Variabilicontaminazioni.blog

Mare di grano…Da un chicco nasce speranza

Mare di grano…Da un chicco nasce speranza…

Il frumento è il cereale principale per la produzione del pane; la farina si ottiene con la molitura, passaggio necessario nel quale si separa la parte esterna dalla parte interna del chicco di frumento; la parte esterna contiene una quantità superiore di fibre da quella interna…

Ma partiamo da principio…

Il frumento è quasi coltivato in tutto il mondo

Cinque sono le speci più conosciute:

Il grano duro

Il grano tenero

Farro grande

Farro piccolo

E farro medio

Per frumento la legge italiana considera solo il grano tenero e il grano duro

Utilizzati entrambi per l’alimentazione umana, nello specifico, dal grano duro si ricavano semole e semole rimacinate, ideali per preparare la pasta, la legge italiana ne impedisce la produzione con la farina di grano tenero, che invece si utilizzano prevalentemente per la produzione di dolci e prodotti da forno;

Le varietà di frumento sono tantissime, a oggi se ne contano centinaia, nella nostra Italia già da diversi anni si è partiti con il recupero di varietà antiche poiché non avendo subito modifiche, sono rimaste meno vulnerabili ai problemi e processi agricoli.

A luglio e precisamente l’otto ci sarà la Festa della mietitura

Il recupero della tradizionale FILIERA PRODUTTIVA, che parte dalla riscoperta dell’antico GRANO autoctono “SECRIA”, possa rappresentare quel valore aggiunto che proietti la panificazione pellegrinese nel panorama regionale e nazionale

Di questa estate

Mi torna in mente

Alba silente

E sole nel mare di grano

Tra mani indurite dal tempo

Viandante di vita e di sentieri

Custodisco il riso della giovinezza

Nel grano dorato

Di braccia scolpite dal tempo

Vestite a festa le messi

Spighe mature in falce

Canti e parole

Lieto il giorno

E lieta l’attesa

Tra gesta antiche

E colori in festa

Il campo di grano

La vita che resta

Enza Squillacioti

Il 9 LUGLIO vi aspettiamo a PELLEGRINA RC per vivere insieme la 3° FESTA della MIETITURA.

Storia, tradizione, trekking per famiglie sul SENTIERO degli ANTICHI MESTIERI e degustazione dei prodotti tipici della civiltà contadina.

Seppur la produzione e le difficoltà di raccolto sono diverse, sono varietà più robuste.

Una ricerca svolta su 108 diverse varietà di grano duro, sia antiche che moderne, ha evidenziato che tutte le varietà di grano duro possiedono la stessa capacità di mettersi in simbiosi micorriza con le specie fungine Funneliformis mosseae e Rhizoglomus irregulare, che sono microrganismi benefici presenti nel suolo e che contribuiscono alla crescita della pianta permettendo di estrarre dal suolo le grandi quantità di nutrienti minerali fondamentali, a partire da fosforo e azoto (Wikipedia)

Mare di grano…Da un chicco nasce speranza

Dalla produzione italiana numerose le varietà di pane e pasta che si producono ogni giorno sul nostro territorio e in giro per il mondo.

Un tempo lontano i contadini si sfamavano con diversi tipi di farina, non tutti avevano la possibilità economica per acquistare farina di frumento per la panificazione, così si creavano delle panificazioni “alternative” con farine di: canapa, fave, nocciola, ghiande, zucca, gramigna…Si tostavano le parti interessate, e si riducevano in polvere più o meno grossolana, creando così dei surrogati del pane; l’utilizzo di cerali poco nobili quali il farro, la segala, l’avena, grano saraceno, miglio e altri davano potere alle farine povere nelle preparazioni.

Mare di grano…Le farine

Le farine si ricavano dalla macinatura, un tempo fatto con mezzi meccanici attivati da fonti d’acqua corrente oppure, a traino animale; Ora si utilizza la macinatura con mulini elettrici, e da qualche anno si è tornati alla pietra come strumento di riduzione in farina, seppur elettrici nella maggior parte dei mulini. La pietra impedisce al chicco di surriscaldarsi evitando così a perdita di nutrienti.

Le farine si distinguono in forti e deboli, grano duro e grano tenero.

Le farine di grano duro si utilizzano prevalentemente per la produzione di pasta; importante è la produzione nelle regioni del sud Italia con pastifici e città come Gragnano centro delle produzioni. La semola rimacinata si utilizza in quantità inferiore anche nella panificazione, con pani di gusto speciale; in Puglia il pane di grano duro.

Mentre con le farine di grano tenero si producono prodotti da forno dolci e salati.

Le farine hanno una forza diversa e un loro utilizzo indicato per lunghe lievitazioni o prodotti a lievitazione veloce.

La forza della farina

Le farine di grano tenero si classificano anche in base alla loro “forza”; possono essere: forti, di media forza o deboli; dipende da cosa si vuole ottenere.

W è il simbolo della forza della farina che è così suddivisa:

Una farina forte parte da 260 per arrivare a 290 per la produzione di impasti a lunga lievitazione quali: Panettoni, brioche, babà…

Per farine di media forza si considerano i valori da 180 a 250 ideali per pane all’olio, pizza, che non richiedono una eccessiva lievitazione.

Mentre le farine deboli hanno un valore che parte da 140 a 160; si utilizzano per la preparazione di biscotti, dolci in generale a lievitazione veloce, e per la preparazione di salse e creme.

Mare di grano…Da un chicco nasce speranza

Ricette con la farina

Antiche ricette di pani dimenticati

Tratte da I pani dimenticati di R. Monastero

Pane con le pere

Nel passato si utilizzavano le pere Palabirn, ora difficili da trovare.

300 grammi di farina di segale, 200 g. di farina 00, 70 g. di pasta madre attiva, 2 pere piccole, 50g. di burro, 30 g. di uva passa, 30 g. di nocciole, cannella in polvere, semi di anice, 8 g.di sale.

Lavorate le farine con la pasta madre e l’acqua sufficiente a formare una massa liscia e omogenea; lasciatela lievitare al caldo, incorporate l’uva passa, le nocciole tritate, le pere tagliate a piccoli pezzi, un cucchiaino di semi di anice e cannella; infine il sale e il burro ammorbidito. Formate dei filoncini e fate lievitare nuovamente. Infornate a 200 gradi per 20 minuti circa(dipende dalla grandezza dei filoncini)

Ciammelle d’acqua

Ciambelle poco dolci, note tra i comuni dei monti Lepinti in provincia di Latina; prima di essere cotte in forno si fanno bollire, la doppia cottura garantisce leggerezza e croccantezza.

500 grammi di farina, 18 grammi di lievito, 100 grammi di zucchero, 100 grammi di olio di oliva, 200 grammi di acqua, e s un pizzico di sale. Impastare bene tutti gli ingredienti fino a ottenere una massa liscia ed elastica; far riposare un’ora circa e poi formare le ciambelline; scottare per 5 minuti e dopo averli adagiati su un canovaccio, lasciarli asciugare tutta la notte. Cuocerli in forno caldo a 200 gradi, per 20 minuti circa


In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.

4,6 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

Translate »