Panzanella bruschettata – ricetta leggera e vegana

Qui in Versilia la panzanella è una sola, questa qui. e non si discute. possono esistere varianti locali, familiari, che possono includere ingredienti diversi, e anche la preparazione può differerire leggermente (pane ammollato in acqua o in quella di vegetazione delle verdure), ma il risultato non cambia. quella è. un’insalata fredda di pane raffermo ammollato. […]

Risotto cremoso alla zucca

Vi ricordate gli gnocchi alla zucca?
vi avevo promesso anche un risotto cremoso alla zucca, con lo stesso pezzo di zucca.
eccolo qua. fosforescente come non mai, inforcarte gli occhiali da sole! XD
la mia piccola sezione salati per caso, che è nata appunto per caso, con la Maionese fatta in casa che non impazzisce mai!, si sta piano piano espandendo, e i piatti si stanno moltiplicando tipo gremlins annacquati dopo la mezzanotte, e tutto questo contro ogni previsione, perfino la mia! figuratevi!
credevo che l’avrei abbandonata lì, derelitta, dopo un paio di post, e invece piano piano sto aggiungendo piatti su piatti. con mia stessa sorpresa.
perchè devo dirvelo.
questo blog è nato un giorno, per caso, come i salati per caso.
è un po’ un esperimento.
sempre work-in-progress.
non sapevo come sarebbe andata…
perchè di blog di fatto non ne capivo niente.
mi ci sono buttata a capofitto, in un momento d’impeto, dicendomi “o la va o la spacca!”
e spaccare le ho spaccate, e tanto, a chi mi circonda, con domande e domandine, quando non sapevo come fare e dove sbattere la testa…

Minestra di farro alla toscana

Premetto già che la Minestra di farro alla toscana è un piatto rustico, ma che più rustico non lo potete trovare.
se chiudo gli occhi mi riporta alla mente le zuppe contadine, sane, sostanziose, dense, corpose. quei piatti che la cucina odierna ha quasi portato all’estinzione, di cui ha fatto perdere memoria, che spesso ha rivisitato stroncandoli e offendendoli, ma che fortunatamente si mangiano ancora nella case italiane.
perchè sani e buoni. e poi piacciono a tutti, grandi e piccini.
i fagioli sono tipici della tradizione toscana, sono alla base di tutte le zuppe, dalla ribollita, alla mia farinata di cavolo nero, alla zuppa toscana, alla pasta con i fagioli.
beh questa minestra è un po’ una versione della mia famiglia della pasta con i fagioli, perchè il metodo di preparazione è quello, si cuociono i fagioli, poi si passano, ma invece che mettere un tipo di pasta, solitamente corta, si usa il farro.
c’è anche la versione con il riso volendo.
quindi sappiate che nel caso vogliate sbizzarrirvi avete queste 3 possibilità usando la stessa base di cottura: pasta corta, farro o riso.

Gnocchi alla zucca – ricetta veloce e facile

Prendete un bel pezzo di zucca. Ma bello grosso eh.
lessatelo, con la buccia.
fino a che non diventa tenero e bello cotto.
aspettate che freddi e che possiate sbucciarlo.
e adesso avete infinite possibilità! potete farci quello che volete, un primo, una vellutata, un purè, perchè no? anche un dolce!
la zucca è uno degli ingredienti più versatili in cucina. lo adoro.
per me è l’ingrediente di riclico più fantastico.
ovviamente si può anche lasciare crudo questo bel pezzettone, e cucinare in modi diversi man mano. ma a volte è comodo averla già tutta bella cotta, la zucca, e adoperarla via via in modi alternativi.
ci sono varie tecniche e vari modi di cucinare la zucca, chi parte a cucinarla da crudo, facendola a tocchetti, ma io ho imparato così, guardando mia mamma che è una cuoca bravissima, e così vi spiegherò.
quindi oltre agli gnocchi alla zucca che vi presento oggi, aspettatevi un bel risotto al zucca, che esce fuori proprio da questo stesso pezzo di zucca!

Necci toscani – crepes dolci di farina di castagne

Necci toscani - crepes dolci di farina di castagne

I necci sono un piatto tipico della zona della Versilia, Lucchesia e Garfagnana
Un piatto che più tipico non si può. Anche la vera ricetta quasi quasi non esiste.
Cioè in pratica ognuno fa come vuole. Assaggia, aggiusta, allunga di acqua e si ferma quando la consistenza è perfetta a suo parere.
Perchè un tempo le ricette si tramandavano a voce, di generazione in generazione, al massimo in quaderni scritti a mano.
Mica c’erano libri e trattati sulla precisione millimetrica degli incredienti in pasticceria…
I necci sono così facili che sono quasi imbarazzanti.
Veloci oltremodo, e oltretutto non richiedono neppure l’uso del forno.
Sono delle crepes dolci di farina di castagne che vengono tradizionalmente fatte con questi “arnesi infernali” chiamati testi.
Li preparava sempre mio padre, era lui l’adetto specializzato ai necci.
Sì perchè richiedono una certa maestria se fatti con la tecnica tradizionale e non lo nego anche forza fisica.
I testi, questi sconosciuti, delle sobrissime piastre in ghisa con due lunghi manici per essere impugnate tranquillamente senza che si surriscaldino (vedere questa foto esplicativa). In pratica ricordano la paletta da pizzaiolo, solo più lunghe, doppie e decisamente più pesanti.
I testi possono essere usati su stufa, su camino, ma anche su fiamma alta del fornello.
L ‘impasto dei necci, interposto tra queste “leggere” piastre si spalma e si fa crepes da solo, senza tanta fatica (a spalmarlo, non ad alzare i testi si intende), e senza bisogno di livellarlo.
I testi vanno poi rigirati in modo che il neccio abbia modo di cuocere da entrambi i lati.
Fatene due o tre e potete saltare l’ora di palestra.
Non del giorno.
Di tutta la settimana.