Cacciananze, la focaccia marchigiana

Se mi seguite su Instagram saprete che ho iniziato il Giro d’Italia delle focacce: ogni settimana andiamo in una nuova località e scopriamo la focaccia tipica!
Per la 2° tappa andiamo nelle Marche ad assaggiare la Cacciananze, la focaccia marchigiana. Questa focaccia veniva preparata quando le famiglie sfornavano il pane nel proprio forno a legna di casa e veniva usata per controllare la temperatura del forno. Infatti il suo nome dialettale significa “cacciata innanzi” ovvero infornata prima del pane. Se il forno era sufficientemente caldo, a quel punto, potevano infornare il pane!

Oggi questa focaccia, invece, viene sfornata perché è una vera prelibatezza.
Ho scovato una variante con l’aglio e ho subito voluto provarla: è BUONISSIMA!
Io ho utilizzato il licoli ma se non l’avete, trovate anche come usare il lievito di birra.
Ecco come preparla,
buona cucina!

PS. Se ti sei perso la 1° tappa del Giro d’Italia di focacce, trovi qui lo sfincione Palermitano.

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo15 Ore
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni3 focacce da 26 cm
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 500 gfarina 0
  • 350 gacqua
  • 2 cucchiaiolio extravergine d’oliva
  • 100 glievito madre liquido (oppure 3 gr di lievito di birra fresco)
  • 1 cucchiainosale

Per condire

  • 4 cucchiaiolio extravergine d’oliva (circa)
  • 3 ramettirosmarino
  • 3 spicchiaglio (opzionale)

Preparazione

Come ogni lievitato con il lievito madre, dovrete rinfrescarlo qualche ora prima e usarlo solo quando ha raddoppiato il suo volume. Se vedete che il vostro lievito non è in forma vi consiglio di fare un paio di rinfreschi il giorno prima!

**Come sostituire il licoli con il lievito di birra fresco:
sciogliete 3 gr circa di lievito di birra in mezzo bicchiere d’acqua e aggiungetelo al posto del licoli.
  1. Per preparare la Cacciananze, la focaccia marchigiana, cominciate a mescolare la farina con 300 gr di acqua e lasciate riposare per mezz’ora coperto e a temperatura ambiente.

    Questo riposo si chiama autolisi e serve per formare la maglia glutinica che darà struttura al nostro impasto.

  2. Poi aggiungete il licoli attivo e impastate per 2-3 minuti.

    Se non avete il licoli usate il lievito di birra: sciogliete 3 grammi in mezzo bicchiere di acqua e aggiungetelo all’impasto.

  3. Quando l’impasto ha incorporato per bene il lievito, aggiungete un cucchiaio di olio alla volta.

    Poi unite a filo la restante parte di acqua che avevate tenuto da parte (50 grammi).

  4. Impastate a velocità media per 10-15 minuti finchè non è ben incordato: quando è liscio ed elastico spegnete.

  5. Trasferite l’impasto sul piano di lavoro per fare qualche piega e formate un panetto liscio.

  6. Ora mettete l’impasto in una ciotola e copritela.

    Fate riposare per un’ora a temperatura ambiente e poi in frigo per 8-15 ore.

  7. Il giorno dopo prendete fuori l’impasto e lasciate lievitare a temperatura ambiente fino a raddoppio.

    A seconda del lievito e della temperatura può impiegare dalle 3 alle 6 ore.

  8. Quando ha raddoppiato di volume trasferite l’impasto su un ripiano e preparatelo per lo staglio:

  9. Aiutandovi con il tarocco portate un lembo sull’altro in modo da ottenere un’impasto lungo.

  10. Dividetelo in 3 parti più o meno uguali.

    (se volete farle più grandi va bene dividerlo anche in 2).

  11. Poi prendete ogni pezzo e fate delle pieghe: portate il lembo alto verso il centro.

  12. Il lembo in basso verso il centro.

  13. Poi lo stesso con i lembi laterali: il destro verso il centro e il sinistro verso il centro.

  14. Pirlate la pallina in modo da lisciarla e poi ripetete lo stesso procedimento per le altre 2 palline.

  15. Infarinatele per bene e mettetele a riposare per mezz’ora-un’ora a temperatura ambiente coperte a campana.

  16. Intanto preparate un po’ di rosmarino e aglio tritato e mescolateli insieme all’olio d’oliva.

    Se non vi piace l’aglio potete anche non metterlo!

  17. Vedrete che dopo un’oretta si saranno gonfiate.

    Prendete una pallina alla volta e mettetela su un ripiano ben infarinato.

    Nel frattempo che stendete le palline scaldate il forno con la pietra refrattaria già dentro e un pentolino sul fondo per creare umidità.
    Il mio forno arriva a 250°, se il vostro va oltre è ancora meglio!

  18. Schiacciate delicatamente con le dita il centro e aiutandovi con le mani allargate la vostra focaccia come se fosse una pizza.

  19. Ora riprendete l’olio che avevate preparato e spennelatelo sulla superficie spargendo un po’ di aglio e rosmarino.

  20. Aiutandovi con la pala, spostate la vostra focaccia sulla pietra refrattaria rovente e cuocete per una decina di minuti. Controllate che diventi bella dorata!

  21. Se non avete la pietra, mettete la focaccia su una qualsiasi teglia e infornate: può essere che vi serva qualche minuto in più di cottura!

  22. Continuate a cuocere anche le altre 2; ecco qui la Cacciananze, la focaccia marchigiana pronta per essere servita ancora bella fumante!

    Buon appetito!

Consiglio

Potete farcire la focaccia come più preferite; se non vi piace l’aglio potete anche non metterlo oppure sostituirlo con un po ‘ di peperoncino.

Conservate la Cacciananze, la focaccia marchigiana, in un sacchetto chiuso per mantenerla morbida ed elastica anche il giorno dopo. Vi consiglio comunque di scaldarla prima di servirla.

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