Il Lievito di birra. Da uno a centomila bolle.

Fu Louis Pasteur a spiegare i misteri della fermentazione alcolica, utilizzata da oltre 2000 anni per la preparazione della birra e poi del pane.
Riconosciuto come organismo vivo intorno agli anni Trenta dell’Ottocento, il lievito di birra è ricco di vitamine del gruppo B, proteine e minerali;
apprezzato inoltre come detto probiotico nella sua forma attiva, scientificamente si chiama Saccharomyces cerevisiae.
Perché lo chiamiamo lievito di birra?
La più antica bevanda alcolica conosciuta è proprio la birra.
Ottenuta tramite il processo di fermentazione dei cereali in acqua, sembra risalire al Neolitico, proprio nella Mezzaluna Fertile.
In verità, il responsabile di questa fermentazione è un fungo microscopico, grande circa 8 millesimi di millimetro, che possiede una capacità di adattamento incredibile: respira in presenza di aria e si moltiplica in abbondanza; se invece resta in assenza di ossigeno, comincia la fermentazione trasformando gli zuccheri in alcol e anidride carbonica, creando così anche la schiuma della birra.
Un tempo il pane non si faceva lievitare poiché non era ancora stato scoperto il metodo.
Si cuocevano focacce non lievitate, il pane azzimo.
Il Lievito di birra. Da uno a centomila bolle.
Sembra che la scoperta sia avvenuta in Egitto intorno al 4000 avanti Cristo. Furono loro, gli egiziani, a scoprire l’azione del lievito, pur non conoscendo la modalità.
Per caso, una miscela di farine e acqua dimenticata per vari giorni creò la prima base della lievitazione. Successivamente, nella farina utilizzata per la panificazione cadde della birra in fermentazione; si avviò così la tecnica della lievitazione del pane.

Nel primo secolo della nostra era sembra che i Galli fabbricassero il pane con la schiuma della birra. E sino all’Ottocento i lieviti utilizzati nella panificazione erano prodotti nei birrifici.
Nel 1838 Charles Cagniard de Latour, isola e identifica come organismo vivente i lieviti responsabili della fermentazione.
Nel tempo furono gradualmente selezionati i ceppi migliori per ottenere una buona panificazione, È costituito da miliardi di funghi e si conserva solo in frigorifero allo stato fresco,
E invece vogliamo utilizzare il lievito secco che troviamo nelle bustine, ottenuto mediante il lavaggio in acqua ghiacciata, setacciato, pressato e successivamente essiccato a una temperatura non superiore ai 40 gradi.
Ridotto in polvere e confezionato in buste sigillate, resta attivo molto più a lungo poiché è sufficiente scioglierlo in acqua per poter riattivare la sua efficienza.
Come funziona la lievitazione?

Se mescoliamo farina e acqua con il lievito sciolto al suo interno e non trova più ossigeno, trasforma gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. L’alcol evaporerà durante la cottura, l’anidride carbonica lo farà gonfiare. Questo è il processo di lievitazione, producendo altresì composti aromatici.
Il Lievito di birra. Da uno a centomila bolle.
Il lievito di birra non è utilizzato solo nella panificazione, ma anche per migliorare la nostra salute. Ha una ricchezza nutritiva esemplare: contiene 16 aminoacidi, 17 vitamine e 14 minerali.
Durante le guerre mondiali fu distribuito ai soldati che soffrivano di malnutrizione.
La proteina più interessante è il glutatione, considerato un antiossidante molto potente. Aiuta a proteggere le cellule combattendo i radicali liberi, disintossica l’organismo da elementi inquinanti e veleni, soprattutto i derivati dalla combustione di carburanti e fumo di sigaretta. Aiuta a mantenere efficiente il sistema immunitario e, in caso di scarso livello nel nostro corpo, si associano malattie come Parkinson, Alzheimer, aterosclerosi, cataratte.
Ricco di calcio, aiuta la struttura scheletrica; cromo, che regola i livelli di zucchero e insulina nel sangue; rame, che in associazione con zinco, manganese e magnesio, aiuta la formazione dell’emoglobina. Contiene anche fosforo, potassio, selenio.
Uno degli effetti più conosciuti del consumo del lievito di birra è mantenere in buona salute pelle, unghie e capelli.
Basterà unire il lievito nell’insalata, sbriciolato magari nello yogurt naturale, oppure utilizzare le capsule.
Qualche ricetta facile per la nostra bellezza
🌸Mentre per rinforzare i capelli basterà fare una pappetta con lievito e acqua e massaggiare il cuoio capelluto, lasciare riposare per una ventina di minuti e risciacquare. In caso di capelli stressati potete ripetere l’operazione per qualche settimana.
🌸Per ottenere una maschera purificante avrete bisogno di stemperare 25 grammi di lievito in un bicchiere d’acqua, lasciate riposare 30 minuti e aggiungete un cucchiaio di argilla verde, un cucchiaio di miele liquido e 50 g di yogurt naturale. Mescolate bene e applicate sul viso, lasciate agire 15 minuti circa e risciacquate con acqua tiepida. Con questa maschera nutrirete la vostra pelle e verrà anche purificata.
🌸Se invece avete la pelle secca, mescolate 10 grammi di lievito, sempre lasciato sciogliere in un bicchiere d’acqua, un tuorlo d’uovo, un cucchiaio di olio di germe di grano oppure olio d’argan. Mescolate bene, distribuite sul viso e lasciate agire per una ventina di minuti. Lavate poi il viso con acqua tiepida e poi fredda.
Naturalmente le mie sono informazioni generali, eventualmente richiedete approfondimenti al vostro medico.

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