In punta di piedi nel mondo delle erbe
Un sabato pomeriggio qualunque, tra campi e Bormida, arrivo a Cessole, un paese in collina, con la sua sontuosa chiesa parrocchiale dell’Assunta e, nel piano inferiore, a San Sebastiano, Sì, perché questa parrocchia, la più grande della valle, è incastonata tra le rocce, svetta tra i boschi e le vecchie case, Un piccolo comune di Langa Astigiana, esposto al sole già dal mattino, e sembra proprio che il suo nome significhi “Dove c’è il sole”.
La sua origine risale al lontano secondo secolo del millennio. Tra le sue alture, lo sguardo arriva fino alla chiesa Madonna Della Neve con il suo rinomato ristorante, Bricco della Croce con i suoi formaggi di capra e pecora, e poi lei, l’erboristeria Negro, meta del mio vagare.


In punta di piedi sono entrata in questa bottega storica che racchiude tutto il sapere delle erbe, l’erboristeria di Teodoro Negro, inventore, tra le altre cose, anche del liquore digestivo Toccasana Negro.
Entrando si percepiscono armonia e profumi. L’arredamento definisce il locale e completa l’atmosfera con il suo verde delicato incorniciato da essenze legnose. Vasi di vetro che raccontano storie, tutto in ordine, in perfetta sinergia.


Rosa canina e zenzero mi aspettavano, sprigionando aromatici sentori.
Enrica, affabile e cortese, mi raccontava del suo nonno, la passione per le erbe insieme al suo essere settimino di nascita e settimo di dodici fratelli. Negli anni quaranta, dopo aver studiato tra la terra di Langhe, si laurea all’ università di Pavia, la cui passione dà il via a questa avventura straordinaria.
In punta di piedi nel mondo delle erbe
Una connessione con la natura, il cielo e la terra che porta poi a una visione più ampia del mondo che ci circonda. Facciamo parte di qualcosa di più grande e le nostre azioni hanno un impatto in ogni circostanza.
Quali sono le forze della natura che trasmettono a un individuo il potere magico di connettere erbe e guarigione? Il rumore dell'acqua e la forza del vento. Come può un uomo capire questa sua magica capacità se non trovandosi in completa sintonia con la propria anima? Come può trasmettere serenità e sentire ciò che la terra vuole trasmettere tra le foglie e le radici? Quale appartenenza profonda bisogna avere per essere scelti in questo legame indissolubile?
La ricerca di equilibrio e conoscenza della natura, vista come una forza potente e sacra, crea fonte di ispirazione e saggezza. Il legame e la relazione profonda si radicano in alcune persone, tra queste proprio Teodoro Negro, il settimino di Cessole.
La tradizione e l’amore per le erbe…
Enrica, nipote di Teodoro, mi racconta la passione e l’esperienza del nonno, la conoscenza diretta con le piante, l’amore per la natura e mi fa visitare la stanza e l’erbario del nonno con documenti e raccolte di ogni singola erba, raccontando aneddoti e differenze erboristiche di ogni singola pianta.
Mi ritrovo immersa in un confronto carico di sapere da parte della dottoressa, e mi sento piccola nelle mie conoscenze di appassionata di erbe selvatiche e natura.

Mi racconta di aromi e differenze che ogni pianta trasmette, attraverso ciò che riceve dal terreno e dal clima che la ospita. Sarei rimasta ore a curiosare tra le vecchie carte, intrise di nettare e semi, a scoprire aromi e forme, e sentir parlare di principi attivi e nuovi schemi.
E mi veniva in mente Linneo, che con le sue conoscenze potesse comunicare con Teodoro lassù, dove le nuvole volano a cercar radici e piante, e notare che le piante camminano, e si adattano a ogni cambiamento scegliendo ogni anno il tempo e il luogo per poter crescere rigogliose, adattando piccole o grandi colonie, pronte a regalare quella carezza che il vento porta spargendo note aromatiche, poiché le piante sono le uniche a poter trasformare minerali e nutrimento terreno in principi attivi.