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Bostrengo o bustrengo…Comunque sarà un successo

Ricetta Bostrengo o bustrengo…Comunque sarà un successo

Da novembre a tutto Natale nella bassa Romagna, verso il territorio marchigiano si prepara il bustrengo…

La suocera lo chiamava così…Lugo di Romagna, verso il mare, verso l’appennino; punto d’incontro di sapori e aromi

La ricetta del bustrengo sembra sia di origini medievali, certamente è o era, un dolce che la famiglie utilizzavano un poco come svuota frigo…Le ricette sono molteplici, ogni famiglia, come spesso succede nelle ricette di un tempo, aveva la propria versione, si condividevano con il passaparola, ognuno aggiungeva ciò che poteva permettersi; troviamo il bustrengo ricco e quello povero; tutte le ricette hanno come base, il pane, Il pane raffermo bagnato nel latte, si sa non si sprecava nulla, le uova, la frutta secca, candita, perché le noci, i pinoli, le bucce degli agrumi e poi i canditi non venivano buttate via, l’uva sultanina, era presente se non altro per utilizzare le uve appese a far seccare nelle cantine, il riso o il farro era abbastanza facile trovarlo, il riso rendeva molto in cottura…I pinoli si raccoglievano nelle pinete che costeggiano il mare, le mele, le pere, era la frutta che non mancava mai, si raccoglieva tutto e si conservava con meticolosa attenzione

al fresco, in cantina o sotto forma di conserve.

Tornando al nostro dolce rustico e goloso vi posso dire che proprio per la sua versatilità è un dolce che possono preparare tutti poiché la riuscita è assicurata.

Non ho pesato alcun ingrediente normalmente vado a “tazze” ancora più semplice da gestire. Indicherò il peso degli ingredienti, ma non è tassativo il loro rispetto

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni20 pezzi
  • Metodo di cotturaFornoFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Una lunga serie di ingredienti, vi elenco in questo paragrafo tutto il necessario. Una tazza grande di riso bollito e asciutto, una di farro perlato lesso;

1 tazza riso (Cotto senza sale. Una tazza grande)
1 farro perlato (Bollito senza sale. Una tazza grande)
50 g pinoli
100 g uvetta
100 fichi secchi (Tagliati a piccoli pezzi)
1000 g mele (Sbucciate e tagliate a pezzi. Peso da pulire)
500 g pere (Peso da pulire. Tagliate a piccoli pezzi)
50 g cacao amaro in polvere
100 g mandorle (intere)
1 cucchiaio caffè in polvere
50 g arance candite
3 uova
100 pane raffermo (Grattato)
200 g zucchero di canna
100 g liquore (Nocino o rum)

Strumenti

Teglia per la cottura, ciotola per amalgamare gli ingredienti

Passaggi

La semplicità di questo dolce, fa venir voglia di prepararlo spesso…

Taglia, affetta cuoci e mescola…

Prima di cominciare assicuratevi di aver tutto a portata di mano, fate cuocere il riso, il farro; sbucciate le mele e le pere e tagliate a pezzetti; pesate tutto il resto e rompete le uova…

In una ciotola capiente unite tutti gli ingredienti, qualcuno trita tutto, la mia ricetta prevede di tagliare a pezzi solo le mele, le pere e i fichi il resto lo troviamo intero nel bustrengo e apprezzarne la presenza a ogni morso distinguendone il sapore

Mescolate bene fino a ottenere un misto omogeneo

In una teglia oleata, versate del pane grattato e distribuitelo su tutta il fondo

Sistemate e livellate il composto, se volete potete spolverare di zucchero la superficie; in cottura si formerà un’appetitosa crosticina, io metto lo zucchero a velo successivamente

Infornate a 190 gradi per 50 minuti circa la parte esterna resterà più croccante: Una volta cotto sformate e decorate con semplice zucchero a velo

Il bustrengo si conserva per qualche giorno mantenuto al fresco; a casa mia non va oltre i due giorni, anzi spesso non ci arriva…Quando si sparge la voce il campanello suona continuamente 😂😜


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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