Pane al tè ai frutti rossi, fiori e licoli

Se cercate un pane diverso con un profumo irresistibile, questo fa per voi: Pane al tè ai frutti rossi, fiori e licoli. Quando impasterete e lo infornerete vi accorgerete subito del buon profumo che rilascia! Voi potete provarlo con la tisana o tè che preferite ma vi consiglio di usarne una molto profumata così da sentire un buon retrogusto quando lo mangerete. I fiori naturalmente devono essere edibili; io ho scelto la calendula che ho nell’orto, ma andranno benissimo altri fiori o erbe aromatiche come la boraggine, salvia, rosmarino, origano, timo ecc.
Questo impasto non è semplice perché è molto idratato (all’80%), quindi, se siete alle prime armi o se non avete la planetaria o dimestichezza vi consiglio di diminuire la dose di acqua a 180 grammi.
Se non avete il licoli, nelle note in fondo vi spiego come usare il lievito di birra fresco.
Ora, mettiamo le mani in pasta e cominciamo!
Buona cucina!

  • DifficoltàAlta
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo10 Ore
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 300 gFarina (Manitoba)
  • 70 gLievito madre liquido (rinfrescato e attivo)
  • 240 gAcqua
  • 1 bustinaFrutti di bosco disidratati (tisana o tè)
  • 6 gSale

Preparazione

Prima di cominciare un lievitato con il LICOLI ricordatevi sempre di rinfrescarlo qualche ora prima così che raddoppi o triplichi il suo volume.
  1. Per preparare il Pane al tè ai frutti rossi, fiori e licoli cominciate a mettere in infusione la vostra tisana o tè nell’acqua calda e lasciate raffreddare.

  2. Quando è ben freddo, filtratelo e versate tutta la farina nella planetaria e 200 gr di tè.

    Se non avete la planetaria o avete poca dimestichezza con l’impasto versate solo 160 gr di tè.

  3. Mescolate velocemente con il gancio, coprite con la pellicola e lasciate in autolisi a temperatura ambiente per mezz’ora.

  4. Durante l’autolisi l’impasto inizia a sviluppare la maglia glutinica: è un processo che potete anche saltare, però lo consiglio sempre per facilitare l’incordatura dell’impasto.

  5. Ora aggiungete il licoli bello attivo e azionate la planetaria.

    **Nelle note sotto vi spiego come usare il LIEVITO DI BIRRA FRESCO se non avete il licoli.

  6. Quando l’impasto ha assorbito il lievito, unite, poco per volta, la restante parte del té (40 grammi) mentre l’impastatrice lavora.

    Se avete scelto di utilizzare meno acqua, aggiungete solo gli ultimi 20 grammi (così arriverete a un totale di 180!).

  7. Quando ha assobito tutto, unite il sale e aumentate la velocità. Lasciate lavorare finché non è ben incordato.

  8. L’impasto è ben incordato quando è liscio, si stacca dalle pareti della planetaria e se alzate un lembo di impasto deve essere elastico (non deve rompersi).

    Se avete scelto l’opzione con meno acqua, ovviamente il vostro impasto sarà più compatto e meno appiccicoso!

  9. Quindi trasferitelo su un piano da lavoro liscio (il tagliere di legno non va bene perché appiccicherebbe!).

  10. Iniziamo ora con i giri di pieghe che servono per dare più forza all’impasto:

    con l’aiuto del tarocco alzate un lembo di impasto.

  11. E portatelo dalla parte opposta (da sinistra verso destra).

  12. Poi fate lo stesso gesto per l’altro lato:

  13. Alzate il lembo destro e portatelo verso sinistra.

  14. Ora fate la stessa cosa con il lato superiore e inferiore: portate il lato alto verso il basso e quello basso verso l’alto.

  15. Poi “pirlate” la pallina aiutandovi o con le mani umide oppure con il tarocco:
    dovete trascinarlo verso di voi e creare tensione.

  16. Questo che avete appena fatto è un primo giro di pieghe; dovrete farne altre 2 a distanza di mezz’ora circa l’una dall’altra.

    Quindi coprite a campana l’impasto e lasciatelo così per mezz’ora poi ripetete questi passaggi.

