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Risotto cacio e pepe. Un primo naturalmente senza glutine!

Risotto cacio e pepe. Vi sarete resi conto che amo particolarmente la cucina rustica e tradizionale di questa nostra Italia, e continuo la ricerca di piatti poco conosciuti; ogni tanto spunta anche qualche portata creata da me, ma… Da qualche mese sono alla ricerca di quei piatti poveri che molti hanno abbandonato, convinti che non siano più di moda. Io, invece, sto lavorando esattamente per ottenere un riconoscimento alle origini della nostra cucina, quella che ci ha trasmesso valori e tradizioni, una storia per dare seguito a un cambiamento che troviamo soprattutto nelle città, ma resta a buon livello nei piccoli borghi, fuori dal caos.

Oltre alla conoscenza della nostra storia, dei nostri alimenti, credo ci sia un’informazione non giusta su alcuni aspetti della cucina povera, che ora sembra stia tornando di moda, ma presentata in una forma completamente nuova che non sempre favorisce la conoscenza del prodotto, ma crea aspettative solo sul lato estetico.

In molti hanno un approccio con il cibo, di solo spirito modaiolo, spesso economico, poiché tutti fanno video di cucina, tutti sono diventati cuochi o cuoche, dimenticando che dietro questo lavoro ci vuole una grande passione e conoscenza, e bisogna applicarsi e studiare continuamente.

Non voglio dilungarmi molto, e passo alla ricetta, Nell’entroterra laziale, dove il pecorino prende il posto del Parmigiano e del Grana Padano, le pietanze vengono insaporite con formaggi di pecora stagionati. Anche al nord, si allevano le pecore per ricavarne del buon latte per il formaggio, ma la lavorazione avviene, con altri procedimenti.

Il risotto cacio e pepe, una ricetta semplice carica di sapore e profumo! Gli ingredienti? Cacio e pepe, naturalmente!

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni6
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

Cacio e pepe…

Per il risotto cacio e pepe… Serve il riso e…

12 tazze da caffè riso (La mia giusta dose per una persona corrisponde a due tazzine da caffè di riso crudo. )
200 g pecorino romano
q.b. pepe nero
q.b. sale
q.b. olio di oliva
q.b. cialde (Di pecorino per decorare e dare un tocco in più)

Strumenti

Una pentola per il brodo vegetale, una padella per le cialde, un tegame per il risotto.

Un tegame per il risotto…

Passaggi

Dal brodo vegetale al risotto

Si parte con un buon brodo vegetale…

Innanzitutto, in una pentola adatta, mettere alcune verdure, tra cui: carota, cipolla, sedano; io avevo anche altre rimanenze che tengo appositamente per questo utilizzo. Nel tegame far tostare il riso

E aggiungere il brodo man mano che richiede liquido. Fare attenzione alla cottura e mescolare sovente.

Mantecare con il pecorino grattugiato e il pepe nero, abbondante!

Sistemare nei piatti e servire con delle cialde di pecorino tostato in padella

Servire bollente

Un primo piatto semplice che lascia un’ottima impressione, Le cialde croccanti e salate daranno un tocco in più al piatto creando un piacevole contrasto di sapori, Il pecorino tostato, avrà un sapore carico e anche amarognolo che ben si presta ad accostarsi alla cremosità e dolcezza del risotto. Il pepe, oltre a regalare profumo, darà una nota piccante al piatto.

Se avanza il risotto, potete sia consumarlo dopo averlo riscaldato, oppure trasformarlo in ballotte con l’aggiunta di uova e pane grattugiato e friggerle. Una gradevole trasformazione che potrebbe diventare un modo nuovo per presentare e servire il riso.

FAQ (Domande e Risposte)

Che varietà di riso bisogna utilizzare?

Consiglio un Carnaroli, il necessario mantenga bene la cottura!


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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