Penne pesto panna e pomodoro

Queste penne pesto panna e pomodoro si preparano mentre l’acqua per la pasta arriva al bollore e piaceranno sicuramente a grandi e piccini …

Pasta pesto panna e pomodoro

Penne pesto panna e pomodoro

INGREDIENTI per 4 persone

  • 350 g di penne rigate o comunque di pasta di formato simile (ottimi anche i rigatoni, ad esempio)
  • 300 g di pomodori freschi o pelati
  • un bicchiere di panna fresca
  • 2 cucchiai di pesto
  • formaggio grattugiato
  • sale.

PROCEDIMENTO

In un pentolino versate la panna, aggiungete i pomodori tagliati a fettine sottili (se usate quelli freschi) o a dadini (se usate quelli pelati), poi cuocete la salsa a fuoco basso per dieci minuti. Ritirare dal fuoco e amalgamate alla salsa anche il pesto. La ricetta per preparare un ottimo pesto la trovate qui. Mescolate bene il tutto e tenete in caldo. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela, cospargetela di Parmigiano grattugiato e conditela con la salsa precedentemente preparata.

(la ricetta è tratta dal libro “Il Cucchiaio d’Argento”)

E adesso un pò di storia …

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il pesto è un’”invenzione” piuttosto recente. della cucina genovese. Ci racconta infatti John Dickie in Con Gusto – storia degli italiani a tavola, editori Laterza, 2007, che il pesto, secondo quanto risulta da un dizionario del 1844, era un condimento ottenuto pestando insieme aglio, olio, formaggio e basilico, o in alternativa, prezzemolo o maggiorana. Quindi , originariamente, era preparato utilizzando anche altre erbe, ed era utilizzato non per condire la pasta ma era un condimento usato soprattutto per insaporire il minestrone genovese. E’ forse per questo motivo che ancora oggi si fanno bollire, insieme alla pasta, anche una patata ed un po’ di fagiolini. Solo i primi del novecento, nel dizionario moderno genovese-italiano il pesto comparve per la prima volta come condimento per la pasta (i taggioen col pesto, i taglierini col pesto), ma contemplava tra gli ingredienti soltanto il basilico. Nel 1918 durante la prima guerra mondiale un ufficiale genovese dell’esercito, Giuseppe Chioni, scrisse un libro di ricette intitolato Arte culinaria, che tra gli ingredienti del pesto indicava: basilico, aglio, prezzemolo, cipolla, droghe, formaggio sardo. Non risultano esserci i pinoli. Così come nel 1955 quando un altro dizionario sottolineava che per la preparazione del pesto dovesse essere usato il mortaio di marmo ed il pestello di legno. Oggi per motivi di digestione e di alito si tende a “risparmiare” sugli spicchi d’aglio. Ma teniamo conto però che una legenda vuole che l’agliata, cibo di bordo, scesa a terra conobbe il basilico di cui si innamorò ed insieme diedero vita al pesto. Oggi si utilizza per condire le lasagne, gli gnocchi e le trenette.

(dal sito http://www.cucinagenovese.it)

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