Tiroide e prevenzione

Ragazzi eccoci qui oggi a parlare di prevenzione che come sapete ho sempre molto a cuore.

Quest’oggi parleremo di Tiroide e prevenzione. Dal mese di Aprile fino a Maggio, in particolare la settimana 25/31 Maggio era programmato lo svolgimento della Settimana Mondiale della Tiroide, con lo scopo di sensibilizzazione sulle patologie tiroidee, con particolare riferimento agli aspetti relativi alla prevenzione.

La pandemia Covid-19 ha reso impraticabile lo svolgersi a pieno delle iniziative programmate in tutta Italia. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo sta creando problemi anche ai pazienti portatori di altre patologie, che vedono purtroppo al momento ridotta la disponibilità di presidi assistenziali. Si pone quindi il problema di una “selezione” delle priorità degli interventi diagnostici e terapeutici, per evitare sia sotto diagnosi/sotto trattamenti, sia ulteriori aumenti della pressione sulle strutture sanitarie.

In queste circostanze, quali messaggi possiamo e dobbiamo trasmettere in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide se non sensibilizzare?

In primo luogo, siamo consapevoli del notevole impatto epidemiologico delle malattie della tiroide ben più del 10% della popolazione fa richiesta di intervento medico per la presenza di noduli tiroidei o per il sospetto di disfunzione (ipertiroidismo o ipotiroidismo). Fortunatamente la maggioranza delle patologie tiroidee sono agevolmente curabili, e solo in parte richiedono interventi non differibili. Inoltre, il counselling a distanza può spesso fornire un valido supporto.

Cerchiamo quindi di definire insieme cos’è la tiroide, qual è la sua funzione e quali sono le patologie che possono riguardarla.

La tiroide è una ghiandola endocrina (che produce ormoni) situata davanti la trachea poco sopra la base del collo. Strutturalmente è formata da due lobi uniti sulla linea mediana da un istmo, che le conferiscono il caratteristico aspetto a “farfalla” (le “ali” corrispondono ai lobi destro e sinistro).

Nonostante le sue ridotte dimensioni, la tiroide svolge funzioni fondamentali per la nostra salute. Gli ormoni tiroidei controllano molte attività organiche e sono responsabili del corretto funzionamento di gran parte delle cellule dell’organismo. Fin dalle prime settimane di vita, la tiroide regola lo sviluppo neuropsichico, l’accrescimento corporeo, il metabolismo (glucidico, lipidico e proteico), la funzione cardiovascolare, la formazione e la crescita delle ossa. Questa ghiandola inoltre é capace di influenzare il tono dell’umore e la forza muscolare.

Il tessuto tiroideo è organizzato in un elevato numero di follicoli, le cui pareti sono costituite da un unico strato di cellule follicolari (tireociti). All’interno dei follicoli è presente una sostanza molto viscosa, la colloide, nella quale sono accumulati gli ormoni sintetizzati; dalla stessa vengono liberati nel circolo ematico, a seconda delle esigenze, attraverso la fitta rete capillare che li avvolge. Intercalate tra i follicoli, infine, si trovano le cellule parafollicolari, responsabili della produzione di calcitonina, ormone deputato a mantenere lequilibrio del calcio nell’organismo.

Qui in alto possiamo osservare l’anatomia della ghiandola tiroidea

La tiroide secerne 2 tipologie di ormoni, il T4 (tetraiodotironina o tiroxina) e T3 (triiodotironina). T3 e T4 sono prodotti dalle cellule follicolari tiroidee, in risposta alla modulazione del TSH (ormone stimolante la tiroide) prodotto dall’ipofisi, una ghiandola posta alla base centrale del nostro cervello.

Per la sintesi degli ormoni tiroidei sono indispensabili alcuni elementi tra cui il più importante é lo iodio.

Lo iodio é l’elemento essenziale per il corretto funzionamento della tiroide, in quanto è presente nella struttura chimica di entrambi gli ormoni e partecipa in maniera determinante al controllo della loro produzione. Per questo motivo è molto importante assicurare una “iodioprofilassi” sufficiente (~150 microgrammi), che avviene soprattutto con una dieta equilibrata, cioè mediante il consumo di alimenti come ad esempio pesci di mare, crostacei, alcune verdure a foglia larga o prodotti contenenti modiche quantità di sale iodato.

Un’assunzione insufficiente di iodio può comportare un’alterata sintesi e ridotta concentrazione degli ormoni stessi, che possono provocare diverse manifestazioni cliniche. Vediamo quali sono:

GOZZO

Una delle condizioni più conosciute della carenza di iodio é il gozzo che definisce un aumento notevole del volume della tiroide. Che può, nei casi più importanti, causare problemi nella respirazione e nella deglutizione.

IPERTIROIDISMO

L’ipertiroidismo è un disordine associato all’iperfunzione della tiroide, cioè ad una eccessiva produzione di ormoni tiroidei.  I sintomi più frequenti sono, infatti, dimagrimento, tachicardia, nervosismo, tremori, insonnia, debolezza muscolare, aumento della sudorazione e intolleranza al caldo.

IPOTIROIDISMO

Si parla, invece, di ipotiroidismo quando la tiroide non produce una quantità di ormoni adeguata al fabbisogno dell’organismo. Questa condizione può essere dovuta sia ad un’insufficienza tiroidea, sia ad un’alterazione dell’equilibrio tra tiroide, ipotalamo e ipofisi. Ciò determina, oltre alla riduzione dei processi metabolici, sintomi quali stanchezza, malessere, rallentamento dei riflessi, riduzione dell’appetito e aumento di peso.

La tiroide può essere soggetta a processi di natura infiammatoria, tale evenienza determina delle tiroiditi, che spesso possono avere cause multifattoriali.

La ghiandola può essere interessata anche dalla formazione di noduli. Il loro sviluppo è solitamente un fenomeno di natura benigna (il 90% dei noduli sono benigni) il rischio è almeno in parte funzione delle dimensioni dei noduli, e della loro velocità di accrescimento. La visita medica con palpazione e valutazione ecografica sono le procedure fondamentali di prima classificazione dei noduli oltre l’eventuale esame citologico tramite agoaspirato, procedura per possibile diagnosi di natura e indicazione chirurgica.

I noduli spesso non alterano la sua funzionalità e non provocano alcun sintomo, ma necessitano di una valutazione diagnostica specifica, per escludere, sia patologie tumorali che possibili disfunzioni future.
Esempio di palpazione tiroidea
Esempio di ecografia tiroidea

Concludendo non posso che risottolineare l’importantanza della prevenzione e della diagnosi precoce che in questi mesi, se pur in maniera ridotta, é presente in diverse modalità e attività di screening gratuito nelle strutture Italiane. Con particolare attenzione nelle zone Laziali, del basso Lazio e zone del centro che si caratterizzano endemiche per Gozzo.

Prendetevi cura della vostra “farfalla” 🦋

Un medico ai fornelli.

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