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Frolla che passione. Come ottenere risultati facilmente

Frolla che passione. Come ottenere risultati facilmente

La pasta frolla trae il suo nome dalla consistenza “frolla”, che si caratterizza per essere friabile e morbida al palato. Questo effetto deriva da una combinazione accuratamente bilanciata di farina, burro (o altri grassi) e zucchero.

Quando questi ingredienti vengono lavorati con attenzione, si ottiene una struttura delicata e scioglievole, tipica di questo tipo di pastafrolla.

La componente chimica della friabilità è attribuibile alla presenza di grassi, che, in percentuali normalmente comprese tra il 40% e il 60% rispetto al peso della farina, limitano lo sviluppo del glutine, il quale contribuisce a una consistenza più elastica.

In particolare, il burro funge da “lubrificante”, rivestendo le particelle di farina e ostacolando la formazione della rete glutinica.

Esploriamo ora i principali metodi di impastamento della pasta frolla

Ciascuno dei quali conferisce caratteristiche distintive al prodotto finale:

Cominciamo con il metodo tradizionale; Viene utilizzato il burro a temperatura medio bassa intorno ai 15 gradi, morbido ma non troppo, lavorato con lo zucchero e le fruste fino a ottenere una consistenza cremosa.

I liquidi si aggiungono successivamente e infine la farina; è importante una lavorazione veloce per non attivare la formazione del glutine.

Il risultato una frolla stabile ideale per biscotteria e crostate modellate. Consiglio sempre di far riposare in frigorifero per almeno un’ora. Oppure formare e congelare. ma questo io lo consiglio per tutti i tipi di frolla, nel momento che entra in forno caldo, mantiene maggiormente la forma.

Per frollini e crostate con crema consiglio il metodo sabbiato; si lavorano farina e burro freddo, con una temperatura non superiore ai 10 gradi, si aggiungono infine gli altri ingredienti. Resta valido il consiglio di lavorare il meno possibile l’impasto.

Per la biscotteria e crostate morbide e friabili utilizzo il metodo montato o semi montato: utilizzo il burro a temperatura ambiente, uova intere e zucchero; monto con frusta elettrica fino a ottenere un composto granuloso ( semi montato) aggiungo poi la farina e in alcuni casi il lievito; ottengo un impasto molto friabile, con una buona tenuta mantenendo le forme, mentre l’aggiunta di lievito, crea alveoli e volume. La mia preferita, per le crostate rustiche e piccoli pasticcini.

Se invece, aumenta il burro, e viene montato con lo zucchero, sia a velo ( risultato più liscio e meno granuloso) che semolato, ottengo una massa spumosa e aggiungo successivamente i tuorli e poi la farina.

Utilizzata per piccoli pasticcini con la sac a poche.

Frolla che passione. Come ottenere risultati facilmente

La maggior parte delle ricette utilizza una percentuale di burro pari al 50%, ma può variare da 40 a 60%.

Bisogna trovare il giusto equilibrio e seguire bene il procedimento qualsiasi sia la scelta del metodo, una lavorazione eccessiva tende a far diventare la frolla dura e poco friabile.

Come aromatizzare la frolla

Naturalmente ogni preparazione ha un proprio utilizzo e gli aromi si scelgono in precedenza, io preferisco aggiungere il limone o l’arancio ( la scorza) per mio gusto personale, ma aromi fioriti o speziati conferiscono una ricchezza al risultato finale. In alcuni casi aggiungo anche un pizzico di sale per bilanciare le note aromatiche.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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