Sull’isola di San Pietro, la mia isola, si trova una delle poche tonnare ancora in funzione. Qui tra aprile e giugno il re del mare passa “di corsa”. Arriva dall’Atlantico per deporre le uova nel mediterraneo. Percorre sempre la stessa rotta e inesorabilmente trova sul suo cammino le tonnare. Reti, in cui una volta entrato, non sarà più in grado di uscire. Rimarrà lì, in trappola, fino a quando il rais, ovvero il capo pesca, dopo aver verificato le condizioni meteo e la quantità dei tonni presenti nella camera della morte, deciderà di fare mattanza. Il rito è preceduto da una preghiera propiziatoria e si conclude con la cattura di questo fantastico pesce di cui non si butta via niente.
La sua carne morbida, dal sapore squisito è l’emblema della cucina carlofortina .Negli ultimi anni accanto alle ricette tradizionali, hanno trovato posto nuovi piatti e si è diffusa la tendenza di gustare il tonno fresco crudo in tartare o alla piastra, appena scottato, profumato con erbe aromatiche e granella di pistacchi.
Io però sono amante delle cotture lente, sfumate con il vino e così vi propongo le mie polpette, un mix tra tradizione e innovazione.
INGREDIENTI:
- 1 kg di tonno fresco
- 3 uova
- 50 g di pecorino sardo semistagionato grattugiato
- 50 g di pinoli
- 5 cucchiai di pangrattato (più quello necessario per la panatura)
- 3 spicchi d’aglio
- 1 bicchiere di vino bianco
- un barattolo di pelati
- sale e pepe qb
- 2 foglie di alloro essiccate
- olio di semi
- olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaio di aceto
PREPARAZIONE:
mettete il tonno in una ciotola con uno o due cucchiai di aceto per un’ora. Trascorso questo tempo sgocciolatelo, asciugatelo e tritatelo finemente.
In una terrina sbattete le uova ,unite il tonno, il pecorino, i pinoli, uno spicchio d’aglio tritato finemente il pangrattato sale e pepe. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e formarte delle polpette.
Passatele nel pangrattato.
In un’ampia padella antiaderente versate un po’ d’olio di semi e rosolate bene le polpette, prelevatele quando saranno dorate e trasferitele in un tegame dove avrete versato 3 o 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva.
Mettete il tegame sul fuoco e quando inizia a sfrigolare, aggiungete due spicchi d’aglio schiacciati e le foglie d’alloro, sfumate con il vino e lasciate evaporare.
Unite i pelati, un po’ d’acqua bollente e aggiustate di sale.
Cuocere per 10 /15 minuti fino a quando si sarà formato un bel sughetto denso.
Servite con contorno di piselli o patatine al forno.
Buon lavoro
Vannisa