Quest’anno, per il mio compleanno, mi sono regalata: 3 giorni a Varsavia.
Dopo aver trascorso quello dello scorso anno a Londra quest’anno ho scelto la capitale polacca.
Varsavia è risorta dopo la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale: solo il 15% della città restò in piedi dopo l’invasione nazista e la repressione ebraica, l’Insurrezione di Varsavia e il regime comunista.
Il centro storico è stato perfettamente ricostruito, con le sue facciate colorate, vicoli, lampioni a gas, piazzette nascoste e oggi la città è Patrimonio Mondiale della Cultura dell’UNESCO.
Siamo partiti giovedì 19 settembre da Bergamo Orio al Serio con il volo Wizzair delle 20.40 in ritardo
Come raggiungere il centro di Varsavia dall’aeroporto:
- Autobus Cittadino 175: €1 a persona, circa 30 minuti, parte dal Terminal A, ogni 15 minuti durante il giorno.
• ModlinBus: €9 a persona, impiega 40-50 minuti, parte dal Terminal A, ogni 20-30 minuti.
• Treno (S2): €1 a persona, circa 20 minuti, parte dalla Stazione Ferroviaria di Varsavia Chopin.
• Taxi (Ele Taxi): €15-20 in totale, circa 20 minuti, disponibile presso i posteggi dei taxi.
• Uber: €10-15 in totale, circa 20 minuti, prelievo dai punti di prelievo dei passeggeri, arrivi uscita 1 e 2.
Abbiamo alloggiato dal 19 al 22 settembre al “Sleep4you Apartamenty Centrum” prenotato con Booking.com, monolocale con Vista Città – Ulica Marszałkowska 138, numero 75 (le chiavi dopo le 18 vanno ritirate seguendo una procedura al vicino ristorante RESTAURANT “PIANKA” – “ZGODA 12” aperto 24 ore su 24, con cui la struttura ha una convenzione per uno sconto del 20%).
Una struttura semplice, un po’ datata, ma funzionale e centrale, di fronte alla fermata della metropolitana Swietokrzyska. Da segnalare che non avendo reception non c’è possibilità di lasciare deposito bagagli (stazione ferroviaria vicina).
Il nostro itinerario è stato studiato su una delle poche guide cartacee ancora disponibili ed è stato il seguente:
Giorno 1: venerdì 20 settembre, colazione al Bułkę przez Bibułkę di Zgoda prenotato tramite mail: klaudia@bulkeprzezbibulke.pl.
Una tradizionale SNIADANIE polacca é composta da (trovate un mio contenuto dedicato su Instagram):
▪️Jajecznica na skwarkach (uova strapazzate con pancetta) e uovo sodo
▪️Twarog (formaggio simile al quark)
▪️Kielbasa affumicata (salsiccia polacca)
▪️Szyka (prosciutto cotto) e pomodoro a fette
▪️Placki (frittelle di patate) ▪️Pane con burro
▪️Nalesniki (crêpes polacche)
▪️Latte e cereali
I locali propongono colazioni più internazionali e noi abbiamo infatti optato per: Bagel (abituati a pensare che si tratti di una specialità americana, fu invece importata a New York dagli ebrei ashkenaziti della Polonia).
Ripieno di omelette, bacon, pomodoro, panna acida e bursztyn (formaggio polacco) per Stefano e un piatto composto da uova sode, avocado, salmone affumicato, pane, burro, bacon e insalata per me.
Varsavia ha una buona rete di trasporti pubblici, i biglietti si acquistano nelle edicole Ruch (verde gialle), negli uffici postali, ai distributori automatici, alle fermate oppure direttamente dal conducente, e c’è la possibilità anche di scaricare un’applicazione chiamata Jak Dojade.
Tram, autobus e due linee metropolitane (3,40 Zl con possibilità di cumulativi), ma é anche facile muoversi a piedi, e così abbiamo fatto.
Fondamentalmente divisa in 6 quartieri, siamo partiti dalla zona dove alloggiavamo, nei pressi del Palac kultury i nauki (palazzo della cultura della scienza dono di Stalin al popolo polacco oggi ospita luoghi di cultura e di scienza), abbiamo attraversato la Strada Reale, dove si alternano chiese barocche a palazzi eleganti, fino ad arrivare all’università.
E abbiamo raggiunto la città vecchia, che si stringe intorno al castello reale e alla sua cattedrale con piazzette pedonali e facciate colorate.
