Il Qatar è uno dei vari emirati sorti nel XX secolo nella penisola arabica. Dopo essere stato dominato per migliaia di anni dai persiani e, più recentemente, dal Bahrein, dagli Ottomani e dai britannici, diventò indipendente il 3 settembre 1971.
Come storia recente… Il 5 giugno 2017, con una mossa coordinata, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Egitto e altri paesi musulmani come le Maldive hanno rotto i rapporti con il Qatar, accusandolo del sostegno a gruppi integralisti come Hamas, dell’appoggio alla destabilizzazione iraniana della regione, e dei Fratelli Musulmani in Egitto. L’isolamento del Qatar prevede l’applicazione di sanzioni economiche e l’espulsione di qatarioti dai Paesi del Golfo.
La principale risorsa economica è rappresentata dal petrolio, su cui si basa la ricchezza del paese, e dal gas naturale. Secondo diverse classifiche internazionali, i cittadini del Qatar sono tra i più ricchi del pianeta grazie ai proventi che arrivano da essi.
Nel 2022 vi si sono svolti i Campionati del Mondo di calcio.
Il Qatar offre un’ottima cucina locale, ma anche un approccio internazionale alle varie cucine del mondo. Le specialità culinarie del Qatar riprendono i tipici piatti della cucina indiana e araba, iraniana, orientale e nordafricana, sono pochi, infatti, i prodotti che potremmo definire senza ombra di dubbio qatarioti.
Io ho scelto un piatto che viene consumato durante la prima colazione, e si tratta di piccoli noodles di riso cotti con lo zucchero, il cardamomo e lo zafferano e sormontati da una leggera omelette: il Balaleet.
La combinazione di dolci accompagnati da uova era popolare anche tra i primi beduini, ma l’aggiunta di vermicelli è arrivata solo con i commercianti che hanno introdotto la pasta in Medio Oriente durante il Medioevo.
Ricette di noodles dolci si possono trovare anche in India e Pakistan, come il puro khurma (tagliatelle con datteri secchi) o muzaffar (vermicelli con essenza di vite).
Il Balaleet è tradizionalmente servito durante le festività di Eid accompagnato però da ceci cotti e fagioli neri.
Al tramonto, dopo una lunga giornata di digiuno durante il Ramadan, la gente si riunisce per la rottura del digiuno noto come iftar, e molto spesso consuma anche il Balaleet.
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaAraba
Ingredienti
- 250 gspaghetti di riso (piccoli)
- 4uova
- 2 cucchiaicardamomo
- 1 bustinazafferano
- q.b.acqua di rose (opzionale)
- q.b.olio vegetale
- 100 gzucchero
Preparazione
Pestare grossolanamente i semi di cardamomo nel mortaio.
In una padella, scaldare 2 cucchiai di olio e aggiungere metà dei vermicelli crudi. Friggere leggermente i vermicelli fino a quando diventano dorati (circa 5 minuti).
Mescolare costantemente con un cucchiaio di legno, in modo che i vermicelli non brucino.
Quindi aggiungere un grande volume di acqua per far bollire i vermicelli fritti. Una volta che l’acqua inizia a bollire, aggiungere il resto dei vermicelli crudi e cuocere per soli 3 minuti.
Scolare i vermicelli in uno scolapasta. Sciogliere il burro chiarificato in una padella, aggiungere il cardamomo, lo zucchero e lo zafferano diluito in poca acqua di rose (o acqua). Mescolare e riscaldare fino a quando lo zucchero si scioglie (circa 6-8 minuti).
Aggiungere i vermicelli nella padella, mescolare e cuocere per altri 2 minuti.
Nel frattempo, sgusciare le uova, condirle con un pizzico di sale, sbatterle leggermente, versarle in una padella unta con un velo d’olio e cuocere un’omelette piuttosto bassa.
Servire i vermicelli con l’omelette ripiegata sopra.
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