Whoopie-scones – quando gli amish incontrano gli scozzesi

Whoopie-scones - quando gli amish incontrano gli scozzesi

Ok lo ammetto. l’idea era stravagante già in partenza.
non è la prima volta che mi cimento in strani mescoloni culinari…fondendo e unendo dolci che apparentemente non c’entrano niente gli uni con gli altri…vedasi i Muffin brownies con crumble al cocco (ben 3 dolci fusi insieme, il mio record!), oppure la Lemon pie camuffata da cheesecake o anche i Muffin cheesecake.
per ora era andato tutto sempre per il verso giusto. per ora.
ho voluto tentare la fortuna una volta ancora.
com’è il detto?
la fortuna premia gli audaci!!!
beh un po’ di coraggio, almeno in cucina, mettiamocelo 😛
tanto male che vada, che danni possiamo fare? buttare qualche uovo, un po’ di zucchero, della farina. roba da non “andare in fallimento economico”, diciamocelo pure…
così ho progettato i miei whoopie-scones, che non sono altro che degli scones a forma di whoopie pies!
gli scones sono tipici dolcetti da thè di origine scozzese, mentre gli whoopie pies dei biscotti doppi con farcitura, che la tradizione attribuisce agli amish. il nome sembra derivare dal fatto che quando gli uomini al lavoro sui campi aprivano il cestino del pranzo esclamassero dalla sorpresa “whoopie!” di fronte a questi dolcetti deliziosi.
per ottenere i miei whoopie-scones ho dovuto riaggiustare un pochino la ricetta, per ottenere degli scones piatti che non lievitassero troppo. così invece che farina autolievitante ho usato farina normale addizionata di pochissimo lievito.
ho steso l’impasto sottile (consigliano di stenderlo almeno 3 cm, io l’ho steso 1 cm e mezzo circa) così hanno mantenuto la forma che volevo, bassi, a cupoletta, con la base piatta da poter essere accoppiati a due a due come gli whoopie pies!

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard…con il mio zampino

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard...con il mio zampino

Avete presente il detto “scivolare su una buccia di banana?”
niente di più sbagliato. dovrebbero cambiarlo in “scivolare su un cubetto di prugna”
manca poco mi ammazzo. ho fatto una spaccata alla Carla Fracci, e io Carla Fracci non sono davvero, ma neppure lontanamente. casomai la caricatura delle Fracci, goffa, impacciata, sbatto in ogni dove.
e la mia schiena, già martoriata dai sui problemini, non se n’è giovata per niente di questo bello scivolone. ho passato l’intera giornata a fare “ohi ohi, ahi ahi, uhi uhi” per la gioia di chi mi stava accanto.
ma dopo aver assaggiato le Mini tortine capovolte di Eric Lanlard devo ammettere che quasi quasi la semi-caduta se la sono meritata!
mai mangiata una tortina così buona. non a caso Eric è un rinomatissimo pasticcere francese (che se non sbaglio lavora in inghilterra adesso)
ho visto questa ricetta in Tv e perdonatemi, non ricordavo bene le dosi e gli ingredienti (tipo che tipo di zucchero usasse) quindi ho fatto un po’ a modo mio, per questo il titolo “….con il mio zampino” anche perchè ho modificato, e di quello sono certa, il tipo di frutta.
lui usava ananas e ciliegie sciroppate (che io ODIOOOO) io invece ho usato le prugne.
in pratica queste mini tortine capovolte sono delle simil-mini-tarte-tatin (ho esaurito i trattini, promesso!)