Infine siamo arrivati là dove sorgeva il ghetto ebraico: creato dai nazisti nel 1940 per segregare i 450.000 ebrei locali; nel 1942 i nazisti decisero di liquidarlo deportando in massa gli abitanti, il 19 aprile 1943 scoppiò una disperata insurrezione brutalmente repressa e infine il ghetto fu raso al suolo e tutti i sopravvissuti sterminati.
Lì Abbiamo scelto di visitare uno dei tanti luoghi che commemorano la distruzione di massa, ovvero il Zydowski Instytut Historyczny (ingresso 15,00 zl): la vecchia biblioteca della grande sinagoga incendiata durante l’occupazione.
Un museo che ripercorre la vita del ghetto e racconta di come siano stati ritrovati e restaurati gli archivi che raccontano di quel periodo.
Ma avremmo potuto scegliere anche tra : Polin, il museo della storia degli ebrei in Polonia inaugurato nel 2013; Muzeum Powstania, il museo dell’insurrezione che tramanda ricordi del 1944 e rende omaggio all’armata nazionale e agli insorti; o ancora il Muzeum Wiezienia Pawiak un toccante museo che testimonia la repressione russa dal 1830 al 1914 e poi quella della Gestapo dal 1939 al 1945.
Pranzo polacco al piacevole Cafe Furkot sulla piazzetta Jerzy Popieluzko a base di Placki z batatow, frittelle di patate dolci con salmone aneto, e Placki ziemniaczane frittelle di patate con panna acida, tartare di manzo, e gli immancabili pierogi.
Aperitivo al Panorama Sky Bar al 40° piano dell’hotel “Warsaw Marriott”, con prenotazione attraverso il sito, e splendida vista sulla città illuminata e i suoi palazzi.
Cena al “Nova Wola” – anch’esso prenotato attraverso il sito internet – elegante ristorante all’interno dello stabile del Crowne Palace, con vista notturna sulla cittá, piatti di cucina locale a prezzi un po’ più alti della media.
Kielbasa, gravlax (piatto nordico a base di salmone stagionato con una miscela di aneto, sale e zucchero) con bliny, stinco di agnello e kluski leniwe (gnocchi con formaggio e smietana) e per concludere una ottima sernik (torta a base di formaggio) con tanto di candelina …
Giorno 2: sabato 21 settembre é stato dedicato al quartiere di Praga (non ha attinenza con la Repubblica Ceca) .
Sulla riva destra del Vistola il quartiere di Praga è scampato alla distruzione bellica e conserva ancora edifici del XIX secolo; oggi si possono trovare centri culturali, fabbriche dismesse e riqualificate e, a sud, lo stadio nazionale inaugurato nel 2012.
Set del film “Il pianista” di Polanski, il quartiere conserva ancora lo spirito e le strutture tipiche del periodo della seconda guerra mondiale.
La via principale é Ulica Zabkowka dove abbiamo visitato il vetusto e un po’ inquietante Bazar Rozyckiego, un mercato all’aperto, il cardine del mercato nero sotto regime comunista e ancor oggi dallo stesso clima cupo.
Abbiamo pranzato in uno dei più famosi mleczny bar.
Letteralmente “latterie” ovvero mense popolari dell’era comunista con il menù su un pannello, scritto solo in polacco, si paga alla cassa, e si consegna il biglietto alla cuoca quando viene chiamato il proprio numero : Bar Zabkowski.
Krupnik (zuppa di patate e orzo), pyzy (gnocchi ripieni di carne) e kotlet (cotoletta impanata).
Una esperienza imperdibile !
Pomeriggio dedicato alla visita del Museo della Vodka ingresso a 70 Zl con guida in inglese e un tour di circa 80 minuti che racconta la storia della espansione della produzione di vodka attraverso sale interattive ed una conclusiva degustazione di 4 tipi di vodka polacca.
Consiglio la prenotazione on line per scegliere l’orario migliore perché gli ingressi sono contingentati.
Escursione serale sulla Vistola: “Varsavia: tradizionale crociera di galar sul fiume Vistola” prenotata con GetYouGuide (potete acquistarla a questo link) , 50 minuti di navigazione 14 € a persona.
Partenza da krypa.pl – Rejsy po Wiśle, Generała George’a Smitha Pattona, 00-390 Warszawa: una grande chiatta bianca a due livelli chiamata “Atalanta Sali” attraverso la passerella bianca si raggiunge la nave dall’altra parte della chiatta.
