Befanini – Biscotti lucchesi per l’Epifania.
dalle mie parti la tradizione della befana è molto forte, come del resto molte leggende e racconti popolari.
ci sono un paio di filastrocche che si raccontano ai bambini, di cui ho ancora forte memoria:
“La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
porta un sacco pien di doni
da donare ai bimbi buoni.
Viva, viva la Befana!”
questa è una filastrocca che si narra ai bambini quando sono ancora piccoli per farli stare buoni, perché la Befana è una donnina vecchia e anche un po’ bruttina, che viene di nascosto a notte fonda, vestita di stracci e con le scarpe tutte logore (altre versioni della filastrocca riportano “con le toppe alla sottana, il suo sacco è pieno di toppe, con la scopa di saggina” – come una strega!)
che fa spavento – ricordo ancora l’attesa della Befana rincantucciata in un angolo e le scie di carbone e farina che mio papà lasciava per casa a indizio del suo passaggio – era un’attesa mista di paura e trepidazione XD
ma è anche una figura benevola perché se eri buono ti lasciava i regali nella calza, altrimenti ti lasciava il carbone .
e all’epoca, credetemi, non era quello che si mangiava XD
“Befana Befana,
siete una dama,
siete una sposa,
tiratemi giu qualche cosa,
un melino, un arancino,
un pezzetto di befanino.”
questa filastrocca è leggermente meno “inquietante” e la dipinge come una donna in fiore – nè vecchia né povera, come da concezione comune – che scende giù dal camino e letteralmente “tira giù” qualcosa, befanini, mandarini, arance, frutta secca e soldi di cioccolato.
perché quand’ero piccola io mica si mettevano barrette o gli ovini kinder nelle calze? 😛
noi non avevamo il camino, ma quando sei piccolo i dettagli non contano, e seduta sul divano al buio, aspettavo che la befana tirasse giù qualcosa.
in realtà lanciava dall’altra stanza (strano come i genitori in queste occasioni sparissero misteriosamente e ti lasciassero in sua balia XD) con un fracasso infernale, mandarini che andavano a spiaccicarsi sul pavimento, noci che esplodevano in mille pezzi. e quando tutto questo caotico proiettarsi di cibarie in aria era finito, tu potevi andare a raccattare i pezzi sparsi per la casa in qua e là.
beata innocenza XD
inoltre era usanza che la notte della Befana i “befanotti”, ragazzi e ragazze travestiti da befana (adesso l’usanza è andata un po’ perduta, soprattutto in città), andassero di casa in casa a suonare i campanelli per chiedere dei dolcetti e leccornie, e ricevevessero appunto agrumi, noci, nocciole e befanini. In pratica ciò che tutt’oggi si fa ad Halloween XD
ed è per tutti questi ricordi di infanzia che ho deciso di postare la ricetta dei befanini.
e su questa ricetta posso mettere la mano sul fuoco.
forse forse potrei spacciarvela anche come la VERA RICETTA dei befanini, ma quando si parla di ricette tradizionali non ci si può sbilanciare troppo e fare certe affermazioni! XD
quello che so è che questa ricetta mi è stata data dalla sorella di un amico di famiglia, a cui è stata data a sua volta da una nota pasticceria della mia città, Viareggio, non faccio nomi, ma è probabilmente la pasticceria che fa i dolci più buoni della città, e quasi mi azzardo a dire della zona intera.
che sia la ricetta originale, non ve lo posso assicurare al 100%.
ma che sia una ricetta speciale, quello sì, al 1000 per 1000!
quando li ho assaggiati ho toccato il cielo con un dito XD
erano loro.
i Befanini che spesso assaggi in pasticceria, ma che invece non eri mai riuscito a replicare a casa.
perchè…
eh perché?
bella domanda!
me la sono posta un sacco di volte, dopo un sacco di tentativi di “befaninizzazione” fallita.
perchè tu sciocco esserino pensavi che ci fosse un chissà quale ingrediente segreto.
un chissà quale procedimento astruso.
o una regola matematica.
oppure una reazione chimica dietro la chimica dei befanini.
e invece era solo un bilanciamento di sapori e ingredienti creato ad hoc, quello che caratterizza questa ricetta.
che se cambi anche solo un 10 gr qui o lì non ti escono più loro, i befanini lucchesi.
con quel sapore agrumato, con quella friabilità lì, ma allo stesso tempo morbidi.
che di per sè è un controsenso.
che a vederli sembrano solo biscotti di semplice pastafrolla ma nascondono un universo di sapore.
insomma, sono perfetti, semplicemente perfetti.
Ingredienti per circa 50/60 Befanini – Biscotti lucchesi per l’Epifania:
- 500 gr di farina
- 250 gr di burro
- 300 gr di zucchero
- 1 goccio di latte
- 1 bustina di lievito
- 4 tuorli
- 1/4 cucchiaino di sale
- 2 bustine di vanillina
- 1 cucchiaino di miele
- 1/2 fialetta di aroma di arancio (io l’ho trovata molto intensa, decidete voi se diminuirla o no)
- scorza di arancia e limone
- zuccherini per guarnire
- albumi
Procedimento:
In planetaria, con lo scudo, lavorare il burro, lo zucchero e il sale fino ad amalgamarli.
Unire quindi i tuorli e mescolare ancora brevemente.
Aggiungere quindi la farina addizionata di lievito e vanillina, le scorze di arancia e limone, il miele e la fialetta di aroma di arancio.
Lasciare da parte solo il latte che doseremo alla fine a seconda della consistenza della pastafrolla.
Mandare la planetaria a velocità bassa, fino a che gli ingredienti non cominciano a compattarsi e formare una palla, a questo punto unire il latte, a seconda di quanto la pastafrolla è densa, a me è bastato proprio un goccino.
Finire di compattare e trasferire su un piano infarinato.
Lavorare brevemente con le mani fino ad ottenere una palla bella liscia e lasciare riposare l’impasto per circa 30 minuti (in frigo oppure anche fuori dal frigo se non è particolarmente caldo, ho trovato l’impasto talmente perfetto che neppure dopo 1 ora fuori dal frigo ha dato segni di cedimento).
Dopo il riposo stendere metà impasto con il mattarello ad uno spessore di circa 4-5 mm.
Tagliare con il coppapasta e distribuire i biscotti su una placca foderata con carta forno.
Con un pennello spennellate i biscotti con gli albumi rimasti e cospargere i biscotti con gli zuccherini colorati.
Continuare a creare biscotti fino a quando non si è finito tutto l’impasto, trasferendoli subito sulla carta da forno.
Mettere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 10/15 minuti (ma mano mano che infornerete il forno sarà più caldo e impiegherete sempre meno tempo, anche 8 minuti).
Controllare spesso, e girare i biscotti che sono nella parte interna del forno verso quella esterna, sono infatti quelli che coloriranno per primi.
I biscotti sono pronti quando assumeranno un colorito nocciola chiaro, donato dalla spennellatura d’ uovo.
Quando li togliete fate attenzione perchè saranno ancora molto morbidi, aspettare che freddino per spostarli.
Diventaranno più duri e molto fragranti.
Io ho ottenuto 3 infornate totali per circa 50/60 biscotti di forme svariate, da piccolissimi a più grandi.