Fudge? No…Rocky roads – barrette al cioccolato inglesi e americane

Fudge? No...Rocky roads - barrette al cioccolato inglesi

Stanchi del solito fudge che imperversa in vari siti, blog, ricettari online?
beh….allora dovete assolutamente provare i rocky roads!
i rocky roads sono dei cioccolatini incrociati con delle barrette, tipicamente inglesi.
il nome è troppo buffo perchè letterlamente significa “strade rocciose”.
credo si riferisca proprio al fatto del loro aspetto tutto dissestato, pieno di poggi e buche dovuti alla frutta secca che non si riesce mai a livellare, e che ricorda l’andamento di una strada mal messa, magari una di quelle di montagna.
cercando online l’unico riferimento che ho trovato all’origine del nome è stato questo “The name Rocky Road is derived from the ‘Rocky Road’ travelers had to take to get to the gold fields” ossia che il nome deriva dalle strade rocciose che i viaggiatori dovevano percorrere per raggiungere le miniere d’oro. (ma il contesto è l’Austrialia, non l’Inghilterra, qui la fonte)
la prima volta che li ho visti è stato in uno degli svariati programmi televisivi di Nigella, inutile dire che non mi ero appuntata né ricetta né dosi, ma una cosa me la ricordo benissimo, che usava marshmellow, ciliegie candite e amaretti.
mi ricordo perché pensai “non male questi rocky roads! peccato che…”
per quanto ami sia le ricette inglesi che quelle americane ci sono un paio di cose che proprio non mi piacciono. e guarda caso sono marshmellow, ciliegie candite e amaretti…della serie proprio proprio la ricetta che fa per me! XD
ma non è che non mi piacciono un pochino-ino.
proprio li detesto.
quindi in barba a tutte le ricette online, mi sono fatta i miei rocky roads. fatti su misura per me!

Soda bread alla farina di orzo e di avena

Soda bread alla farina di orzo e di avena

Era un po’ di tempo che volevo provare a fare il pane.
ecco appunto provare, perchè di lì a riuscirci il passo è grande.
complice il mal di schiena di stanotte che non mi ha fatto chiudere occhio, stamani mi sono svegliata con l’ispirazione di fare qualcosa di semplice, che non richiedesse troppo lavoro e impegno. e forza bruta di cui stamani proprio non disponevo.
quale soluzione migliore del Soda Bread?
il Soda bread è un tipico pane inglese/scozzese/irlandese, non si capisce molto bene, che ha il bicarbonato di sodio come agente lievitante.
in pratica si bypassa tutta la noiosa attesa delle 2 ore di lievitazione del lievito di birra, più la mezzora dopo aver dato la forma al pane/pagnotta/panini.
in pratica un pane “istantaneo”. si impasta, e neppure troppo, gli si da forma, si inforna ed è pronto.
peccato che non è buono come il vero pane.
almeno a parer mio non lo è.
è una soluzione semplice e veloce quando si è alle strette, ma secondo me non è all’altezza del pane che siamo abituati a mangiare in italia.
poi era la prima volta che lo facevo, può essere che abbia sbagliato qualcosa io?
ho preso la ricetta dal sito della BBC (questa), ma come al solito, cuoca sgangherata che non sono altro, non avevo tutti gli ingredienti e ho ovviato come potevo, cercando di usare un po’ di buon senso.

Torta bollita al caffè – Nigella style

Torta bollita al caffè Nigella style

La torta bollita al caffè è un dolce che ho visto fare in tv a Nigella, la mia dea della cucina calorica e burrosa. Beh non è proprio identica, ho cambiato qualcosina in qua e in là, perchè non riesco mai a tenere le mani a posto, ma diciamo che lo spirito di Nigella è vivo e vegeto in questo dolce!
Spirito che si nota fin da subito nella facilità e nella velocità di esecuzione, in 5 minuti la torta è pronta per essere infornata. Nigella mi ha sempre dato l’idea di una persona che ama cucinare, ma senza troppi pensieri, ama spasmodicamente il cibo, ma predilige le ricette easy e veloci, perchè il cibo deve essere piacere e relax, non causa di stress.
Interessante è anche il procedimento, visto che è diverso da quello a cui sono (e probabilmente siamo, qui in italia) abituati, è una torta che prevede una bollitura di alcuni ingredienti sul fuoco, e poi l’aggiunta di altri a freddo. diciamo che è un dolce che fa tutto quello che fin’ora vi ho detto di non fare….mettere le uova in un liquido caldo, non montare niente con le fruste, nè burro nè uova, prevede l’inserimento del lievito in un composto tiepido, cosa che fa partire istantaneamente il procedimento di lievitazione, etc….
ero un po’ timorosa riguardo alla riuscita, ma Nigella è Nigella, quindi ho voluto provarla e fidarmi, e sorpresa, era buonissima!!! poteva Nigella tradirmi? ASSOLUTAMENTE NO!

Flapjacks barrette ai fiocchi d’avena (ricetta veloce)

Adoro i fiocchi d’avena, oltre ad essere molto salutari (contengono betaglucani che contribuiscono ad abbassare il colesterolo) sono ottimi per creare buonissimi cookies
o barrette energetiche.
non sempre è facile trovarli, io uso quelli della Quacker che sono lasciati al naturale e quindi indicati per essere lavorati e trasformati in preparazioni dolciarie.
ho trovato questa ricetta su un libro della tradizione anglosassone che si intitola semplicemente Dolci, l’autrice si chiama Pam Corbin, ed è ricco di ricette semplici ma gustose, e soprattutto molto rustiche e casalinghe, proprio come piacciono a me, senza troppi fronzoli o infiorettature. quei dolci che si preparavano una volta, e di cui forse si è perso un po’ il gusto e il piacere.