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Ravioli fritti ripieni di morbida crema

Ravioli fritti ripieni di morbida crema.

Nel periodo di Carnevale le fritture dolci sono quanto di più tradizionale troviamo in Italia.

Ogni regione conosce e frigge le proprie ricette. Le frappe, i frati fritti, i ravioli ripieni, le bugie, le chiacchiere, le ciambelle, gli strufoli del centro Italia, le castagnole, la pignolata e frittelle varie sono quanto di più variegato e delizioso troviamo in questo periodo a friggere nelle case. I ravioli fritti ripieni di morbida crema al limone sono una vera bontà. Ne mangeresti un’infinità, molto semplici da fare e gustosi.

L’impasto base è lo stesso delle bugie. Sono ormai molti anni che propongo questa ricetta, c’è anche una versione più morbida e poi vi spiegherò come fare con gli stessi ingredienti. Questo guscio croccante ripieno di morbida crema possiamo anche definirlo un comfort food, proprio perché ne mangeremmo una dietro l’altra.

Una crema densa e corposa aromatizzata al limone, crea una deliziosa combinazione.

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaFornelloFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàCarnevaleTutte le stagioni

Ingredienti

Farina, burro e zucchero… Olio per friggere, io preferisco utilizzare olio di girasole o mais, hanno una buona resistenza in cottura e non lasciano odore e sapore sgradevoli, seppur in molti consigliano olio di arachidi.

Cominciamo dalla pasta…

q.b. olio di semi di girasole

Strumenti

Un pentolino per la crema, ciotola per impastare la sfoglia esterna, padella per friggere, rotella tagliapasta.

Passaggi

Preparare tutto l’occorrente è una buona prassi in cucina, se bisogna friggere, ancor di più.

Dall’impasto alla frittura!

Innanzi tutto preparatevi la crema pasticcera, avrà tempo così di raffreddare mentre voi potete dedicarvi all’impasto della sfoglia esterna. Una volta pronto tutto quanto, stendete la sfoglia al penultimo spessore, se invece volete una consistenza più morbida, stendete a uno spessore maggiore.

Tagliate la sfoglia a quadrati regolari per ricavarne dei tortelli, oppure dei cerchi per delle mezze lune. Ho anche formato delle spirali chiudendo la crema, dentro un cordolo di pasta poi avvolta a formare delle rose.

Una volta terminati gli ingredienti, mi sono dedicata alla frittura; procedete fino a esaurimento di tutte le vostre forme. Fate gocciolare l’unto in eccesso su carta da cucina.

Le spirali le ho ulteriormente aromatizzate con miele, chi le ha gradite con alkermes, una parte con una spolverata di zucchero a velo.

Insomma, servite e aromatizzate per tutti i gusti!

Il ripieno di crema, regala una preziosa combinazione. Personalmente preferisco questa versione, al ripieno di confettura di frutta o cioccolato!

In verità, come succede spesso in queste occasioni, non c’è il tempo e la necessità di conservare, anzi c’è il problema opposto, il rischio di non averne abbastanza!

FAQ (Domande e Risposte)

Bisogna far riposare l’impasto?

No, non serve far riposare l’impasto.

Posso evitare la frittura?

Si possono anche cuocere nella friggitrice ad aria, oppure in forno statico, certamente il risultato sarà leggermente diverso.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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