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Salvia officinalis e oltre Consigli in pratica

Salvia officinalis e oltre…

Il gusto delle piante grigio verdi

La salvia, Salvia Officinalis, è un arbusto sempreverde, aromatico, appartenente alla famiglia delle Labiate con foglie ovali lanceolate e fiori molto decorativi di un bel azzurro-violaceo, che può raggiungere anche un metro di altezza. La pianta dapprima verde e ricoperta da lanugine, il fusto diviene legnoso a partire dal secondo anno di coltivazione detta anche a foglie grige per la combinazione di sfumature sulle varietà.

La Simona ama Pasquino; sono insieme in uno orto; Pasquino si frega a’ denti una foglia di salvia, e muorsi; è presa la Simona, la quale, volendo mostrare al giudice come morisse Pasquino, fregatasi una di quelle foglie a’ denti, similmente si muore

Così ci anticipa Boccaccio nella quarta giornata delle sue novelle, perché si diceva che la salvifica salvia potesse essere corrotta dai venerei vapori di serpi e rospi. Questa diceria serviva forse a bilanciare l’uso di quest’erba che giova ai sani e guarisce gli infermi.

Gia Plinio e lo Pseudo Apuleio citavano la salvia a rimedio degli avvelenamenti ma a patto che non fosse infetta.

È strana questa fama, giustificata nella sua parte positiva e inventata in quella negativa, come si desiderasse sminuire il valore de quest’erba.

La scuola salernitana si stupisce che si muoia anche in una casa che abbia la salvia nell’orto, come fosse un fatto impensabile; eppure alla morte non c’è rimedio.

Cur moriatur homo, cui salvia crescit in horto? Contra vim mortis non est medicamen in hortis. Salvia confortat nervos, manuumque tremoremtollit, et eius ope febris acuta fugit. […]Salvia salvatrix, naturae conciliatrix.

Curiosità Salvia officinalis e oltre…

Perché muore l’uomo a cui cresce la salvia nell’orto? Contro la forza della morte non c’è medicina negli orti. La salvia rafforza i nervi, toglie il tremore delle mani e per suo intervento la febbre alta se ne va. […]Oh salvia salvatrice, armonizzatrice della natura!

Una leggenda cristiana ci descrive la salvia protettrice che accoglie celandolo il bambin Gesù in fuga con i genitori dai soldati di Erode.

Fu Maria stessa, a pericolo passato, a benedire la salvia a cui cocesse: tu sarai la pianta di tutti gli orti. I malati ti cercheranno per guarire, i sani per cucinare i cibi e profumare le bevande.

E tutti ti rispetteranno e proteggeranno come la pianta più utile di tutta la terra. 》

Nella tradizione popolare la salvia aveva una forte connotazione magica. Si usava per scacciare gli incubi notturni, ponendo tre foglie sotto una candela, unico lume nella stanza buia;

il riverbero si sarebbe allora popolato di ombre, vermi e bisce guizzanti sulle pareti in penombra. Bisognava ora pronunciare l’incantesimo:

O salvia salutare,

O salvia amica mia,

Queste visioni amare,

Da me portale via.

Quando sparivano i fantasmi, si bruciavano le foglie all’aperto scacciando i sogni infausti fuori di casa.

Verso la fine del XVI secolo un allievo di Paracelso introdusse la teoria delle segnature che considerava le caratteristiche morfologiche delle piante, segni nascosti, analogici, delle virtù medicinali. Così la salvia somigliante a una lingua venne associata al trattamento dell’apparato oro-faringeo. La cosa incredibile, alla quale i “troppo intelligenti” non possono credere è che questa teoria, pur senza nessuna plausibilità ci prendeva: si è scoperto in effetti che per uso esterno gli sciacqui con una soluzione al 6 % di foglie in acqua è un ottimo antisettico del cavo orale con effetto analgesico in caso di afte.

