Pane dolce alla banana – ricetta inglese

Pane dolce alla banana - ricetta inglese

Stanchi del tour virtuale nella pasticceria anglosassone?
beh..io no!
quindi continuo con i miei esperimenti e le mie indagini in materia.
il mio libro “guida” in materia è diventato quello di Pam Corbin, ho già preso un sacco di ricette di lì e mi sono quasi sempre trovata bene.
quello che mi piace molto di questo libro è la scelta davvero particolare delle ricette, ci sono dolci poco conosciuti, che non scoverei altrove se non avessi avuto la fortuna di incappare nel suo libro.
così piano piano li sto provando tutti.
tra l’altro ho scoperto di essere un genio del re-cake.
sembra che si chiami così.
quando si rifa una ricetta di qualcuno alla lettera.
in pratica seguendo tutte le indicazioni passo passo, cosa che non avevo mai fatto fin’ora, perchè?….eh! perchè erano dolci che conoscevo e in cui mi sentivo sicura, che mi sentivo in grado di poter rimaneggiare.
qua invece mi muovo in un territorio completamente nuovo, la pasticceria anglosassone, con nuove tecniche e nuovi procedimenti che ancora non padroneggio.
datemi un po’ di tempo, e poi comincerò a destreggiarmi anche qua e a diventare più creativa incasinando le ricette altrui.
comunque, dicevo, sono un “genio” del re-cake. perchè i dolci mi vengono identici identici a quelli del libro!
va bene va bene….sono dolci semplici. questo va detto.
però è una piccola soddisfazione, non credete?

Apple gingerbread – Pan di zenzero alle mele

Apple gingerbread - Pan di zenzero alle mele

Stamani mi sveglio con l’ispirazione di fare il pan di zenzero.
so che non è Natale, neppure lontanamente, ma l’abbassamento delle temperature mi ha ricordato che l’inverno sta arrivando, tipo nel Trono di spade.
così me ne vado tutta bella felice al lavoro, bella felice un corno, avevo un torcicollo di quelli epocali, complice il freddo e il vento degli ultimi giorni….ma parlo di quella felicità, impazienza e frizzicore nelle mani che un nuovo progetto o idea ti infonde.
se non che arrivo all’hotel, mi prepararo tutti i miei begli ingredientini e quando vado a cercare lo zenzero candito, che avevo letto essere necessario per il pane di zenzero, non lo trovo.
chiedo in giro, e nessuno sapeva dove questo zenzero birichino si fosse nascosto.
dopo mezz’ora di indagini spunta mia mamma che con candore e naturalezza fa
“ah? lo zenzero? beh l’ho mangiato io!”
dopo i primi istanti di incredulità, se avete mai mangiato lo zenzero candito così, senza niente di accompagnamento, sapete di che sto parlando , le chiedo se l’avesse finito proprio tutto tutto, una confezione da 50 gr.
la triste risposta era un “sì”
in un attimo ho visto sfumare i miei sogni di gloria…
ma siccome non è da me perdermi d’animo ho studiato qualcos’altro.

Mini barrette ai cereali, cioccolato e smarties

Mini barrette ai cereali, cioccolato e smarties

Non siate cialtroni come me.
non preparate le Mini barrette ai cereali, cioccolato e smarties mentre fuori imperversa il finimondo (leggasi temporale tipo uragano) e vi siete dimenticati le finestre a casa aperte, e siete mezzi influenzati, e vi monta l’ansia di uscire dal lavoro per andare a controllare se per caso il temporale s’è traslocato anche dentro casa.
perché poi vi auto-stressate e mettete furia di togliere le barrette dal frigo, e il cioccolato non s’è ancora compattato per bene.
risultato?
beh che i tagli non vengono proprio netti, e gli Smarties se ne stanno un po’ così….tra il depresso e l’in-bilico.
comunque, guardate la ricetta in prospettiva.
se vi piace l’idea catturatela e fatela vostra.
pensando che si può sempre migliorare. e ottenere dei rettangolini perfetti, mica questi qua che sono tutti stortignaccoli!!!!
però quando li ho assaggiati, ed erano il trionfo della croccantezza, tra il muesli e gli Smarties, non ho potuto resistere a postare queste barrette, anche se erano un po’ bruttarelle.