Audio guida in italiano per un piacevole momento di relax…
I polacchi amano la spiaggia e fanno il bagno anche in inverno dai diversi litorali lungo il loro fiume, il più lungo della Polonia, e la zona é animatissima, ricca di locali alla moda e ristoranti originali.
Aperitivo e diretta social per ViaggiandoMangiando in Tour da uno dei locali : Nowa Fala per poi godere dello spettacolo della fontana musicale con luci e suoni, in questo periodo sulle note del gli Abba ogni giorno alle 20.30, alla Multimedialny Park Fountain, ai bordi del centro storico.
Cena nella Città Vecchia, al ristorante Karmnik, con tavolo rialzato e incastonato in vetrina per godere dell’immancabile zurek (zuppa di patate, salsiccia e uova), accompagnata da un piatto a base di pulled beef e preceduta da nalesnik (una sorta di crepe) con spinaci.
Non è la prima volta che visitiamo la Polonia, nel dicembre 2016 abbiamo trascorso le festività di capodanno nella bella Cracovia, una città che abbiamo amato molto e che è entrata con prepotenza nella mia top ten delle migliori città visitate…
Ci eravamo ripromessi di tornare in terra polacca … e quella di questi 3 giorni a Varsavia é stata una buona occasione per farlo …
Giorno 3: oggi, domenica 22 settembre abbiamo cominciato la nostra giornata con una ricca colazione al Aïoli a base di pane challah, il tipico pane ebraico, con formaggio, bacon, rape rosse marinate, lattuga, cipolle, uova e chistorra messicana per Stefano.
Per me con salmone marinato, uova strapazzate e avocado. Davvero super!
Ultime ore dedicate alla visita del parco più bello e romantico di Varsavia: Parco dei Lazienki, con i pavoni e vivacissimi scoiattoli, circa 74 ettari, il giardino d’estate di Stanislaw II Augusto Poniatowsli, ultimo re della Polonia.
All’interno diverse zone da visitare come l’orangerie, una elegante dimora neoclassica e soprattutto sullo specchio d’acqua il monumento che raffigura Chopin in cerca di ispirazione sotto il salice dove, ogni domenica destate, fino a fine settembre, alle 12 e alle 16 si esibiscono più grandi pianisti in un repertorio dedicato al grande compositore polacco Chopin.
Siamo stati fortunati e siamo riusciti a vedere parte del concerto, una bellissima atmosfera di grande calma e tranquillità sul prato circostante.
La nostra avventura culinaria polacca di questi 3 giorni a Varsavia si è conclusa al ristorante Future e Wine, elegante con un menù polacco visitato servito un zurek moderno presentato in maniera molto scenografica, e con una tartare di manzo affumicata con altrettanta presentazione sofisticata.
Nonostante tutto il ristorante è davvero economico…
Siamo ripartiti dall’aeroporto di Varsavia 1830 in lieve ritardo, e abbiamo concluso così un altro viaggio, questa volta in una città piena di sorprese, tutta da scoprire e da amare per la sua “giovinezza” e libertà, per le sue atmosfere tra passato e presente, per i suoi numerosi ristoranti e divertimenti, una città sempre viva, pulita, ordinata, allegra e giovanile.
Molte delle ricette citate le trovate sul blog alla voce “Polonia“.
Alcune tips su Varsavia ….
- Passeggiando per le vie della capitale polacca noterete molti ristoranti vietnamiti; la comunità vietnamita é la più grande comunità straniera della nazione, perché durante l’era comunista ci furono numerosi scambi culturali tra i due paesi.
- Nonostante i limiti di velocità, le auto e le moto vanno a grande velocità anche nel circuito cittadino.
- Se vi chiedere perché la più grande Comunità ebraica risiedesse in Polonia…Dalla fondazione del Regno di Polonia nel 1025 la Polonia è stata considerata il Paese fra i più tolleranti in Europa.
Conosciuta anche con l’espressione “paradisus iudaeorum” (“paradiso degli ebrei” in latino), diventò il rifugio per i membri delle comunità ebraiche europee perseguitate o espulse dai paesi d’origine.
✔️Tra gli autori dalle origini polacche (di padre) più noti nel mondo, indubbiamente Charles Bukowski, ma il mio personale consiglio è quello di scoprire Wisława Szymborska premio Nobel per la letteratura nel 1966, originaria di Cracovia ed eccellente poetessa…
Come per ogni viaggio vi invito a contattarmi per dettagli, curiosità o per l’organizzazione di tour dedicati, attraverso i miei canali social o alla mail : selenecoccato@gmail.com .
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