Massimo Luciani

La salvia contiene estrogeni ed è nell’emisfero femminile che la pianta ha grandi effetti, nella regolarizzazione del ciclo, del flusso e anche dei dolori mestruali ma agisce anche sull’umore, ed eccita gli animi sopiti. Si usa contro le astenie e i sudori notturni e ci si fa vini e tisane che sono toniche e digestive.

il genere Salvia è formato da oltre 500 specie tra cui La salvia officinale che si presenta in un enorme varietà di esemplari diversi, selezionati per esaltare questo o quel carattere; ornamentale, farmacologico, aromatico etc.

Presso il Lavandeto di Assisi una splendida raccolta di salvie da fiore e aromatiche in foto qui a seguire https://www.facebook.com/illavandetodiassisi/

Ode alla salvia


 
 Ti ho vista questa mattina tessere nuove trame
 Ho visto i tuoi steli
 Pronti alla nuova veste
 Dinnanzi ai tuoi colori mi fermo e ti ammiro
  Dolce e carezzevole fiore
 Che ingentilisci il giorno
Che calmi gli animi
 E gli occhi beati dalle tue grigie foglie
Si dilettano a scoprir le cerulee gemme
Che limpido e infinito il ciel si specchia
E. Squillacioti
 
 

 

Gli utilizzi della salvia officinalis…sono molteplici.

Si utilizza per sbiancare i denti semplicemente strofinandoci sopra alcune foglie, oltre a profumare l’alito aiuta a togliere le macchie scure.

Si utilizza nelle tisane e nei decotti, insieme alla menta per una tisana fresca e saporita, con il limone per aiutare la digestione, con zenzero e menta, per un tisana dinamica.

Un utilizzo in cucina molto diffuso è la salvia come aroma per le paste ripiene, ravioli, tortellini. Le belle foglie grandi si possono impanare e friggere per poi servirle come antipasto, oppure passate in una pastella di farina di ceci come variante vegan.

Un profumato e curioso uso della salvia nella produzione degli smudge.

Come fare lo smudge di salvia?

Per preparare lo smudge si possono usare più specie di piante oppure una sola erba. Le foglie e i rametti vanno disposti tutti nello stesso verso e legate a spirale prima in una direzione e poi nell’altra, effettuando un doppio giro alle estremità con un filo naturale, si fanno essiccare e poi si utilizzano per le fumigazioni

Salvia officinalis e oltre Consigli in pratica

Lo smudge è una combinazione di erbe e fiori, usate per la purificazione degli ambienti che ci circondano.

Lo smudge favorisce relax e sonno ristoratore se acceso prima di andare a dormire

Con le sue vibrazioni positive. Cambiando la combinazione delle erbe che lo compongono variano anche le proprietà

Lo smudge di salvia è una pratica antica e tradizionale usata da alcune tribù native americane per purificare e purificare l’energia di un ambiente o di una persona. È anche conosciuta come cerimonia di pulizia dell’aria.

Durante lo smudge, la salvia viene bruciata in un piccolo fascio o in una conchiglia di ceramica, chiamata abalone, e il fumo viene quindi diffuso nel luogo desiderato. Questo fumo viene solitamente generato utilizzando un bastoncino di salvia essiccata o un fascio di erbette di salvia legate insieme.

Questo rituale viene spesso utilizzato per rimuovere le energie negative o indesiderate, purificare lo spazio, respingere gli spiriti negativi e attenuare le emozioni negative. Molte persone trovano che lo smudge sia utile anche per la meditazione o per creare un’atmosfera di tranquillità e serenità.

È importante notare che lo smudge di salvia è un rituale spirituale e ha una storia e un significato sacro per molte persone. È sempre consigliabile affrontare queste pratiche con rispetto e consapevolezza, informandosi sulla cultura di origine e seguendo le istruzioni appropriate per condurre un’autentica cerimonia di smudge.

salvia officinalis

Presso i galli la salvia era considerata una pianta meravigliosa, capace di guarire tutte le malattie. I druidi la utilizzavano contro le febbri, la tosse, i reumatismi, la paralisi e l’epilessia anche per favorire il concepimento e il parto. La ritenevano così efficace che le attribuivano persino il potere di resuscitare i morti e non mancavano mai di aggiungerla all’idromele e alla cervogia per essere in grado di profetare e per dare più forza ai loro incantesimi. Messeguè la raccomanda sotto forma di sciacqui contro le gengiviti, le infiammazioni del palato e della gola, l’afta, le tonsille liti, le carie e gli ascessi dentari.

