Buon Natale!
Giunti al giorno di Natale non mi resta che concludere la rubrica Natale nel Mondo con una ricetta della mia regione: la Liguria.
Come tradizione del Nord Italia, noi festeggiamo il giorno di Natale a pranzo, dopo aver aperto i regalo la mattina. Alla Vigilia ci si reca alla Messa di Mezzanotte.
Tra i piatti tipici del pranzo natalizio ligure: il cappon magro, le radici di Chiavari, il sanguinaccio, la cima alla genovese, i ravioli di borragine “au tuccu” (al sugo), coniglio alla ligure e, per finire, ovviamente, il panettone genovese. Ma nei miei natali da adolescente ricordo con piacere e affetto un dolce tipico del imperiese, esattamente di Isolabona.
Si tratta della Cubaita. Un dolce composto da un impasto solido di nocciole, mandorle e noci cotte nel miele racchiuso tra due sottili cialde rotonde di ostia.
(Potete anche scegliere solo una dei tre, io per esempio ho scelto solo le nocciole – vedi foto- )
Per preparare le cialde (ostie) chiamate “néggie” di usava un attrezzo speciale di metallo (una sorta di pinza) chiamato “i fari pe e nage” sul quale si metteva a cuocere la pastella precedentemente preparata con farina, acqua e sale. Sui dischetti un tempo erano incise le iniziali delle famiglia in modo da imprimerle sulle facce delle cialde.
Le sue origini sono chiaramente mediorientali, ma viene preparata anche in Sicilia.
Trovate altre ricette dedicate al natale nella raccolta “Natale nel mondo“.
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàNatale
Ingredienti Cubaita:
Strumenti
Preparazione
Tostate la frutta secca in forno a 150° per circa 10 minuti, lasciatela raffreddare e pestatela con un mortaio.
Nel frattempo riscaldate il miele con la buccia d’arancia tritata finemente, e lo zucchero, mescolando continuamente per un quarto d’ora circa; a questo punto aggiungete la frutta secca e cuocete per altri 5 minuti.
Stendete il composto su una lastra di marmo e lavorarlo.
Utilizzate un cucchiaio, preferibilmente di legno, per versare il dolce composto tra le due ostie.
Mettete un lieve peso sopra affinché si appiattisca.
Questa quella confezionata che arriva direttamete da Isolabona:
Gli altri nomi della cubaita:
A Pigna, Castelvittorio e Triora, dove è presente in versioni molto simili sono in uso nomi diversi: ubrìn viene utilizzato a Pigna, marzàpai a Castelvittorio mentre a Triora si usa il nome turùn.
Per preparare ostie:
Se volete cimentarvi nella creazione delle cialde/ostie, mescolate acqua, mezzo cucchiaio di farina e sale, e riempite con questo composto l’apposito attrezzo, versandone un cucchiaio alla volta.
Questa BISCOTTIERA A FUOCO potrebbe essere adatta.
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Dosi variate per porzioni
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