Curiosità: lo stinco di maiale

Lo stinco, in questo caso di maiale, è la parte di carne che inizia appena sotto il ginocchio e termina poco più sopra del piede. Si tratta di un taglio molto saporito, che necessita di lunghe cotture. Dal nostro macellaio di fiducia spesso lo vendono come unico pezzo, meno frequente lo si trova tagliato a fette che in questo caso prende il nome di “ossobuco”. Lo stinco presenta numerose fasce muscolari che risultano essere asciutte, è ricco di collagene nelle fibre, mentre le parti grasse sono facilmente asportabili. Lo stinco è molto apprezzato in Germania, conosciuto lo “stinco alla Bavarese” il quale viene cotto lentamente in forno a una temperatura di 180°C, i grassi si sciolgono gradualmente ammorbidendo il muscolo che altrimenti, con una cottura più elevata, andrebbe a seccare la carne. La preparazione dello stinco è molto diffuso anche in Trentino Alto Adige, dove è considerato un piatto tradizionale, facilmente lo si può trovare nei rifugi montani.

Stinco di maiale

Qualsiasi preparazione si scelga per lo stinco di maiale è importante rispettare la temperatura che non deve essere troppo alta e i tempi di cottura che possono variare dalle 2 alle 3 ore circa a seconda della quantità di carne a disposizione, rigirando la carne a metà cottura. Se si preferisce, prima di porre lo stinco in cottura si può lasciare la carne in una marinata donando così allo stinco profumo e morbidezza.  Lo stinco può essere grigliato, oppure cotto al forno, al cartoccio, nel tegame e accompagnato da patate bollite, patate al forno, crauti e senape, lasciamo ampio spazio alle scelte.

Lo stinco di maiale si cucina in diversi modi, la sua presentazione in tavola è sempre molto scenografica e le sue carni morbide e succose vi garantiranno sempre un enorme successo.  Per prima cosa, prima di cuocerlo, dovete ripulire il pezzo di carne da tutte le nervature, tagliandole intorno all’osso in modo che la carne si possa ritrarre in cottura, liberandola.

Stinco di maiale

Se si preferisce una marinatura al vino è preferibile un vino bianco. Se invece si opta per uno “stinco alla birra” preferite una tipologia leggera, con poco luppolo che altrimenti risulterebbe troppo amara , pertanto è consigliabile una birra dolce. La birra è davvero un ingrediente originale che si impiega in moltissime preparazioni.

Stinco di maiale alla birra

Risotti birra con stinco