Utilizzare gli oli essenziali al naturale per vivere in armonia. L’aromaterapia è un approccio al benessere e alla cura della persona che si fonda sull’impiego di oli essenziali, preziosi prodotti naturali dalle potenzialità ancora in gran parte inesplorate.
Questa antica pratica medica, il cui termine deriva dal francese aromathérapie (coniato da René-Maurice Gattefossé), racchiude infinite possibilità, molte delle quali attendono ancora di essere scoperte.

L’uso degli oli essenziali è noto e apprezzato fin dall’antichità: si narra che in Oriente fosse una pratica comune già 5000 anni fa.
All’inizio del Novecento, ne fu studiato il potere antisettico, e negli anni ’50 si sviluppò in ambito laboratoriale, l’aromatogramma, un test volto a determinare la capacità antibiotica delle essenze.
Questa capacità, reale e priva degli effetti collaterali tipici degli antibiotici di sintesi, non bastò tuttavia a evitare che questa medicina naturale, dalle molteplici applicazioni, rimanesse a lungo oggetto di scetticismo da parte della medicina tradizionale.
Modalità d’uso degli oli essenziali:
🌷Unguenti e creme:
Per preparare un unguento o una crema, è consigliabile utilizzare una base neutra acquistabile in erboristeria o in negozi specializzati, alla quale aggiungere gli oli essenziali. In alternativa, si può ricorrere rapidamente a un po’ di miele od olio vegetale.
Le dosi variano a seconda delle necessità, ma in genere si utilizzano 2-5 ml di olio essenziale per 100 ml di base. Nel caso di un cucchiaio di miele od olio vegetale, si va da un minimo di una a un massimo di quattro gocce di essenza.
Questo tipo di rimedio è indicato per trattamenti di bellezza, problemi della pelle, ustioni, ferite e affezioni dell’apparato respiratorio (in quest’ultimo caso, come unguento da spalmare sul petto).



🌸Massaggi e frizioni:
Questi movimenti base del massaggio favoriscono l’assorbimento cutaneo dei principi attivi degli oli essenziali.
Per un buon massaggio o frizione, le essenze devono essere diluite in un veicolo adatto, come un olio vegetale (ad esempio, di mandorle o di jojoba).
Le dosi variano in base all’effetto desiderato: una miscela più concentrata è indicata per problemi fisici, mentre una più diluita è preferibile per problematiche di origine psichica o psicologica.
Le dosi oscillano generalmente tra l’1% e il 3% di essenza in olio, ma in casi particolari si può arrivare al 10-12%.
🪻 Evaporazione o aromatizzazione ambientale:
Questa modalità è ideale per purificare l’aria e creare ambienti più armoniosi, profumati e piacevoli da vivere.
Si utilizzano apposite lampade aromatiche (disponibili in erboristerie e negozi specializzati) o altri diffusori come anelli da lampadina, pietre o umidificatori. Le dosi di essenza variano, ma in genere si diluiscono in acqua 5-10 gocce.
🍂Basi idrosolubili per bagni aromatici:
Per utilizzare gli oli essenziali in bagni completi o parziali, è sempre necessario miscelarli con una base idrosolubile.
Tra le diverse opzioni, le più indicate sono il sale marino integrale (dalle proprietà antisettiche e depurative), il miele (lenitivo), il bicarbonato di sodio (purificante e disintossicante), il latte e la panna (idratanti), la crusca e l’argilla (purificanti) e l’aceto (astringente e antisettico).
Per un utilizzo rapido e pratico, si può impiegare come base un normale bagnoschiuma, che dovrà essere rigorosamente neutro, senza profumo, a pH leggermente acido e possibilmente di origine vegetale.
Metodi di estrazione:
Distillazione a vapore:
È il metodo più diffuso. Gli oli essenziali con un alto indice di volatilità vengono facilmente trasportati dalle molecole di vapore acqueo e si prestano particolarmente a questo tipo di estrazione.
Nella distillazione in corrente di vapore si utilizzano alambicchi dal funzionamento semplice, tanto che è possibile costruirsene uno artigianalmente per distillare le proprie piante officinali.
Spremitura:
Questo metodo, ampiamente utilizzato in passato anche per estrarre le essenze da fiori e altre parti della pianta, oggi è impiegato soprattutto per l’estrazione degli oli agrumati. La scorza fresca viene spremuta tramite appositi torchi.
Estrazione con solventi:
Questo metodo di impiego più recente utilizza solventi volatili capaci di solubilizzare le molecole delle essenze, che si aggregano e vengono poi separate dal solvente tramite evaporazione, ottenendo l’olio essenziale.
Enfleurage:
Tradizionalmente utilizzato nell’Antico Egitto e in Medio Oriente anche per preparare unguenti e rimedi per alcune affezioni, oggi si assiste a un recupero e a una diffusione di queste antiche tecniche artigianali.
L’enfleurage consiste nell’estrarre le essenze tramite sostanze lipidiche. In passato si utilizzava grasso animale, spalmato su apposite lastre sulle quali venivano posti a macerare i petali dei fiori o altre parti di pianta che, appassendo, lo impregnavano di essenza.
Il grasso veniva poi raccolto e utilizzato direttamente come unguento, oppure l’olio essenziale veniva separato dal grasso con solventi.
Utilizzare gli oli essenziali al naturale per vivere in armonia
Per mescolare gli oli essenziali servono oli vegetali come base; in seguito un elenco con le caratteristiche di alcune basi
- Aloe: Ricco di vitamine, proteine ed enzimi.
- Avocado: Grasso e ottimo ingrediente per olio e crema da notte.
- Borragine: Ricco di acido gammalinoleico.
- Calendula: Ideale per problemi di circolazione e fragilità capillare.
- Girasole: Indicato per le impurità della pelle.
- Jojoba: Una cera vegetale, di origine messicane, adatto per irritazioni della pelle, vie respiratorie.
- Mandorle: Si utilizza su tutti i tipi di pelle. Emolliente, nutritivo.

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