GIORNO 13: un po’ di malinconia

Una vacanza é fatta di colori, di sapori, ma soprattutto di odori…

 
Quello dell’umidità tropicale che ti assale appena scendi dall’aereo, i vestiti ti si appiccicano addosso, dopo un viaggio di 12 ore, quando a casa hai lasciato l’umidità dell’inverno e trovi quella del calore caraibico, il profumo dello street food nella metropolitana di Londra, quello del vin brullé nei mercatini di Natale e quello del churrasco fatto sulle spiagge brasiliane, dai baracchini ambulanti, o il queijo quente che si scioglie nella brace improvvisata di un ragazzo che fa tutto il giorno su e giù sotto il sole…perciò so che tra qualche giorno, avrò tanta malinconia e nel grigiore della mia stanza da letto, quando mi chiederò se davvero sono stata in ogni luogo di questa vacanza, sarà soprattutto quel profumo che mi tornerà alla mente …


Ma meglio non farsi ancora prendere dalla malinconia che porta ogni fine di un viaggio e godersi i tre giorni che rimangono….

Oggi siamo rimasti a Canasvieiras, abbiamo camminato per quasi 40 minuti sulla spiaggia, questa volta verso est, abbiamo attraversato l’affollatissimo imbarcadero da dove partono i galeoni delle escursioni…sì, galeoni, perché qui si sale su riproduzioni della Perla Nera con tanto di Jack Sparrow e ciurma a seguito, per navigare di fronte all’isola, in memoria di un’antica battaglia di pirati che si svolse sull’isola.


Camminando siamo giunti alla spiaggia di Cacachoira Do Bom Jesus che si fonde, ad un certo punto, con quella di Canasvieiras, e solo lì abbiamo trovato una zona tranquilla dove sdraiarci.

A pranzo abbiamo fatto il percorso a ritroso: solo al centro della spiaggia ci sono le baracche, ma davvero troppo caos, così abbiamo optato per il pranzo al “Terra Santa“, proprio nel cuore pulsante della spiaggia di Canasvieiras, ma invece di pranzare sulla spiaggia, siamo entrati.

VAI A:  Giorno 10: il viaggio continua

Vetrata sul mare, camerieri incredibilmente veloci a servire, cosa non così scontata in Brasile, menù con alcune novità rispetto al solito, e abbiamo scelto omelette de camarao, pirao de peixe (una sorta di polenta fatta con farofa, verdure e pesce) e indovinate?

Riso e insalata…menomale niente patatine!

Comunque omelette molto buona!

A questo punto vi chiederete se l’unico pesce che esiste in Brasile è il gambero, no ci sono molti altri tipi di pesce (i principali sono le achove, ovvero grosse sarde, i salmoni e i boniti), ma noi da buoni liguri preferiamo mangiare il pesce a casa nostra, perciò optiamo per crostacei o molluschi in generale piuttosto che altri pesci spesso cucinati fritti e non gustosi come i nostri.

La costelha na lenha ha allietato la nostra serata.

Ristorante argentino “La parrilla de Carlitos“, il locale esteticamente più bello della vacanza, con canne di bambù come soffitto, arredamento in legno, palme e piante sparse definiscono una location quasi da 10 e lode e che ci ha conquistato fin dai primi giorni che ci siamo passati accanto (si trova vicino alla nostra pousada).

Costine di mucca cotte lentamente servite con riso, farofa, chimichurri, vinagrette e insalata mista.

Come antipasto linguiça affumicata e Stefano ha poi scelto un dolce che ha poco di brasiliano (i dolci brasiliani sono davvero pochi e qui nemmeno tutti i ristoranti lo propongono), ma che a suo dire era una vera delicia, come dicono qua: brownie al cioccolato.

Il menù meritava in toto per scacciare anche un po’ di malinconia, noi abbiamo scelto in ogni caso bene,
forse solo le quantità potevano essere maggiori…

 

 
 

Domani attendiamo di capire se davvero pioverà per decidere se andare o meno alla spiaggia di Campeche.

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