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Un giro in valle Po

 

 

Oggi sono stata in Valle Po

Ai piedi del Monviso che giocava a nascondino tra le nuvole.

Son passata a far visita a un Agriturismo che coltiva frutti di bosco e non solo…

La disponibilità e la gentilezza nel mostrare il risultato del loro lavoro.

In punta di piedi mi sono accostata alle coltivazioni e ho visitato i locali di servizio…

Ma di questo potete leggere seguendo il link…   https://blog.giallozafferano.it/variabilicontaminazioni/alla-ricerca-dei-mirtilli/

Migliaia di persone dirette alle sorgenti del fiume più lungo d’Italia. Il fiume Po

Come le volte precedenti sono rimasta meravigliata dalla bellezza dei luoghi

Parcheggi completamente pieni. Eppure si faceva la coda per poter arrivare alle sorgenti.

Come un esercito di formiche in fila indiana le persone si disperdevano nelle più svariate direzioni.

Il bel tempo, non particolarmente caldo ha agevolato le camminate.

Tra mandrie e greggi rumorose e in mostra nel loro vagare nella valle che allietavano e arricchivano ancor di più il paesaggio.

Valle ben servita seppur con tante difficoltà.

Passare le vacanze in valle significa avere a disposizione ogni tipo di relax. Escursioni, buon cibo e ogni tipo di svago organizzato dai vari comuni che fan parte del comprensorio delle Valli Po. Giardini Botanici, parchi naturali, flora spontanea e fauna riempiono le giornate naturalistiche, senza dimenticare la pesca.

Numerosi edifici di pregio. Castelli, monasteri, chiese, musei naturalistici e non…

Visite e attività di vario genere organizzate per grandi e piccini.

Per ora vi mostro alcune foto naturalistiche…

Salendo verso Ostana…

Siamo andati alla ricerca del Nostrale d’Alpe

Dopo avere lasciato l’auto al parcheggio ci siamo incamminati verso il paese…Il tempo bellissimo ci ha permesso di godere di ogni panorama e ascoltare nitidamente il suono dei campanacci.

Mi fermo spesso a fotografare per cui i tempi delle mie camminate si dilatano…Ma non è un problema mio!

Il paese di Ostana si presenta come un gruppo di case riunite su se stesse con in fronte il Monviso che svetta da ogni angolatura.

Fortuna vuole che oggi ci sia anche il mercato dei libri e come spesso succede torno a casa con qualche libro in più.

Girato il paese in lungo e largo ci siamo inoltrati alla ricerca del nostro formaggio, attraversando sentieri e pascoli, siamo arrivati lassù tra l’infinito suolo verdeggiante che ospita l’azienda agricola di Bruno Ferreto il produttore del Nostrale…Era impegnato alla mungitura della sua mandria che comodamente scorrazzanti nel campo attendevano il loro turno. Sono poi andata a visitare il caseificio e la loro “dispensa” di bontà…Mi hanno descritto la produzione e la gestione naturale della loro azienda.

Naturalmente ho assaggiato i loro formaggi…E io che ne mangerei a quintali ho dovuto desistere.

Il Nostrale d’Alpe

Mi ha fatto conoscere il Nostrale d’Alpe un formaggio semplice e ricco di tradizione.

Il nostrale è il formaggio prodotto dai margari nel periodo estivo praticando quella forma di allevamento transumante che da sempre ha permesso di integrare le risorse foraggere della pianura con l’erba che cresce spontaneamente nelle praterie di alta quota. e un formaggio a latte vaccino crudo intero o parzialmente scremato per affioramento a pasto pressata prodotto esclusivamente con latte bovino negli alpeggi in provincia di Cuneo, l’alpeggio deve essere a un’altitudine minima di 1.500 metri.

