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La pastiera…Il mio idolo

Ricetta: La pastiera…Il mio idolo

La ricetta della pastiera non è una sola…Ogni famiglia che si rispetti ha la sua ricetta tradizionale. Io ho la ricetta di mia suocera; son tanti anni che cuocio la stessa pastiera, la differenza…A volte nel forno a legna, altre nel forno tradizionale. Posso dirvi che nel forno a legna ogni profumo, ogni piccolo particolare della cucina tradizionale viene amplificato!

Quel calore naturale che avvolge ogni cosa, il profumo della legna, che si trasforma in leggero fumo che esalta bene i sapori.

Non preparo mai una pastiera da sola, almeno sei! La prima come campione…Se non fosse venuta bene?

Le altre perché una sola non basta. Nella settimana di Pasqua si pasteggia con la pastiera e il casatiello…La pastiera a colazione, pranzo, merenda e cena! Tanto poi, se ne riparla tra un anno! Togliamoci lo sfizio!

Ho utilizzato la ricotta di pecora da provenienza di allevamento sostenibile Bricco della Croce

Affari di famiglia! ah, ah!

Certamente con gli allevamenti dei miei figli la Pasqua è saporita! Poi vi racconterò la ricetta dello stufato di pecora con le carni di Pra del Vò

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione2 Ore
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni12
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Il grano cotto è l’ingrediente principale! In particolare, il grano cotto in casa…Una volta non si trovava il grano in barattolo, ora è certamente più comodo. Due giorni prima si metteva il grano scelto ad ammollare in acqua, cambiandola almeno una volta e aggiungendo, con il tempo un pizzico di bicarbonato per ammorbidire. Si procedeva poi alla cottura lenta per ottenere una sorta di crema; l’amido naturalmente presente nel grano trasferendosi nel liquido di cottura formava una sorta di cremina. Si aggiungeva lo zucchero e si faceva raffreddare. Si partiva poi con la preparazione della pastiera. Nell’impasto ci andrebbe lo strutto, Io utilizzo il burro; seppur reperibile, lo strutto, preferisco l’aroma che lascia il burro fresco!

Ingredienti per la pasta

500 g farina
160 burro
150 zucchero
2 uova
40 g latte
1 bustina ammoniaca per dolci

Ingredienti per il ripieno

700 g ricotta di pecora
500 g grano cotto
2 uova
3 tuorli
1 fiala acqua di fiori d’arancio
100 g canditi (Ho utilizzato le mie scorze di agrumi congelati)
300 g zucchero

Strumenti

Una pentola per far scaldare il grano, due teglie per cuocere la pastiera diametro 22 circa, una scodella per impastare la frolla, mattarello, spianatoia. Nel frattempo, vi consiglio di acquistare le teglie per la frolla, se necessitate di ampliare i vostri strumenti.

Passaggi

Quando si entra in cucina, sono dell’idea che bisogna rilassarsi, se non per il quotidiano tempo, almeno per i giorni di festa! Pertanto, allacciate il grembiule e cominciate! Il risultato acquisterà qualità. La nostra mente avrà modo di rilassarsi.

Mettete in una scodella tutti gli ingredienti compreso il burro (a temperatura ambiente) tagliato a pezzi

Impastate energicamente e velocemente. Fate una palla, coprite e lasciate in frigo fino a utilizzo.

Scaldate il grano (Io lo compro in barattoli, altrimenti usate il procedimento descritto sopra) e unite il resto degli ingredienti.

Tritate i canditi se casalinghi.

Uniteli al composto di ricotta e grano e mescolate con cura.

Ora prendete la vostra frolla e stendetela non troppo spessa, foderate le teglie e preparate le strisce per decorare.

Versate il ripieno di grano e ricotta

E sistemate le strisce…Forse sapete che tradizionalmente devono essere sette, con la striscia centrale che evoca Spacca Napoli, la via che divide Napoli

Ho fatto anche una decorazione moderna. Tradizione e innovazione

Mettere a cuocere le vostre pastiere in forno caldo a 190 gradi fino a doratura, che deve essere marcata, per avere un contrasto morbido con il ripieno

Poi sfornare e lasciare intiepidire

Spolverate di zucchero a velo! Et voilà la vostra pastiera e bell’è pronta! Non vi resta che aspettare il momento giusto per gustarla.

Come vedete in foto, le mie pastiere non sono solo due ma ben sei. Una sola non basta! Si può conservare in frigorifero, e si può anche congelare. Non perde nulla della sua bontà.

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Enza amante della vita all’aria aperta e della natura da cui trae ispirazione per i suoi hobby Da pochi anni ha smesso di cucinare, pur restando con la testa e il cuore nel mondo del cibo. Specializzata nella cucina tipica piemontese, rustica. Ha collaborato come coach organizzando corsi di cucina. Appassionata di erbe spontanee mangerecce che utilizza e risalta nelle sue preparazioni La passione e la ricerca del buon cibo fanno da base. Coltiva il suo orto, con una particolare attenzione alle erbe aromatiche, alleva le sue ”polle” per avere uova fresche. Insieme al marito ha trasmesso la stessa passione ai figli che conducono le proprie aziende agricole, con allevamento ovino e caprino e produzione di formaggi e carni. Nasce o meglio rinasce come autrice, in tempo di “clausura” dovuti a molteplici fattori. Scrive e descrive con passione; le sue poesie raccontano stati d’animo e sensazioni. Non sempre elaborati sulla propria persona, ma come riflesso della nostra società. Un gioco di parole, consapevole a volte ripetitivo, poiché innamorata delle parole stesse. Riporta ciò che la circonda, nella quotidianità, tra la folla o semplicemente nelle sue peregrinazioni nella natura. Solitaria seppur estroversa, poliedrica nei suoi interessi, che mette in risalto in momenti alterni; tutti legati da un filo conduttore, il legame con la terra e le emozioni; che interagiscono con il plasmare forme ceramiche o legnose oppure circondarsi di sassi e forme naturali. Confluisce la stessa passione nel rapporto con le erbe, le piante e la cucina, passando per la musica i libri e la curiosità… Nel tempo libero si occupa di trascrivere il suo mondo sul blog Variabilicontaminazioni.blog

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