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Risotto colline di Langa

Ricetta risotto colline di Langa. Un assaggio di memorie profumate. Certe ricette nascono non solo dall’incontro di ingredienti, ma anche dal sussurro di ricordi, da profumi che si insinuano nella memoria e riaffiorano vividi a ogni assaggio. Questo risotto che ho voluto battezzare Colline di Langa è un omaggio a una terra generosa, un angolo di Piemonte dove la dolcezza dei pendii si sposa con l’intensità dei sapori, dove l’aria profuma di erbe selvatiche e la storia si intreccia con la semplicità di una cucina autentica. Immaginate le mattine di primavera, quando la brezza leggera accarezza i vigneti ancora spogli e porta con sé l’eco lontano del lavoro nei campi, in quelle ore i profumi della terra umida si mescolano alle prime fragranze delle erbe. Che timidamente spuntano. Un preludio alla sinfonia olfattiva che esploderà con l’arrivo della bella stagione. Erba San Pietro, erba cipollina, ortiche e maggiorana. Sentori familiari che evocano passeggiate tra i sentieri, la ricerca di un angolo di ombra sotto un noce secolare, il fruscio leggero delle foglie. E poi c’è lei, la Roccaverano, un tesoro caseario…

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera, Estate e Autunno
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Continua…

…che racchiude in sé la storia di pascoli incontaminati e la sapienza antica di mani esperte. La sua cremosità delicata, il suo sapore leggermente acidulo parlano di latte fresco di alpeggi verdi. E di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Come infine le mandorle, che sono state capaci di inserirsi in questo quadro con la loro nota croccante e il loro sapore leggermente dolce, quasi a ricordare i raggi di sole che filtrano tra le foglie illuminando i grappoli d’uva matura, un tocco di eleganza semplice, un contrasto piacevole che risveglia il palato. Un incontro sensoriale attraverso le colline di Langa.

Per il vostro risotto vi serviranno gli ingredienti elencati in seguito:

12 tazze da caffè riso Carnaroli
2 cucchiai misto per soffritto
3 l brodo vegetale
2 mazzetti ortica
10 foglie erba aromatica (Erba s Pietro o balsamita major)
20 rametti erba cipollina
1 cucchiaio maggiorana (fresca. Secca ne basta meno)
200 g formaggi di capra (Roccaverano Dop)
4 cucchiai granella di mandorle (Tostate)
q.b. olio di oliva
q.b. sale

Strumenti

Pentola per risotto, pentola per brodo vegetale, mestoli e cucchiai…

Strumenti che dovreste utilizzare e consigli per gli acquisti

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Passaggi

Per fare un risotto occorre passione e poi diventa semplice

Procedete come indicato di seguito

In un tegame fate tostare il riso e il misto soffritto, aggiungete il brodo vegetale poco per volta e fate cuocere a fuoco lento.

Mentre cuoce preparate il pesto con le erbe aromatiche, olio e sale; verso fine cottura del riso, aggiustate di sale e unite il pesto, mescolate bene e…

Aggiungete la Roccaverano e mantecate il vostro risotto.

Servite con granella di mandorle tostate e petali; in foto petali di calendula.

Il risotto è pronto, servite ben caldo, ma vi garantisco che freddo non è niente male!

Consiglio di non aggiungere altro formaggio per non coprire il sapore della Roccaverano.

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Qualche consiglio in più

Ho utilizzato le erbe aromatiche che trovo nel mio orto naturalmente, potete fare delle varianti. La Roccaverano e la granella non sostituitela, non avrebbe le stesse caratteristiche aromatiche.

Erba S Pietro

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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