nome si evince il colore predominante…un piccolo bar dal sapore e arredamento vagamente provenzale, dove ho preso probabilmente la mia ultima açai per questa vacanza e Stefano una empanadas di carne. Il caffe propone shots di cachaça (la bevanda nazionale, distillato di canna da zucchero, base della caipirinha, qui chiamata anche caipira) artigianale aromatizzati, molto originali.

 

 

Una considerazione non ancora fatta sulla “pousada Tissiano” dove stiamo soggiornando: pulita, nuova, moderna, ma poco efficiente sia dal punto di vista del personale che oltre a non parlare italiano, ma qui nessuno lo parla, non si sforza nemmeno di comprendere. La struttura è completamente asettica, funzionale, ma priva di personalità, comoda alla spiaggia e al centro, ma non mi sentirei di consigliarla anche per la scarsa colazione, che in Brasile è sempre un punto forte, perché locale, fatta di torte caserecce, frutta fresca, tapioca, uova, salsicce, come abbiamo trovato a Arraial, invece qui semplice e non particolarmente ricca.

La vacanza ahimè sta per terminare …domani lasceremo Florianopolis con il volo delle 19.00 per Rio de Janeiro per trascorrere l’ultima notte e l’ultimo giorno prima del rientro in Italia.

E stasera abbiamo scelto, per l’ultima cena a Floripa: “Cantina e Pizzerai Santa Maria“, che dal nome può far venire in mente qualcosa di italiano, in realtà si tratta di un ristorante che propone più specialità internazionali. Noi, per onorare una tradizione ormai decennale, abbiamo preso una pizza con la calabresa,  ma senza mozzarella, per poi dedicarci ad una buona grigliata di carne, anche se non eccezionale come altre in questa vacanza, i tagli di carne erano vari: dalla picanha, alla linguiça, alle costolette d’agnello, decisamente il pezzo migliore, e ancora la fraldinha e il miolo de alcatra, ovvero lo scamone. Questa volta tra gli accompagnamenti qualche novità come la patata sauté, cioè patate bollite (finalmente!) e la polenta fritta.

 

 

Domani come ultima giornata ci dedicheremo ancora al sole, che non vedremo poi più per cinque mesi, e ovviamente al cibo…

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