Fudge? No…Rocky roads – barrette al cioccolato inglesi e americane

Fudge? No...Rocky roads - barrette al cioccolato inglesi

Stanchi del solito fudge che imperversa in vari siti, blog, ricettari online?
beh….allora dovete assolutamente provare i rocky roads!
i rocky roads sono dei cioccolatini incrociati con delle barrette, tipicamente inglesi.
il nome è troppo buffo perchè letterlamente significa “strade rocciose”.
credo si riferisca proprio al fatto del loro aspetto tutto dissestato, pieno di poggi e buche dovuti alla frutta secca che non si riesce mai a livellare, e che ricorda l’andamento di una strada mal messa, magari una di quelle di montagna.
cercando online l’unico riferimento che ho trovato all’origine del nome è stato questo “The name Rocky Road is derived from the ‘Rocky Road’ travelers had to take to get to the gold fields” ossia che il nome deriva dalle strade rocciose che i viaggiatori dovevano percorrere per raggiungere le miniere d’oro. (ma il contesto è l’Austrialia, non l’Inghilterra, qui la fonte)
la prima volta che li ho visti è stato in uno degli svariati programmi televisivi di Nigella, inutile dire che non mi ero appuntata né ricetta né dosi, ma una cosa me la ricordo benissimo, che usava marshmellow, ciliegie candite e amaretti.
mi ricordo perché pensai “non male questi rocky roads! peccato che…”
per quanto ami sia le ricette inglesi che quelle americane ci sono un paio di cose che proprio non mi piacciono. e guarda caso sono marshmellow, ciliegie candite e amaretti…della serie proprio proprio la ricetta che fa per me! XD
ma non è che non mi piacciono un pochino-ino.
proprio li detesto.
quindi in barba a tutte le ricette online, mi sono fatta i miei rocky roads. fatti su misura per me!

Mini cheesecake in a jar alla mousse di yogurt e cioccolato

Mini cheesecake in a jar alla mousse di yogurt e cioccolatoMini cheesecake in a jar alla mousse di yogurt e cioccolato

Ieri era il compleanno di mia mamma.
ovviamente quando c’è qualcosa di importante capitano tutte assieme. il mio ragazzo doveva portare sua mamma dall’oculista per il controllo post-operatorio alle cateratte.
vai che ce la facciamo, tanto il controllo è solo alle 9.30.
sì, di quale mondo parallelo?
ospedale versilia.
universo 4050.
alle 11.15 erano sempre fuori ad aspettare.
e io a casa, dall’altra parte della città, anzi a 2 città di distanza, a rodermi il fegato, che mi venissero a portare la macchina.
le gioie della monomacchina sono infinite.
arrivo all’hotel di famiglia alle ore 12.10 spaccate. ora prevista per il pranzo, le classiche 13.00.

volevo fare un dolce, ovviamente. che dite?
tempo fa avevo preparato i Mini cheesecake in barattolo alla nutella che erano venuti una delizia, ci avevo messo due nanosecondi per preparli, allora ho optato per qualcosa di simile, che mi permettesse di preparare qualcosa di semplice, veloce, e soprattutto SENZA FORNO! perchè cosa vuoi combinare in 40 minuti scarsi (considerando apparecchiatura della tavola, pulizia post dolce e annessi e connessi, senza contare il fatto che il forno era già occupato dai cannelloni ripieni?)

Sandwich di brownies con crema di burro

Sandwich di brownies con crema di burro

ho preso questa ricetta da un libro che si intitola MUFFIN E DOLCETTI. ho fatto un paio di cambiamenti come al mio solito perchè non avevo alcuni ingredienti, ma niente di drammatico, sostituito il cioccolato fondente con quello al latte, la melassa con lo zucchero muscovado.
ma il dramma non è questo.
il dramma è che io sono una persona ostinata.
su questo libro ci sono un sacco di bellissime foto invitanti. è la quarta o quinta ricetta che provo e viene una ciofeca. e nonostante tutto mi ostino a volerci riprovare.
no ma dico….possibile che con delle foto così belle i dolci non vengano?
la spiegazione che mi sono data è questa: hanno preso delle foto a caso e ci hanno schioccato sotto delle ricette a caso, altrimenti non si spiega.
voglio dire, non sarò di certo una professionista, ma non sono neppure alle primissime armi, e non è che le ricette di questo libro siano dei capolavori di complicatezza.
insomma….vedo questa ricetta di biscotti brownies davvero carini. belli rotondetti, crepati, ciccioti.
LI DEVO FARE!
ASSOLUTAMENTE!!!!
mi metto all’opera, faccio tutto il procedimento a regola d’arte. dopo averli preparati con il classico procedimento brownies diceva di mettere il composto in frigo per 1 ora e così faccio. in modo che si indurisse e si potesse maneggiare con le mani e fare delle pallette.
passato il tempo di riposo, lo tolgo dal frigo e in effetti il composto era sodo, ma quando ne prendo un pezzetto tra le mani per fare il biscotto già scorgo la tragedia all’orizzonte.
questo comincia a sciogliermisi tra le mani.

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard…con il mio zampino

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard...con il mio zampino

Avete presente il detto “scivolare su una buccia di banana?”
niente di più sbagliato. dovrebbero cambiarlo in “scivolare su un cubetto di prugna”
manca poco mi ammazzo. ho fatto una spaccata alla Carla Fracci, e io Carla Fracci non sono davvero, ma neppure lontanamente. casomai la caricatura delle Fracci, goffa, impacciata, sbatto in ogni dove.
e la mia schiena, già martoriata dai sui problemini, non se n’è giovata per niente di questo bello scivolone. ho passato l’intera giornata a fare “ohi ohi, ahi ahi, uhi uhi” per la gioia di chi mi stava accanto.
ma dopo aver assaggiato le Mini tortine capovolte di Eric Lanlard devo ammettere che quasi quasi la semi-caduta se la sono meritata!
mai mangiata una tortina così buona. non a caso Eric è un rinomatissimo pasticcere francese (che se non sbaglio lavora in inghilterra adesso)
ho visto questa ricetta in Tv e perdonatemi, non ricordavo bene le dosi e gli ingredienti (tipo che tipo di zucchero usasse) quindi ho fatto un po’ a modo mio, per questo il titolo “….con il mio zampino” anche perchè ho modificato, e di quello sono certa, il tipo di frutta.
lui usava ananas e ciliegie sciroppate (che io ODIOOOO) io invece ho usato le prugne.
in pratica queste mini tortine capovolte sono delle simil-mini-tarte-tatin (ho esaurito i trattini, promesso!)

