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Cappellacci zucca e speck

Ricetta cappellacci zucca e speck con chips di topinambur e sesamo

Tempo di zucca, tempo di passare qualche ora in più in casa…Allora si ha modo di sperimentare ricette nuove

La zucca la mangio volentieri e in tutte le sue varianti; sia dolci che salati

Il tempo fresco, la voglia di tornare sui monti, mi han fatto pensare all’estate appena passata, con i mirtilli raccolti nel cestino; avrei voluto anche andare a funghi e castagne, ma quest’anno ho dovuto rinunciare…

Problemi diversi mi hanno impedito di fare escursione nei miei adorati castagni, di non poter assaporare i funghi raccolti all’ombra dei faggi

Pazienza mi rifarò prossimamente, intanto preparo la pasta per i cappellacci con la polvere di mirtilli essiccati

Certo che il blu, mi ha giocato uno scherzo, la semola giallastra e le uova arancio delle mie polle han dato una tonalità bruna alla pasta dei cappellacci, certo erano belli anche così, il contrasto con l’arancio della zucca ha dato comunque i suoi risultati

Pasta fatta in casa, patate e zucca del mio orto, lo speck ha dato un suo personale aroma e infine il sesamo tostato per sentire aromi e consistenze diverse.

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaBollituraFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàAutunno, Inverno

Ingredienti

Patate, zucca e chips di topinambur….

Nell’orto trovo gli ingredienti per le mie cene…E la pace per i miei pensieri

250 g semola rimacinata di grano duro
2 uova
2 cucchiaini mirtilli (disidratati e polverizzati)
1 zucca (Piccola)
3 patate
6 fette speck (fette non troppo sottili)
2 cucchiai sesamo
3 cucchiai parmigiano grattugiato
2 pizzichi pepe nero
q.b. olio di oliva
q.b. sale

Strumenti

Spianatoia, padella e pentola

Passaggi

Impastare rilassa, io lo trovo rilassante…Una musica di base, un bicchiere di bianco secco…La libertà di un tempo per trovare passione e soddisfazione in ciò che creiamo con le nostre mani

Con le mani in pasta e la mente tra la musica…

Tagliate la zucca a pezzetti o scavate per ottenere la polpa…Io ho optato per la seconda scelta, volevo usare la scorza come contenitore

Mettete 3 patate a lessare con la buccia, fino a cottura

Dopo aver ottenuto la polpa di zucca, fate soffriggere lo speck tagliato a listarelle, tenetene poi qualcuna a parte per decorare il piatto. Unite la zucca e fate cuocere ma non troppo, salate e lasciate al coperto fino al suo utilizzo

Nel frattempo unite la semola, le uova e la polvere di mirtilli.

Otterrete un panetto dal caldo color bruno Coprite con pellicola fino al suo utilizzo

Dopo aver lessato le patate, privatele della buccia, e unitele alla zucca e speck in una terrina, aggiungete il parmigiano e una spruzzata di pepe nero; lavorate per amalgamare il tutto dopo aver schiacciato le patate e la zucca con una forchetta. Ho preferito lasciare il ripieno non troppo fine per poter sentire le differenze di gusto negli ingredienti e non fare una purea omogenea.

Riprendete la vostra pasta, stendetela e ritagliatela a quadrati di circa 4/5 cm per lato, sistemate il ripieno

…e date forma ai vostri cappellacci

Ora potete tostare il sesamo che vi servirà per rifinire il piatto e dare un tocco di croc!

Mettete la pentola con l’acqua salata per cuocere i vostri cappellacci, e nel mentre tagliate a fettine sottili qualche topinambur, che farete poi friggere per ricavarne delle chips da servire con i cappellacci

Cuocete la pasta, e conditela con poco speck rosolato in olio di oliva, accompagnato dalle chips di topinambur e i semi di sesamo tostati

Non ho aggiunto formaggio all’esterno, se vi fa piacere ne siete liberi!

Come tante paste ripiene, è possibile congelare, anche solo per un giorno, per mantenere intatta la forma; potete prepararle così in anticipo. Se non volete congelare e avete la necessità di prepararle il giorno precedente adagiate su carta forno con poca farina di riso, l’umidità del ripieno potrebbe creare rotture alla pasta.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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