Caratteristiche

Ha sentori aromatici molto marcati dovuti al consumo di erbe e fiori di alta quota ogni alpeggio tuttavia rappresenta un micro ambiente unico punto tanto chele varie produzioni si differenziano tra loro per i profumi e i sapori. Il metodo di lavorazione è stato tramandato poi oralmente di generazione in generazione può essere prodotto solo nel periodo che va dal 24 giugno e il 29 settembre e considerato che il periodo minimo di stagionatura e di 35 giorni le prime forme possono essere commercializzate a partire dal 29 luglio. I locali di stagionatura sono le classiche cantine d’alpe con pareti e pavimenti geologicamente naturali e assi di legno. Recenti ricerche eseguite in Piemonte hanno evidenziato che i formaggi prodotti con latte di bovine che si alimentano prevalentemente o esclusivamente con l’erba e in particolare su pascoli con elevata biodiversità come quelli alpini in confronto ai formaggi prodotti con latte di bovine alimentate con foraggi conservati e mangimi presentano contenuti inferiori di acidi grassi saturi contro contenuti superiori di acidi grassi insaturi sia monoinsaturi che polinsaturi, compresi fra quelli di Omega 3 e Omega 6 i contenuti superiori di tali componenti possono esplicare influenze positive sui contenuti di colesterolo nel sangue e sul rapporto tra colesterolo LDL cattivo e HDL buono

Il Nostrale d’Alpe si può gustare semplicemente da solo o accompagnato da miele e confetture di frutta.

locanda del Faunet.

Tornando indietro con il nostro carico di buoni formaggi nello zaino ci siamo fermati a pranzo alla locanda del Faunet…Una offerta variegata di buoni piatti…Per me che mangio poca carne, ho trovato moltissimi piatti preparati con erbe spontanee e verdure varie.

Un pranzo nella sala dei ricordi e degli oggetti…Un viaggio nella memoria delle cose perdute.

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza, una donna amante della vita all’aria aperta e della natura, da cui trova ispirazione per i suoi hobby. Sebbene abbia smesso di cucinare per lavoro da qualche anno, è ancora immersa nel mondo del cibo. È specializzata nella cucina tipica piemontese, rustica e tradizionale. Ha collaborato come coach organizzando corsi di cucina per turisti e condivide la sua passione per le erbe spontanee edibili che utilizza e valorizza nelle sue preparazioni. La passione e la ricerca del buon cibo sono le basi del suo stile di vita, Enza coltiva il proprio orto con particolare attenzione alle erbe aromatiche e alleva galline le sue “polle” per avere sempre uova fresche e genuine. Insieme al marito hanno trasmesso questa stessa passione ai figli e quali conducono le proprie aziende agricole dedicate alla allevamento di capre e pecore e alla produzione di formaggi e carni Enza si è riscoperta come autrice durante i periodi di clausura dovuti a vari fattori. Scrive con passione e descrive mediante poesie i suoi stati d’animo e le sensazione che prova; non sempre centrata su se stessa ma riflettendo la società nel suo complesso. Le sue poesie giocano con le parole diventando talvolta ripetitive poiché innamorata delle parole stesse; riporta ciò che la circonda nella sua quotidianità, che sia immersa nella folla o solitaria nella natura. Estroversa e poliedrica nei suoi interessi, che mette in risalto attraverso momenti alterni, tutti legati da un filo conduttore: il legame con la terra e le emozioni che la plasmano. La sua passione per le erbe, la cucina, le parole, le trascrive sul suo blog Variabilicontaminazioni.blog , in cui condivide le sue esperienze e le sue creazioni Cerca di creare un connubio tra la sua passione per la natura l'amore per il cibo e la creatività artistica aiutandosi con forme naturali che rappresentano l’armonia tra l’uomo e la natura In conclusione Enza è una donna aperta curiosa e appassionata che trova ispirazione nella natura e nel cibo la sua sensibilità si riversa nella cucina nelle poesie nell’arte e in tutte le sue passioni il suo blog è un riflesso di questo suo mondo variegato e contaminato da sapori sensazioni emozioni che animano la vita.

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