Consiglia le lozioni e compresse contro piaghe ascessi ulcere e foruncoli. Il suo decotto normalizza abbastanza rapidamente il tasso di zuccheri nel sangue. Il vino di salvia e raccomandato contro le bronchiti croniche i sudore notturni e le vertigini. Esso si ottiene in questo modo: far macerare per otto o dieci giorni 100 g di foglie di salvia fresche in un litro di buon vino bianco addolcire con miele secondo il proprio gusto passarle spremerle attraverso un telo sottile prenderne un bicchiere da Marsala prima dei pasti.

Fumate in una pipa o confezionate in sigarette le foglie secche sono eccellenti contro l’asma e le bronchiti

il decotto di salvia quindici grammi di foglie per un litro d’acqua da far bollire almeno cinque minuti e lasciato in infusione per altri cinque sotto forma di gargarismi e eccezionale contro il mal di gola

è utile sapere che un pizzico di foglie di salvia messe in infusione per 5 minuti in una tazza di latte bollente stronca il raffreddore al suo inizio, e che foglie di salvia bruciate sulla brace o fatte bollire in una pentola scoperta disinfettano le stanze, con cui siamo rimasti a lungo malati

l’unguento di salvia è indicato in caso di reumatismi, gotta, sciatica e dolori muscolari massaggi adeguati, mattina e sera, che facciano penetrare bene l’unguento nella pelle, fortificano i nervi e ridanno elasticità alle articolazioni

l’infuso di foglie e di fiori mettete una piccola manciata di miscela secca in un litro d’acqua. Se ne prenderà una tazza dopo i pasti come tonico digestivo e stimolante; una tazza prima di coricarsi contro l’insonnia, i sudori freddi o le angosce. L’effetto calmante e immediato.

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza, una donna amante della vita all’aria aperta e della natura, da cui trova ispirazione per i suoi hobby. Sebbene abbia smesso di cucinare per lavoro da qualche anno, è ancora immersa nel mondo del cibo. È specializzata nella cucina tipica piemontese, rustica e tradizionale. Ha collaborato come coach organizzando corsi di cucina per turisti e condivide la sua passione per le erbe spontanee edibili che utilizza e valorizza nelle sue preparazioni. La passione e la ricerca del buon cibo sono le basi del suo stile di vita, Enza coltiva il proprio orto con particolare attenzione alle erbe aromatiche e alleva galline le sue “polle” per avere sempre uova fresche e genuine. Insieme al marito hanno trasmesso questa stessa passione ai figli e quali conducono le proprie aziende agricole dedicate alla allevamento di capre e pecore e alla produzione di formaggi e carni Enza si è riscoperta come autrice durante i periodi di clausura dovuti a vari fattori. Scrive con passione e descrive mediante poesie i suoi stati d’animo e le sensazione che prova; non sempre centrata su se stessa ma riflettendo la società nel suo complesso. Le sue poesie giocano con le parole diventando talvolta ripetitive poiché innamorata delle parole stesse; riporta ciò che la circonda nella sua quotidianità, che sia immersa nella folla o solitaria nella natura. Estroversa e poliedrica nei suoi interessi, che mette in risalto attraverso momenti alterni, tutti legati da un filo conduttore: il legame con la terra e le emozioni che la plasmano. La sua passione per le erbe, la cucina, le parole, le trascrive sul suo blog Variabilicontaminazioni.blog , in cui condivide le sue esperienze e le sue creazioni Cerca di creare un connubio tra la sua passione per la natura l'amore per il cibo e la creatività artistica aiutandosi con forme naturali che rappresentano l’armonia tra l’uomo e la natura In conclusione Enza è una donna aperta curiosa e appassionata che trova ispirazione nella natura e nel cibo la sua sensibilità si riversa nella cucina nelle poesie nell’arte e in tutte le sue passioni il suo blog è un riflesso di questo suo mondo variegato e contaminato da sapori sensazioni emozioni che animano la vita.

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