Ciambelline semi-integrali alla farina di orzo

Ciambelline semi-integrali alla farina di orzo

Alla Coop hanno messo un mini-mini stand con tutte farine strane, kamut, avena, orzo, io piano piano le sto provando tutte, perchè mi piacciono i sapori nuovi e non sono una che si fa intimidire dalla sperimentazione.
tempo fa avevo comprato questo bel pacchettino da mezzo kg di farina d’orzo e ancora se ne stava lì in dispensa ad attendere di essere utilizzato. stamani in preda ad uno slancio di innovazione culinaria mi sento di provare a cucinarci un qualche dolce X.
cosa non so, perchè ovviamente quasi tutti i miei dolci nascono e si sviluppano mano mano, a seconda di quello che trovo spulciando in qua e là…
apro il frigo e beeeene….noto già da subito che ero senza burro.
io che i dolci senza burro li faccio molto ma molto malvolentieri mi devo accontentare di smezzare margarina e burro. sì perchè un cincischino di burro ce l’avevo, 50 gr, e meglio che niente, ce lo schiaffo dentro!
poi apro la farina d’orzo, ne peso 250 gr, che più o meno ho capito che è la dose per 12/14 muffin e togliendola dalla bilancia me la accosto al naso per annusarla.
beh di solito assaggio tutto prima di metterlo nel dolce, soprattutto se è un ingrediente nuovo, che non ho mai assaggiato, leggasi la disavventura dello zenzero caramellato (qua), per capire come utilizzarlo, se può andare bene con gli altri sapori, ma in questo caso assaggiare la farina così a crudo e da sola mi sembrava eccessivo (anche se poi sono la prima che si assaggia l’impasto pronto e finito prima di metterlo in teglia! ho questa teoria: che se è buono a crudo è buono per forza anche a cotto!)
però già il solo odore mi da un’indizio. ossia che è molto forte come farina. deve avere un sapore davvero intenso. così ritorno sui miei passi, prima di fare il patatrac.
e smezzo, metà farina bianca e farina di orzo. così può andare. spero…

Muffin alla frutta frullata – cranberries e albicocche

Muffin alla frutta frullata - cranberries e albicocche

Dietro ogni dolce c’è sempre una piccola storia da raccontare, e così anche per i muffin alla frutta frullata!
dovrei aprire una nuova rubrica: orrori da gustare! non so se guardate sky ma c’è un programma che si intitola proprio così dove c’è un pazzo che gira per il mondo in cerca di piatti tipici delle varie culture e li assaggia. bel coraggio sì….l’ho visto cimentarsi con pesce marcio, insetti vari, uova con feti semiformati all’interno…insomma il resto ve lo lascio immaginare. non entriamo troppo nei dettagli che l’ora di pranzo è vicina…
ovviamente non ho assaggiato niente di così drastico, ma sono incappata nello zenzero candito stamani. bellino lì nel suo pacchettino trasparente, tutto ricoperto di zucchero, quadratino, sembrano tante piccole gelèè, quelle caramelle gommose che piacciono tanto ai bambini.
mi sono detta: ecco stamani faccio i muffin con quello!
perchè no, d’altra parte! avevo già utilizzato lo zenzero in polvere in vari impasti e il risultato era ottimo, lo stesso per lo zenzero in radice grattugiato usato in piatti salati. cosa vuoi che sia un po’ di zenzero candito? EH!
sììììì certo…cosa vuoi che sia!!!
lo assaggio.
consistenza ok…tipo gelatinosa, come le caramelline appunto. solo che poi masticando ti accorgi dei filamenti tipici della radice che ti si incastrano tra i denti, e già capisci di avere fatto una cavolata di quelle epocali, ma ormai non puoi più tornare indietro. un sapore strano ti assale, all’inizio sembra limone, poi si trasfoma in Svelto, quello per i piatti, poi diventa pizzicoroso tipo peperoncino e cominciano a lacrimarti gli occhi, e alla fine, colpo di grazia, ti arriva lo zucchero della copertura che non c’entra una beneamata mazza!
ma la cosa peggiore è che poi non te ne liberi più!
ho passato il seguente quarto d’ora con la bocca completamente anestetizzata, cercando di bere, mangiare altre cose dal sapore intenso, dolce, salato, amaro…niente…avessi potuto avrei preso il bruschino e mi sarei bruschinata la lingua.
niente..è ancora lì a distanza di 1 ora.
quindi attenti allo zenzero caramellato, potrebbe traumatizzarvi a vita!!!
così niente…abbandonato il progetto muffin allo zenzero ho ripiegato sui muffin alla frutta frullata. perchè questo nome? perchè alla fine si può mettere tutta la frutta disidrata che si ha in casa (sì anche lo zenzero nel caso che vi piaccia!)

