Mini plumcake che si crede una barretta alla frutta

Mini plumcake che si crede una barretta alla frutta

Il mio Mini plumcake che si crede una barretta alla frutta nasce da un disastro culinario.
no il disastro culinario non è questo! questo è un mio piccolo trionfo, perchè credo che sia tra i dolcetti più buoni che mi siano mai venuti!
il disastro culinario è quello che vi sto per raccontare…
avevo acquistato un libro alla coop che si intitolava “Dolci” di Pam Corbin. avevo provato un paio di ricette e tutto ok, erano buone.
sfogliandolo trovo questa ricetta che mi intriga parecchio e mi metto di buona lena a provarla, tanto era semplice e veloce.
mi aveva intrippato perchè era dolce a base di frutta senza zucchero e senza uova, una roba rivoluzionaria in pratica! il concetto era questo, che inzeppandolo talmente di frutta non sarebbe servito dello zucchero aggiuntivo, visto che la frutta è molto zuccherina.
sembrava ottimale anche perchè si presentava come un dolce svuota-dispensa, fattibile con qualsiasi tipo di frutta che si aveva in casa (io avevo prugne, albicocche e uva passa).
il procedimento era questo: si prendeva tanta, tantissima frutta, fresca o disidratata, si spiaccicava per bene, si mixava, si frullava, si grattava o il procedimento che meglio si adattava al tipo di frutta che avevamo, a seconda che fosse fresca o disidratata, poi si mescolava con del cocco rapè, con dell’olio, si pressava il tutto in una teglia quadrata, e via in forno. dolce fatto, cottura 50 minuti, non restava che aspettare.
nel prepararlo vengo assalita da un dubbio. siamo proprio sicuri che non devo mettere almeno 1 uovo? chiedo a mia mamma che mi dice “eh ma se la ricetta non lo dice!”
anche lei è molto brava a preparare i dolci, ma è più una da “seguo alla lettera la ricetta” mentre io sono una da “faccio come mi dice l’istinto che sicuramente viene meglio” .
dopo 20 minuti uno strano odore di abbruciaticcio pervade la cucina.
apro il forno e il dolce era già praticamente cotto.
strano, la ricetta diceva 50 minuti, più del doppio.
boh…lo tolgo dal forno, e non aveva un bell’aspetto. ma per niente niente.