Certo è che il gattò di patate è buono sia caldo che freddo: alcuni lo preferiscono appena uscito dal forno, con il fiordilatte filante, altri freddo, più compatto. La cosa migliore a questo punto è prepararne in quantità tale da poterne conservare un pezzetto per il giorno seguente …
Gattò di patate
INGREDIENTI
- 800 g di patate a pasta soda
- 120 g di burro
- 80 g di formaggio grana o Parmigiano grattugiato
- 2 uova
- 50 g di prosciutto crudo in unica fetta
- 50 g di scamorza affumicata
- 100 g di fiordilatte
- prezzemolo
- pangrattato
- sale, pepe
PROCEDIMENTO
Lavare accuratamente le patate, quindi lessarle con tutta la buccia in acqua salata. Io uso la pentola a pressione per velocizzare l’operazione ma soprattutto per fare sì che le patate assorbano meno acqua.
Una volta lessate togliere la buccia; potete utilizzare il praticissimo schiacciapatate che contemporaneamente toglie la buccia e le passa, oppure sbucciarle con un pelapatate, metterle in una terrina e schiacciarle con i rebbi di una forchetta. La cosa importante è schiacciarle quando sono ancora caldissime; in questo modo si amalgameranno meglio al resto degli ingredienti.
In una terrina mettere 100 g di burro e amalgamarlo con le patate; aggiungere il prosciutto crudo tritato, il grana, le uova intere, il prezzemolo tritato e regolare di sale e di pepe. Mescolare bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo; se l’impasto fosse troppo sodo aggiungere qualche cucchiaio di latte per amalgamare il tutto.
Tagliare a fettine la scamorza e il fiordilatte.
Ungere di burro una tortiera diametro cm 20 e spolverizzarla di pangrattato. Versare la metà dell’impasto e livellarlo con il dorso di un cucchiaio, quindi ricoprire con le fette di scamorza e di fiordilatte lasciando libero un bordo di un cm tutto intorno.
Ricoprire con l’altra metà dell’impasto, livellarlo bene e ricoprire il gattò di patate con altro pangrattato. Mettere in superficie il resto del burro a pezzetti e infornare per una mezz’ora a 200°.
Una volta pronto farlo riposare per una decina di minuti prima di servirlo.
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Ahhh gateau buono, gustoso, tu essere brava cheffa 😛
ahahhahhahahahahahah …. grazie Andrea sei gentilissimo ….
Fantastico questo gattò o gateau, ma è la sostanza che conta aldilà del nome giusto. Mette fame solo a guardarlo…uhmmmm…e…..vogliamo parlare di questa nuova immagine del blog? Bellissima e solare….bravissima!
grazie Sil … allora sono stata una brava allieva? 😀
Che buono ! è anche un modo per far sparire “rosegoti” dal frigo, il che di questi tempi, non sta proprio male.
rosegoti: avanzi di cibo che non vuol mangiare nessuno.
Buon anno !
infatti …
bellissimo il termine “rosegoti” … non lo conoscevo sai? me lo appunto subito …
ciao e buon anno!!!!!