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Gnocchetti di pane raffermo o cajettes

Ricetta gnocchetti di pane raffermo o cajettes

Polpette di pane

Un tempo quando la carne di vitello, animale pregiato, non era disponibile per tutti, si creava cibo con piccoli espedienti

Filomena, signora che io conobbi molti anni or sono, mi regalò questa ricetta tra le tante, una ricetta povera e saporita; di quando ogni cosa si custodiva da riutilizzare, non si sprecava nulla, poiché non c’era neppure lo stretto necessario; con il cibo si creavano piatti poveri, con quel poco che si poteva racimolare tra orto e casa, e tutto era condito di gratitudine.

Le zuppe erano un’occasione per riutilizzare il poco pane secco. Il pane un tempo non si acquistava in bottega ma veniva fatto ogni quindici giorni, spesso nei forni comuni, per cui il primo era fresco e man mano che passavano i giorni, naturalmente tendeva a seccarsi, cosi si utilizzava per preparare altre pietanze mescolato con ciò che la campagna concedeva.

In origine questo primo si può condire con salsiccia sbriciolata e fatta passare in padella insieme al rosmarino e timo, il tutto verrà aggiunto a questi gnocchetti e fatti gratinare in forno dopo aver aggiunto del formaggio, toma piemonte o altro a disposizione, chi non aveva il tocco finale li mangiava in brodo.

E così anche io ogni tanto li preparo i gnocchetti di pane, insaporiti, dalle uova buone e la verdura fresca, per farli poi cuocere in un buon brodo bollente e servirli a tavola per il piacere di mangiare un cibo da assaporare lentamente

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaBollituraFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni
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Ingredienti

Pane raffermo, uova, latte e verdure…

Gnocchetti di pane raffermo o cajettes

200 g pane raffermo
1 mazzetto biete (Oppure erbe selvatiche: tarassaco, borragine, papavero…)
250 ml latte
50 g parmigiano grattugiato
3 uova
2 l brodo di carne (Oppure vegetale)
q.b. sale
2 pizzichi noce moscata
1 pizzico pepe nero (macinato)

Strumenti

Pentola per il brodo e la cottura, ciotola per mescolare…

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Passaggi

Non ci vuole molto tempo! La prima operazione utile è mettere a bagno il pane nel latte già tagliato a pezzetti…

Dopo aver fatto ammollare il pane raffermo con il latte, sminuzzate bene…

Aggiungete le verdure, lessate e fatte passare in padella con uno spicchio di aglio, e sale, passate al frullatore o tritate se vi fa piacere…Infine sale, pepe e noce moscata

A questo punto per ultimo aggiungete le uova e mescolate bene, otterrete un impasto sodo, se così non fosse aggiungete poco pane grattugiato, fino alla densità giusta.

Impasto pronto solo da cuocere, ci vogliono pochi minuti, portate a bollore il brodo…

Con il cucchiaio formate delle quenelle e fatele scivolare nel brodo per farle cuocere…

Infine potete scegliere se servirle appena cotte in brodo con formaggio grattato, oppure se farle gratinare in forno per avere un risultato asciutto e croccante in superficie; in ogni caso sono buonissime, un cibo semplice che potete anche congelare da cuocere al bisogno. Un modo per riutilizzare verdure avanzate, pane raffermo…

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Come scritto sopra, potete utilizzare le verdure che avete in casa, pane raffermo; ma va benissimo anche il pane grattugiato se vi fa piacere…Le quenelle formate potete congelarle per averle pronte da cuocere in altre occasioni, oppure da friggere e passare nel sugo di pomodoro come polpette vegetariane.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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