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Buccellato…Attraverso l’ Italia dei semplici.

Il buccellato (o puccellato) è un dolce tradizionale italiano, con varianti regionali e una storia affascinante. Il nome buccellato deriva da “buccelatum” = pane da trasformare in buccelli o bocconi.

È un pane di antiche origini che possiamo trovare sia in Toscana, chiamato anche “puccellato”, farcito con uvetta e anice, sia in Campania, soprattutto nella zona del beneventano. A Fragneto l’Abate il buccellato è un dolce pasquale farcito con cedro candito e uvetta.

La storia di questo pane è stata influenzata da diverse culture, sia arabe che normanne, e il buccellato siciliano è sicuramente tra le preparazioni più ricche, ma si scosta molto dalle altre preparazioni.

  • DifficoltàFacile
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo8 Ore
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioniPasqua

Ingredienti

Per fare il buccellato vi serviranno:

500 g farina
100 g burro
4 uova
100 g zucchero
20 lievito di birra compresso (Oppure Pasta madre)
100 g uvetta
100 g cedro candito

Strumenti

Una ciotola o planetaria per impastare, teglia per cottura.

Strumenti che utilizzo io per il buccellato

Passaggi

Per il nostro Puccellato dovrete procedere così:

Come consiglio sempre, preparatevi prima tutti gli ingredienti. Mettete la farina nella ciotola o in planetaria.

Aggiungete il burro, lo zucchero e il lievito, impastate e nel frattempo sbattete le uova.

Che aggiungerete un poco alla volta; otterrete un composto morbido e appiccicoso.

Unite infine il cedro e l’uvetta, impastate ulteriormente e chiudete il composto dentro la ciotola. Fate riposare in frigorifero fino al mattino successivo, oppure la sera. Consiglio spesso nei lievitati questo passaggio; in cucina non c’è sempre tempo. Con questa modalità otterrete una prima lievitazione che migliorerà il vostro impasto, si utilizza meno lievito e la consistenza sarà più soffice.

Date la forma al vostro buccellato, ricavate dei bastoncini e intrecciateli, poi ricavate delle corone come in foto.

Con questa dose ne vengono due di circa 25 cm di diametro. Potete naturalmente creare solo una corona, oppure piccole coroncine. Fate lievitare in luogo tiepido e umido per non far asciugare la superficie. Consiglio il forno con un pentolino di acqua bollente, che farà da camera di lievitazione e vi assicuro che lo userete come metodo anche per altre ricette.

Fate cuocere la vostra corona in forno preriscaldato a una temperatura di 190 gradi per 30 minuti circa.

Una volta che avrà preso un bel colorito, sfornate e fate raffreddare prima di tagliare!

Si conserva a temperatura ambiente per due o tre giorni. Anche se dovesse asciugarsi, è ottimo a colazione con un velo di marmellata. In Toscana il buccellato si aromatizza con i semi di anice. Potete provare ambedue le versioni. Io adoro il cedro; peraltro utilizzo i miei canditi, per cui sono ancora più profumati.

FAQ (Domande e Risposte)

Se avete delle domande, risponderò volentieri in questa sezione.

Posso ridurre i tempi di lievitazione?

Naturalmente sì. Una volta impastato, si fa lievitare fino al raddoppio fuori frigo, si crea la forma e si procede come descritto sopra.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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