Muffin alle albicocche e succo di pesca

Muffin alle albicocche e succo di pesca

Prima di parlavi dei Muffin alle albicocche e succo di pesca voglio raccontarvi qualcosa, come al mio solito…
In anni di lavoro in hotel (circa 11) ne ho viste di cose strane, incontrate di persone singolari, vissute di esperienze comiche e al limite del credibile, a volte persino da film poliziesco, adoro i crime!!!! tipo irruzioni della polizia con tanto di perquisizione delle camere e il fatidico TOC TOC “APRA SUBITO, E’ LA POLIZIA!” emozioneeeeee! XD
ma la cosa che ti lascia sicuramente più il segno è la moltitudine di gente che incontri, ognuna con la sua diversa e stramba personalità, perchè ognuno, per quanto non vogliamo ammetterlo, ognuno di noi è strano a modo suo, ma in senso buono!
ognuno ha le sue abitudini, le sue fisse, i suoi modi di vedere le cose, e più persone conosci, più impari ad osservare e capire.
dovrei scriverci un blog…
la vità in hotel è davvero varia e colorata.
l’altra mattina ad es è sceso un signore per fare colazione. mette subito le mani avanti “guardi signora – rivolto a mia mamma – che io sono a dieta stretta, anzi strettissima, ce l’ha mica il….e non ricordo che tipo di dolcificante strano volesse”
mia mamma gli indica lo zucchero di canna, il dietor, il misura, ma niente, nessuno andava bene. quindi prende il suo caffè nero lungo all’americana SENZA ZUCCHERO.
poi si guarda intorno alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. arraffa le fette biscottate e la marmellata.
nel frattempo torna mia mamma che gli dice, un po’ spaesata ovviamente, perchè credeva che non volesse mangiare niente visto l’affermazione precedente:
“ah ma se vuole ci sono anche i dolcetti che fa mia figlia”
lui non se lo fa dire un attimo, arraffa un muffin e se lo sgovona in un attimo.
io ero in cucina morta dal ridere, non ne potevo più.
mia mamma: “si ma se vuole ce c’è ne sono ancora”
si sgovona un altro muffin.

Muffin alle spezie, panna e mandorle

Spiced muffins with almonds and cream

Stasera ho ospiti dopo cena. non posso non far trovare dei dolcetti pronti.
ma…panico! ho avuto pochissimo preavviso, quindi devo fare con quello che ho in casa!!!
peccato che guardo in dispensa, frugo disperamente e comincio ad escludere:
“cioccolata – no”
“cacao – no”
“noci – no”
“nocciole – no”
“farina integrale – no”
“pinoli – no”
“avena – no”
e qua finiamo con le allergie al nichel di Ale…
poi si ricomincia…
“prugne essiccate – no”
“albicocche essiccate – no”
“uvetta – no”
“tutto il resto di frutta essiccata che avevo – no”
“caffè – no”
“zenzero – no”
e così avanti escludendo tutto quello che non piace a Gabri.
la disperazione cresceva via via che escludevo roba e vedevo le mie speranze di creare qualcosa di mangiabile assottigliarsi assieme al diminuire degli ingredienti in dispensa….e ora che diamine ci schiaffo nel dolce?

Muffin al cioccolato bianco e cranberries

Prima di parlarvi dei miei Muffin al cioccolato bianco devo fare una piccola premessa…
Adoro il cioccolato bianco, forse è il mio preferito, nella battaglia per il primo posto se la batte con il cioccolato al latte e il gianduia. tra questi 3 non riesco proprio a decidermi. all’ultimo posto, fuori dal podio, invece sta sicuramente il fondente, perchè è troppo amaro per me, anche se con l’età (o la vecchiaia? :P) sto cominciando ad apprezzarlo, è forse un sapore più adulto e difficile.
anche se comunque sto parlando di un fondente “blando” tra il 55% e il 70%, non proponetemi in 80% o un 90% perchè mi aggriticcio tutta come con il limone!
però purtroppo nonostante questo mio amore fino ad oggi non avevo ancora trovato una ricetta di un dolce soffice con il cioccolato bianco che mi soddisfacesse a pieno, ne avevo provate 3 o 4 ma le trovavo tutte troppo dolci e stucchevoli, così avevo abbandonato la sperimentazione “in materia”, alquanto delusa e sconfortata.
se non che oggi mi sono ritrovata con una tavoletta di cioccolato bianco per le mani, e mi sono detta “riproviamo! ma questa volta la ricetta me la faccio da sola!!!”
così ecco i miei Muffin al cioccolato bianco e cranberries…

