Involtini di pesce spada il Re dello Stretto

Finalmente ecco una nuova ricetta,  involtini di pesce spada il Re dello Stretto, vi assicuro che questo è un piatto ottimo e di facile esecuzione, veramente buono. Il pesce spada della fotografia è stato acquistato alla “Pescheria” di Milazzo e cucinato nella casetta di mia mamma in Sicilia. Prima volta che mi cimentavo in questo piatto, i pareri dei miei commensali sono stati favorevoli e io mi ritengo soddisfatta.

Non ho consultato nessun ricettario ho solo interpretato i vari modi di cucinare questo piatto e ho tirato fuori la mia versione, spero che vi piaccia.

 

involtino di pesce spada

Vedrete vi leccherete i baffi, potete provare anche ad infilarli in spiedi di legno e poi cuocerli sulla brace, risultano un pochino più asciutti… io preferisco la versione in tegame e voi?

 

 Lo conoscete il fenomeno della Fata Morgana?

E’ conosciuto con il nome di Fata morgana, è una sorta di miraggio o effetto ottico che si crea su una stretta fascia al di sopra dell’orizzonte

Il fenomeno della Fata Morgana sullo stretto di Messina – E’ comparso nei giorni scorsi sullo Stretto di Messina, e il suo nome fa riferimento alla ‘fata’ della mitologia celtica, nota per indurre visioni illusorie nei marinai, conducendoli alla morte. Si chiama Fata morgana ed è un effetto ottico particolare, una sorta di miraggio che si crea all’interno di una stretta fascia al di sopra dell’orizzonte. Può essere osservato sia da terra che in mare e porta a rendere gli oggetti presenti nella fascia poco riconoscibili e sfocati. Può rifuardare sia le isole che le barche o, come avvenuto nei giorni scorsi nello Stretto di Messina, le coste.

http://www.centrometeoitaliano.it/scienza-e-tecnologia/il-fenomeno-dela-fata-morgana-sullo-stretto-di-messina

Molto più romantica la leggenda…

La fata Morgana, nome di origine bretone che significa “fata delle acque, é un personaggio della mitologia celtica, sorella di re Artú, probabilmente portata nei territori del sud italia dai Normanni.
Diverse leggende sorsero per dare una spiegazione al fenomeno da sempre osservato…la piú diffusa narra che Morgana risiedeva in un castello di cristallo situato in fondo al mare; per catturare i naviganti in transito nello Stretto, Morgana faceva apparire la sua dimora in superficie, quando i marinai giungevano al suo interno l’inganno si compiva ed il castello ritornava tra le profondità del mare.
Attenendosi a tale mito, tra le terre sicule e calabre si narra che, durante le invasioni barbariche, un re barbaro giunto a Reggio Calabria vedendo all’orizzonte le sponde floride e prosperose della Sicilia espresse il desiderio di possederle, ma, non avendo barche, quella terra era per lui irrangiugibile. All´improvviso una donna molto bella, fluttuante sulle acque, gli si presentó e con un cenno, in una leggera nebbiolina, fece apparire l’isola a due passi dal re conquistatore che si gettò in acqua, convinto di potervi arrivare con un paio di bracciate. Ma, l’incanto si ruppe e lui morì affogato

4 Risposte a “Involtini di pesce spada il Re dello Stretto”

  1. Gli involtini di pesce spada io li ho imparati dallo chef Alberto di Messina, Mortelle . Per chi è di messina sa di cosa parlo.
    Impasto con pangrattato e un soffritto di cipolla pezzettini di pesce spada pASSATI CON BRANDY.
    nELLA MOLLICA DEL RIPIENO PINOLI OVVIO E FORMAGGIO GRATTUGGIATO PREZZEMOLO, MOLLICA DI PANE INSIEME AL SOFFRITTO DI SPADA SI UMETTA CON UN PO DI OLIO S ENON ABBASTANZA..nO UVETTA:
    sI RIEMPIONO CON PEZZETTI DI PROVOLA RAGUSANA DENTRO
    sI INFILANO NEGLI STECCHI E SI CUOCIONO ALLA GRIGLIA FIEN COTTURA CON SALMORIGLIO DI AGLIO OLIO PREZZEMOLO LIMONI E ORIGANO.
    qUESTA è LA RICETTA TRAMANDATA DA aLBERTO POI OGNUNO PUò METTERCI DENTRO CIò CHE MEGLIO PARE.
    dE GUSTIBUS … cIAOO

    1. So di cosa parli mio papa’ è di Messina e pesce spada e pesce stocco ” a ghiotta” sono i piatti tipici dello Stretto, mitico il salmoriglio, buonissimo per tutti i pesci alla griglia, grazie per la tua versione

    2. Da messinese ti confermo la ricetta, buonissima e il mitico CHEF di Alberto rimarrà sempre nei nostri cuori.
      Mia madre la ricetta la fa un pò più leggera.
      Anzitutto la mollica deve essere di pane di grano duro. Poi puoi condirla anche solo con il formaggio grattuggiato (per gli amanti dei sapori forti vai di pecorino) il prezzemolo e naturalmente dell’ottimo olio extra, e invece della provola ragusana puoi metterci dei tocchetti di “pepato fresco” (un pecorino al pepe nero che se fresco è morbidissimo come la provola, stagionato è buonissimo da grattugiare).
      Come vino consiglio un Barbazzale bianco freschissimo

      1. Bene, ognuno apporta qualcosa di suo ad ogni ricetta ed una non è mai uguale all’altra se no’ che gusto c’è!

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