Cucinare, un’arte…

Qualche giorno fa guardavo un programma su sky che mi ha preso tantissimo, si intitola “I migliori chef del mondo”.
una cuoca americana gira il mondo intervistando i migliori chef stellati e svelando i segreti che stanno dietro alle loro cucine e ai loro piatti più famosi.
una puntata mi ha colpito in maniera particolare, il ristorante in questione era l’Alinea, dove un giovane cuoco Grant Achatz ogni giorno crea piatti stupefacenti, che mettano “in prima linea l’esperienza sensoriale del cliente piuttosto che l’ego dello chef” così afferma la stesso Grant.
la sua storia mi è arrivata dritta al cuore (a volte posso sembrare una bestiolina selvatica, ma in realtà sono molto empatica ed emotiva), perchè lui giovanissimo, colpito da un tumore alla lingua del 4 stadio, è riuscito a sconfiggerlo, e riacquistare il senso del gusto, senso che era pericolosamente a rischio.
credo che possiate immaginare cosa poteva significare questo per uno chef.
ma questa storia ha un lieto fine, una volta tanto.
i suoi piatti mi hanno letteralmente inchiodato allo schermo…