Muffin con crumble alle chips di banana

Muffin con crumble alle chips di banana

Ogni tanto mi vengono in mente delle idee un po’ strane, trovo degli ingredienti che non mi piacciono tantissimo così come sono, ma voglio usarli ASSOLUTISSIMAMENTE!!! (eh ve l’avevo detto che erano idee strane!) allora cerco un modo per re-inventarli e trasformarli in qualcosa di buono.
ad es le chips di banane. le ho assaggiate e nonostante ami molto le banane le chips non mi fanno impazzire perchè perdono parte della dolcezza e del sapore della banana stessa (mi sanno un po’ d’olio ad essere proprio onesti :P). ma hanno una cosa che può renderle irresistibili se ben trattate, la croccantezza.
pensa che ti ripensa, mi sono domandata come avrei potuto incorporare questa loro caratteristica in un dolce, e la risposta è venuta dai Muffin con crumble alle chips di banana.
il Crumble è infatti una preparazione che fa della croccantezza e friabilità il suo forte, perchè allora non abbinare le due cose? crumble e chips?
poteva venire un disastro totale o un successo…chi non risica non rosica…così dice il detto.
beh secondo me questi muffin si sono trasformati in un piccolo successo dolciario.

Pancakes a forma di cuore ai cranberries

Pancakes a forma di cuore ai cranberries

I pancakes a forma di cuore sono una ricetta facilissimissima, in 3 minuti la pastella è preparata e saranno pronti per essere spadellati.
ma come in quasi tutte le cose troppo semplici si nasconde un’insidia.
mia mamma aveva comprato questa bellissima padella per fare pancakes a forma di cuore, ne avevo già una con i buchetti tondi preformati, già era abbastanza difficilotta da gestire, ma insomma con un po’ di pratica avevamo imparato (diciamo che la parte difficile era capovolgere i pancakes in modo che tornassero precisi precisi nei loro buchetti di origine), padella che io avevo soprannonimato la PANCAKKATRICE.
beh adesso in famiglia è arrivava la PANCAKKATRICE 2 (LA VENDETTA) e come in tutti i sequel la situazione si è fatta più complessa!
sì perchè mentre con la pancakkatrice n°1 basta aiutarsi con una forchetta e rovesciarli, qualche sia il senso non importa, da destra a sinistra, da sinistra a destra, da sopra a sotto, da sotto a sopra, in diagonale, tanto sono tondi e atterranno perfettamente nel buchetto, basta prendere la mira giusta e fare un movimento molto rapido e deciso, qua invece siamo ad un livello di difficoltà superiore, essendo a forma di cuore devi per forza girarli in modo che gli stondi del cuori finiscano nuovamente al loro posto, e così la punta.

Dolcetti alle more, pistacchi e latte di cocco

Dolcetti alle more, pistacchi e latte di cocco

Era un po’ che volevo fare dei dolcetti alle more ma poi mai niente di fatto perchè sistematicamente non le avevo mai a disposizione (cucinando i miei dolci nel piccolo hotel dove lavoro non sono io a fare la spesa, quindi mi arrangio con quello che trovo di giorno in giorno, e prendo ispirazione da quello che mi offre il frigo o la dispensa).
oggi la fortuna è stata dalla mia parte, visto che aprendo il frigo ho trovato un bellissimo cestino di more fresche e lucenti che era lì che mi chiamava e diceva “prendimi! prendimi!”
inutile dire che non mi sono fatta pregare a lungo! le ho afferrate in un batter d’occhio, mi sono diretta in dispensa cercando qualcosa da abbinarci e me ne sono tornata sorridente in cucina con i pistacchi e il latte di cocco.
un abbinamento che non avevo mai provato, ma che ho voluto azzardare, le more dolciastre ma anche un po’ acidule, i pistacchi salatini, e il latte di cocco cremoso e dolce.