Io festeggio e tu?

Io festeggio e tu? Non ho intenzione di preparare ricette “mostruose” ma di preparare ricette in cui il comune denominatore sia l’utilizzo della zucca, simbolo incontrastato di questa festa importata che a pare mio tanto importata non è, visto che come ho già detto altre volte, in Sicilia si festeggiava la ricorrenza dei defunti con dolci e dolcetti….

“Chi ti misiru i morti? U pupu cu l’anchi torti”

Questa la frase di rito dei bambini siciliani che durante le feste per la commemorazione dei defunti, ricevevano biscotti a forma di pupazzetti. Festa tra le più care alla tradizione siciliana, la “Festa dei morti” ha origini antichissime, risale al X secolo d.C., periodo in cui la Chiesa inizia a far sue le feste pagane, qui la commemorazione dei defunti assume una connotazione particolare rispetto ad altre zone d’Italia.

“Ben si conosce il rito palermitano: la sera antecedente la festa si dice ai bambini di andare a dormire e non svegliarsi per evitare di vedere i morti. Chi ha fatto il cattivo avrà grattato i piedi con una grattugia! Anticamente si lasciava il fuoco acceso e si lasciava la tavola imbandita per la visita degli antenati. Gli adulti si impegnano poi a disporre giochini, dolciumi e semente da far ritrovare il giorno dopo ai piccoli (fuori da Palermo i morti lasciano i doni nelle scarpe o nascosti).”

“In questo periodo si preparavano particolari pani che venivano donati ai poveri in suffragio delle anime purganti ed erano detti “armuzzi” o “uasteddi di morti” o “pani di morti” (non a caso a Palermo si consuma la “muffuletta” condita).
Per alcuni giorni poveri e bambini percorrevano le strade questuando (pane o biscotti) presentandosi come “i morti”.”

“Le offerte di cera erano numerosissime e spesso accompagnate da libagioni e fiori: accanto alle tombe si mangia e si beve.”

Tratto da : Terra d’amare

http://www.terradamare.org/il-culto-dei-morti/

E navigando nel web ho scoperto che non solo in Sicilia ma anche in Messico esiste un rito curioso in commemorazione dei defunti.

dia-de-muertos-mexico

“Non un giorno dedicato alla morte, ma una celebrazione della vita. L’origine del Dia de los muertos, la coloratissima festa dei morti celebrata in Messico (ma anche in vari Paesi dell’America Centrale e nelle comunità messicane degli Stati Uniti), è atzeca e rappresenta, sin dalla notte dei tempi, una commemorazione per il ritorno dei defunti sulla terra, così profondamente sentita e radicata nella tradizione, che nel 2003 l’Unesco ha proclamato la festa come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.”

Articolo e fotografia tratti da Dove : http://viaggi.corriere.it/viaggi/eventi-news/dia-de-los-muertos-la-festa-dei-morti-in-messico/

La morte fa parte della vita e questi riti antichi che ci sembrano superficiali e inadatti, forse servono proprio per renderla parte della vita stessa, per accettare che la morte esiste perchè esiste la vita.

Io festeggio e tu? Aprirai la porta ai bimbi travestiti da scheletro? Intaglierai la zucca e preparerai dolcetti insieme ai tuoi bambini? I miei  figli ormai sono grandi, ma ho comperato una zucca enorme da mettere sul terrazzo e  preparerò una bella cena per stare tutti insieme, perchè è sempre bello,stare tutti insieme.

Ecco una delle ricette in programma: la tarte di zucca, io festeggio e tu?

Ingredienti:

Per la pasta brisee:

300 g di farina

150 g di burro

5 g di sale

75 g di acqua fredda

Per il ripieno:

250 g di pioppini

300 g di zucca con la buccia

125 g di provolone

30 g di parmigiano grattuggiato

1 uovo

1 spicchio d’aglio

2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

sale e pepe q.b.

Istruzioni per la preparazione

  1. Disponete la farina sulla spianatoia aggiungete il burro ben freddo  tagliato a lamelle. Aggiungete sale e acqua, lavorate velocemente per evitare che l’impasto si scaldi troppo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola da cucina e ponete in frigorifero per almeno 1 ora.
  2. Scaldate il forno a 180°, mettete la zucca su una placca coperta con un foglio di carta forno, cuocetela per 30 minuti. Prelevate la polpa con un cucchiaio e lasciatela raffreddare.
  3. Pulite i pioppini e rosolateli con l’olio e l’aglio schiacciato. Frullate la zucca con l’uovo, il parmigiano, il sale e un pizzico di pepe.
  4. Stendete la pasta in una sfoglia sottile, adagiatela in una teglia bassa coperta da carta forno, versatevi sopra il composto alla zucca; distribuite i pioppini e il provolone tagliato a dadini.
  5. Ripiegate i bordi della pasta verso l’interno, infornate in forno già caldo 180° e cuocete per circa 30-35 minuti.
  6. Servitela tiepida, il gusto delicato ma gustoso della tarte di zucca, pioppini e provolone vi conquisterà e conquisterà i vostri ospiti..

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