  17. Terminato il terzo e ultimo giro di pieghe, trasferite l’impasto in una ciotola con coperchio e fate riposare per 1 ora a temperatura ambiente e poi in frigo per 8-10 ore (potete prolungare la maturazione in frigo fino a 20 ore).

  18. Passato il tempo di maturazione prendete l’impasto a temperatura ambiente e lasciate lievitare fino a raddoppio: ci vorranno dalle 3 alle 6 ore a seconda della temperatura in casa (in estate farà molto presto!).

  19. Quindi ribaltate delicatamente l’impasto sul ripiano: se l’impasto è stato lavorato e incordato correttamente, girate la ciotola a testa in giù e scivolerà da solo fuori.

  20. Diamo una pre-forma:

    allargate con molta delicatezza e senza sgonfiare l’impasto. Prendete il lato sinistro e portatelo al centro (aiutatevi con il tarocco oppure con le mani umide).

  21. Ora portate il lato destro al centro.

  22. Infine portate il lato superiore verso il basso.

    Chiudete leggermente con le dita i lati, come se doveste “cucire” il vostro pane.

    Coprite a campana e lasciate riposare così per 30 minuti.

  23. Dopodiché, aiutandovi con le mani umide o con il tarocco, allargate leggermente l’impasto.

  24. Portate un lato verso il centro.

  25. E anche il lato opposto verso il centro.

  26. Ora portate il lato destro sul sinistro e pirlate il vostro impasto.

  27. Per dare tensione all’impasto potete aiutarvi con il tarocco: portate l’impasto verso di voi “trascinandolo” e facendo attrito con il ripiano.

  28. Ora posizionate i fiori edibili ben lavati come più preferite.

  29. Infarinate bene il pane e anche il cestino per la lievitazione.

  30. Ribaltate delicatamente l’impasto nel cestino.

    Io uso sempre uno strofinaccio di lino ben infarinato.

  31. Mettete a lievitare in forno fino a raddoppio: per capire se è pronto per essere infornato dovrete premere delicatamente con un dito e il solco che si forma deve ritornare sù lentamente.

    Se il solco torna su molto in fretta allora non è ancora pronto; se il solco non torna proprio su allora siete in ritardo e ha lievitato troppo (niente paura, mal che vada crescerà poco in cottura!).

  32. Accendete il forno al massimo della potenza (il mio arriva a 250°), in modalità ventilato e posizionate un pentolino pieno d’acqua sul fondo e fate scaldare la pirofila in pirex.

    Io mi trovo molto bene con questo metodo di cottura, ma va benissimo anche una pentola in ghisa oppure una semplice leccarda da forno.

  33. Quano il forno ha raggiunto la temperatura, ribaltate il pane sulla carta da forno e incidete con una lama apposta per il pane (io uso quelle da barba).

  34. Ora, stando attenti a non ustionarvi, portate il pane all’interno della pirofila in pirex (aiutatevi con la carta da forno a sollveare il pane).

    Mettete il coperchio e e cuocete al massimo della temperatura per 20 minuti.

    Poi abbassate a 220-210° e continuate per altri 15 minuti.

    Infine abbassate a 190-200°, togliete sia il coperchio che il pentolino d’acqua e ultimate la cottura per altri 10-15 minuti.

  35. Per capire se il pane è ben cotto dovrete girarlo, colpirlo delicatamente con le nocche delle mani e sentire se “bussa”

  36. Ecco qui il Pane al tè ai frutti rossi, fiori e licoli pronto per essere tagliato!

    (Vi consiglio di lasciarlo raffreddare per almeno 15 minuti)

Consiglio

A questo impasto potete aggiungere dei fichi secchi oppure dell’uvetta per renderlo ancora più profumato.

Conservatelo in un sacchetto di carta chiuso per 2 o 3 giorni.

Potete anche tagliarlo a fette e congelarlo per avere sempre un po’ di pane di scorta!

**Note

Se non avete il licoli potete sostituirlo con 4-5 grammi di lievito di birra fresco: scioglietelo in un po’ del tè, ormai freddo, che avete preparato e aggiungetelo all’impasto.

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2 Risposte a “Pane al tè ai frutti rossi, fiori e licoli”

    1. Ciao! Se hai una pasta madre bella attiva dovrebbero bastarti 50-60 grammi. Altrimenti aumenta un po’ e usane 70-80 gr 🙂

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