Conoscete i fortunati al cocco e cioccolato? A dire il vero neppure io li conoscevo fino a qualche sera fa semplicemente perché di fatto non erano ancora stati inventati … L’altra sera, al ritorno dall’ufficio, mi è venuta la brillante idea di utilizzare un residuo di farina di cocco che avevo in dispensa e allora ho pensato di preparare una semplice torta per la colazione dell’indomani.

Fortunati al cocco e cioccolato

Niente di pretenzioso, una di quelle torte a base di uova, zucchero e farina per intendersi; comincio quindi a montare le uova, aggiungere il resto degli ingredienti e mi accorgo che l’impasto è una via di mezzo tra quello per torte e quello per biscotti. A questo punto comincio ad aumentare la dose del latte ma nonostante tutto niente da fare, l’impasto continua ad avere una consistenza ancora troppo densa. Che fare? Visto e considerato che VOLEVO FARE UNA TORTA, metto comunque l’impasto in teglia, lo metto nel forno e mi affido alla fortuna degli incoscienti. Dopo cinque minuti che era in forno l’illuminazione: e se invece ci facessi dei biscotti? Detto fatto, tolgo la tortiera dal forno (e meno male che uno dei cardini della pasticceria è la precisione!), riprendo l’impasto e comincio a fare delle minuscole palline. Nel frattempo il cioccolato aveva cominciato ad ammorbidirsi creando un effetto marmorizzato. In pieno delirio creativo, mi sono ricordata che avevo dei piccolissimi pirottini di carta mai usati proprio per la loro misura davvero minima; finalmente è arrivato il momento di usarli! Detto fatto: venti minuti in forno e i fortunati al cocco e cioccolato hanno finalmente visto la luce. E se non sono fortunati loro …

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