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Frittelle di fiori di Robinia. (Acacia)

Il sole tiepido della primavera accarezzava le colline, e l’aria frizzante profumava di terra umida e sole. Per me, però, la vera magia aveva un nome preciso: fiori di acacia. Appena li vedevo, era come trovare un tesoro nascosto, un invito goloso della natura. Con passo svelto, mi avvicinavo ai rami carichi, facendo attenzione a non pungermi con le spine. Li raccoglievo con cura, quasi fossero gemme preziose, riempiendo il mio cestino di quel bottino fragrante. Il viaggio di ritorno e sempre stato un inno alla gioia un preludio alla festa che si sarebbe tenuta in cucina. Una volta a casa, i fiori aspettavano pazientemente, pronti per essere immersi in una pastella leggera e poi trasformati in frittelle dorate e croccanti. Ogni boccone era un tuffo nei ricordi di quella gita, un assaggio di primavera croccante e profumata. E come ogni anno il rito si ripete, mi piace aspettare il tempo che porta nuovi frutti da gustare, mi piace trovare nelle stagioni la differenza, senza doverle anticipare.

Le frittelle di fiori di robinia, conosciute anche come frittelle di fiori di acacia, sono un piatto semplice e delizioso, tipico della cucina primaverile italiana. I fiori di robinia (Robinia pseudoacacia), spesso chiamati fiori di acacia, sono commestibili e hanno un profumo dolce e delicato.Ecco una ricetta base per preparare le frittelle di fiori di robinia

Qualche ricetta con i fiori:

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni30 pezzi
  • Metodo di cotturaFornelloFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera
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Ingredienti

Per le vostre frittelle vi serviranno gli ingredienti elencati in seguito:

350 g farina
250 ml latte
2 uova
80 g zucchero
1 bustina lievito chimico in polvere
30 ml olio di semi di girasole
q.b. olio di semi di girasole (Per friggere)
q.b. zucchero a velo
2 tazze fiori di acacia (Robinia pseudo acacia)

Strumenti

Strumenti che dovreste utilizzare e consigli per gli acquisti.

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Passaggi

Procedete come indicato in seguito

All-focus

Dopo aver pulito da ogni impurità i fiori e staccati dal picciuolo centrale, preparate la pastella: in una ciotola unite tutti gli ingredienti: la farina con il lievito setacciato, lo zucchero, le uova, il latte e l’olio; mescolate ben bene e unite i fiori di acacia. Amalgamate e lasciate riposare mentre fate scaldare l’olio nella padella.

Friggete e fate dorare bene. Fate asciugare l’unto in eccesso su carta cucina

Una spolverata di zucchero a velo e le vostre profumate frittelle son pronte da gustare in tutta la loro bontà!

Si gustano appena pronte, ma sono ottime anche fredde!

Fiori di acacia

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Qualche consiglio in più

Raccogli i fiori di robinia in zone lontane da strade trafficate e fonti di inquinamento. Utilizza fiori freschi e appena raccolti per un sapore migliore. La pastella può essere personalizzata con l’aggiunta di aromi come scorza di limone grattugiata. Le frittelle di fiori di robinia sono ottime gustate subito, quando sono ancora calde e croccanti. Oltre a essere gustosi, i fiori di robinia possiedono anche alcune proprietà benefiche: sono considerati astringenti, antispasmodici e utili per favorire la digestione.

FAQ (Domande e Risposte)

C’è una versione vegana?

Si può sostituire il latte con acqua frizzante e le uova è possibile sostituirle con acqua faba.

Versione salata?

Eliminare lo zucchero e mettere 5 g di sale. Appena pronte, salare in superfice.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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