Entrando nella sezione sudamericana della rubrica “Giro del mondo in 80 piatti“, troviamo l’Uruguay.
La versione ufficiale vuole che la storia di questo Paese inizi nel 1516 quando, secondo le cronache spagnole, Juan Díaz de Solís raggiunse la foce del Río de la Plata scoprendo l’Uruguay.
La versione portoghese vuole, invece, che la foce fosse stata scoperta due anni prima da esploratori portoghesi.
Come molti paesi sudamericani anche l’Uruguay è stato soggetto ad un lungo periodo di dittatura.
Juan María Bordaberry Arocena è stato il politico uruguaiano che ha ricoperto il mandato presidenziale della nazione sudamericana dal 1º marzo 1972 al 27 giugno 1973, anno in cui con un golpe assunse poteri dittatoriali che mantenne fino al 12 giugno 1976, quando fu rovesciato da un altro golpe.
Nel 2006, è stato arrestato per essere processato per vari delitti e omicidi commessi nel suo periodo di governo dittatoriale, e nel 2010 condannato a 30 anni di carcere.
È scomparso nel 2011 all’età di 83 anni dopo una lunga malattia.
E’ stato l’arrivo al potere del Fronte Ampio (Frente Amplio), nel 1999, che ha portato profondi cambiamenti nel paese, con una diminuzione del tasso di povertà dal 40% all’8%, e l’adozione di diverse riforme sociali, come la legalizzazione dell’aborto e il riconoscimento del matrimonio omosessuale.
L’economia si basa in buona parte ancora sull’agricoltura, le maggiori colture sono quelle dei cereali, in particolare frumento, riso, il mais, l’orzo e il sorgo.
La cucina uruguaiana è soprattutto il risultato della fusione delle cucine spagnola, italiana e creola; infatti la dieta del paese è stata influenzata molto di più dai coloni rispetto alle tradizioni degli amerindi (nativi americani).
E’ caratterizzata principalmente dall’uso della carne, soprattutto di manzo, ma anche pollo, agnello, maiale e pesce e ha diverse somiglianze con la cucina argentina.
Da amante dello street food, ho scelto per il blog il panino più famoso dell’Uruguay: il chivito.
Può essere ordinato anche al piatto (al plato) – vedi foto sotto- ma più tipicamente al pan, cioè al panino.
Il primo chivito era fatto semplicemente con pane, prosciutto e lombata di manzo.
La ricetta è semplice, un filetto di manzo (churrasco) cotto alla piastra con l’aggiunta di lattuga, pomodori, prosciutto o pancetta, formaggio e uova.
Il tutto accompagnato con patatine fritte.
La ricetta del chivito si è diffusa anche in Argentina e Paraguay, dove prende il nome di lomito.
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni2 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaSudamericana
Ingredienti
- 2pane (tipo sfilatino)
- 2bistecche di filetto di manzo
- 2uova
- 2 fettemozzarella
- 2 foglielattuga
- 1pomodoro
- 2 fettepancetta (o bacon)
- q.b.maionese
- q.b.sale e pepe
Preparazione
Preparate la bistecca in un tegame con un filo di olio, un po’ di sale e pepe. Quando è cotta, mettetela su un piatto e coprite.
In un’altra padella, tostate la pancetta e friggete le uova.
Mettete la pancetta sulla carta da cucina per far assorbire il grasso in eccesso.
Tagliate il pane e spalmate nella parte inferiore la maionese.
Sulla parte inferiore mettete il pomodoro, la lattuga, la bistecca, la pancetta e sopra il formaggio, che si scioglierà un po’ con la carne ancora calda. Sopra ancora le uova fritte.
Completate con l’altra metà del pane e servite con patatine fritte.
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