Torta milka brownie al caramello e nocciole

Milka brownie cake with toffee and hazelnuts

Okey lo so che sono gli ennesimi brownies, torta brownie, monoporzione-brownies che vi propino. ma proprio non riesco a farne a meno.
devo almeno dire a mia discolpa che oltre che alla forma modifico anche la ricetta ogni volta e sapore e consistenze sono sempre diverse.
tutto nasce da una tavoletta di cioccolato milka.
la comprai alla Metro un paio di mesi fa .
Metro = il paradiso dei cuochi, un supermercato per ristorazione di tipo 2000 mt quadri. un po’ un’Alcatraz moderna devo ammetterlo, dove non puoi entrare senza prima esserti tesserato con partita iva e tutte le storie varie, cioè ma tipo non dico a comprare, neppure puoi entrare a guardare, tipo Galdalf con il Balrog “tuuuu non puoi passareeeeee!”, o ti tesseri di brutto o non puoi metterci piede, c’è un cancello all’entrata che ti aprono solo se mostri la tessera. ok…penso di avere reso l’idea!.
dicevo, la tavoletta milka, ne comprai due. una me la scofanai in un paio di sere, tutta da sola…3 etti di cioccolata. da coma diabetico puro.
così in prenda a schiaccianti sensi di colpa mi ripromisi che l’altra non l’avrei mangiata così “au naturel” ma bensì l’avrei utilizzata per un dolce. solo che poi la schiaffai in un cassetto ed è finita nel dimenticatoio.
fino a stamani, quando lo apro e la tavoletta, “etta”…più che etta è un corpo contundente (o controundente, se la vediamo dal punto di vista dentistico), mi fa “ehi hai numero 8 giorni per usarmi poi mi butti nel cestino!” io che rispetto SEMPRE LE DATE DI SCADENZA, non ho osato chiudere di nuovo il cassetto, pena l’oblio perenne della tavoletta (dall’ultima volta erano passati tipo 6 mesi!)
quindi mi chiedo cosa potrei farci, e sapevo che sarei finita di nuovo lì…sui brownies.

Muffin alle spezie, panna e mandorle

Spiced muffins with almonds and cream

Stasera ho ospiti dopo cena. non posso non far trovare dei dolcetti pronti.
ma…panico! ho avuto pochissimo preavviso, quindi devo fare con quello che ho in casa!!!
peccato che guardo in dispensa, frugo disperamente e comincio ad escludere:
“cioccolata – no”
“cacao – no”
“noci – no”
“nocciole – no”
“farina integrale – no”
“pinoli – no”
“avena – no”
e qua finiamo con le allergie al nichel di Ale…
poi si ricomincia…
“prugne essiccate – no”
“albicocche essiccate – no”
“uvetta – no”
“tutto il resto di frutta essiccata che avevo – no”
“caffè – no”
“zenzero – no”
e così avanti escludendo tutto quello che non piace a Gabri.
la disperazione cresceva via via che escludevo roba e vedevo le mie speranze di creare qualcosa di mangiabile assottigliarsi assieme al diminuire degli ingredienti in dispensa….e ora che diamine ci schiaffo nel dolce?

Coppette allo yogurt furbissime – veloci e semplici

Coppette allo yogurt furbissime

Chiamare le coppette allo yogurt un dessert è un parolone, perchè in effetti di cucinato c’è poco o nulla.
Ma potrebbe essere una di quelle ricette salva-vita (ne ho messe un altro paio nel blog, tipo le Ricottine al forno, la Macedonia di meringhe, fragole e pistacchi oppure la Torta di mele all’antica danese ) che quando avete l’acqua alla gola potrebbero esservi davvero d’aiuto se non vitali!
tipo quando si presentano degli invitati non attesi e voi non avete praticamente niente per cucinare, neppure uova, farina e burro, ossia gli ingredienti proprio basilari per fare un dolce.
queste coppette allo yogurt sono in pratica un dolce di assemblamento, per questo l’appellativo “furbissime”, in 5 minuti saranno pronte, e dovrete cuocere solo la frutta che desiderete usare per guarnirle.
sono praticissime perchè gli ingredienti fondamentali sono 3: muesli (o cereali) che oggi giorno quasi tutti hanno sempre in casa, yogurt (meglio bianco dolce, ma vanno bene anche altri gusti) e frutta (io prediligo le more, anche per una questione cromatica, ma ci si può arrangiare anche con altro).