Come salvare il pianeta nel nostro piccolo. Il Declino Silenzioso della Nostra Terra: Un Appello per una Nuova Sinergia con il Suolo
Le parole di Ismail Serageldin, ex vicepresidente della Banca Mondiale per lo Sviluppo, risuonano con una preoccupante urgenza: circa il 40% dei suoli agricoli a livello globale versa in uno stato di degrado allarmante, minacciando seriamente la nostra capacità di produrre cibo nel lungo termine.
Questa erosione della fertilità non è un fenomeno naturale, bensì una diretta conseguenza dell’intervento umano, che ha progressivamente condotto il terreno in una condizione di costante affanno.
Oggi, molti terreni agricoli sopravvivono unicamente grazie a un apporto artificiale di nutrienti esterni, un palliativo che maschera una profonda sofferenza. Questo equilibrio precario si traduce in colture fragili, intrinsecamente carenti di elementi vitali e pericolosamente esposte a malattie e infestazioni parassitarie.

Se un tempo il nostro pianeta vantava una copertura forestale di circa il 60%, l’impronta dell’uomo ha trasformato radicalmente il paesaggio. Abbiamo rimodellato la terra secondo le nostre immediate necessità, spesso a discapito delle esigenze intrinseche del suolo.
Questo approccio miope lo ha depauperato degli elementi essenziali per un sano ciclo energetico e per la produzione di alimenti ricchi di valore nutrizionale.
Tuttavia, una speranza concreta si profila all’orizzonte: la possibilità di restituire al terreno il nutrimento di cui necessita, in modo naturale e sostenibile.
Questo ripristino potrebbe innescare una nuova, vitale sinergia tra l’uomo e la terra, un rapporto basato sul rispetto e sulla comprensione dei cicli naturali.
Come salvare il pianeta nel nostro piccolo.
La mia esperienza personale nel mio orto è un piccolo, ma significativo esempio di questo cambiamento. Attraverso la creazione e lo sviluppo continuo di cassoni di coltivazione, utilizzo materiali organici di diversa provenienza: dai preziosi residui della cucina e del giardino, agli scarti degli animali allevati in modo naturale, fino alle scaglie derivanti dalla potatura degli alberi.
Credo fermamente che ognuno di noi, nel proprio piccolo, possa fare la differenza. Invece di ricorrere a fertilizzanti chimici ed erbicidi, possiamo contribuire attivamente alla rigenerazione del suolo.

L’impiego di materiali organici crea uno strato fertile in continua evoluzione, che non solo nutre le piante in modo equilibrato, ma funge anche da barriera naturale contro le erbacce, semplificando la lavorazione del terreno, che diviene progressivamente più soffice e ricco di sostanze nutritive.
Nel mio orto, ho quasi completamente abbandonato la pratica invasiva della vangatura. Ogni anno, il terreno si arricchisce naturalmente di nuovi elementi, grazie alla decomposizione della materia organica.
Adottando un sistema di auto-sostentamento, che include la semina di piante attrattive per gli insetti impollinatori, ho assistito alla creazione di un ambiente vitale, pulsante di una concreta biodiversità.
Questo piccolo ecosistema domestico dimostra che un approccio rispettoso e consapevole nei confronti del suolo non è solo possibile, ma genera benefici tangibili: piante più sane, un ambiente più ricco e la profonda soddisfazione di contribuire attivamente alla salute del nostro pianeta, un passo alla volta.
È tempo di riscoprire l’antica saggezza di una convivenza armoniosa con la terra, per garantire un futuro fertile per le generazioni a venire.
Un consiglio in più:
- Cerca di evitare l’utilizzo di prodotti usa e getta.
- Acquista con consapevolezza e scegli i prodotti con meno imballaggi.
- Separa correttamente i rifiuti.
- Riutilizza. Dai nuova vita agli oggetti.
- Utilizza lampadine a basso consumo.
- Quando non utilizzi gli elettrodomestici, spegnili.
- Non sprecare l’acqua. Chiudi il rubinetto mentre lavi i denti, fai docce brevi.
- Soprattutto ripara le perdite.
- Utilizza pochi detergenti, ti accorgerai che ne bastano pochi.
- Lavare un piatto costa poco, riempire il sacco con posate e piatti di plastica costa molto di più.
- Se puoi raccogli l’acqua piovana per le piante del tuo balcone od orto.
Qualche consiglio d’acquisto per piante e terrazzi:



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