La Genove è un piatto buonissimo tipico della tradizione napoletana a base di cipolle e carne di manzo, ma questo non deve assolutamente scoraggiarci: scopriamo insieme come ottenere una versione di Genovese vegan, digeribile e – nonostante i kg di cipolle da tagliare – felice!
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A casa mia è tradizione mangiarne vagonate il giorno di Santo Stefano, giusto perchè al Sud ci piace tenerci leggeri, soprattutto dopo le grandi abbuffate natalizie 🙂
E lo so, tagliare svariati kg di cipolle non é il max della vita, ma un paio di occhialini da nuoto può salvare i nostri condotti lacrimali!
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Certo, forse qualcuno ci darà della pazza ma solo perché ancora non sa che la nostra genovese non solo non fa piangere, ma é super digeribile e perfettamente Vegan, ed allora ci daranno della pazza ed anche della visionaria.
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E lì noi, taceremo e aspetteremo il cadavere del vostro “nemico” sulla riva del tavolo delle feste
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- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura3 Ore
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 1.5 kgcipolla ramata (Potete anche fare metà quantità di cipolle ramate e metà di cipolle di tropea)
- 1carota
- q.b.sedano
- q.b.vino bianco
- 350 gpasta corta senza glutine (la tradizione prevede gli ziti spezzati ma ancora non li ho mai trovati in commercio: in sostituzione vanno bene penne, rigatoni, sedanini.)
- q.b.olio extravergine d’oliva
- erbe aromatiche
Strumenti
- 1 Passaverdure
Preparazione della Genovese Felice
Per fare la nostra Genovese Felice, vegan e senza glutine, inizieremo con tagliare le cipolle: sbucciamole, laviamole, tagliamole in semi spicchi (anche 8 parti va bene) e mettiamolo in acqua fredda.
Se non volete finire in una valla di lacrime ci sono vari escamotage come bagnare la lama del coltello o tagliarle direttamente immerse in acqua, ma io sono per le soluzioni pratiche e veloci: indossate un paio di occhialini da nuoto come me nella foto e non avrete bisogno di alcun trucchetto 🙂
Mentre le nostre cipolle tagliate sono a bagno procediamo col tagliare carota, cipolla e sedano in piccoli quadratini per il classico trito.
Prendiamo una pentola antiaderente molto capiente e versiamo 1 dito abbondante di olio evo, una volta caldo versiamo il nostro trito e sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco.
Quando il trito sarà inbiondito e appassito aggiungiamo le cipolle asciutte e le erbe aromatiche (io uso alloro e salvia) e facciamole rosolare alcuni minuti.
Sfumiamo un paio di volte sempre con mezzo bicchiere di vino bianco.
Giriamo spesso, questo primo step di cottura delle cipolle deve durare circa 10-15minuti passati i quali potremmo coprire le nostre cipolle con abbondante acqua.
Cerchiamo di tenerle coperte da almeno 2-3 dita d’acqua.
E ora fuoco basso e cuocere!
La genovese, anche quella felice, è un piatto che richiede tempo e pazienza.
Calcolate che da questo momento dovrà cuocere per almeno 2.30-3h e noi dovremmo preoccuparci di girarla ogni tanto, verso fine cottura sempre più spesso perché l’acqua si sarà consumata e dovremmo evitare che si attacchi al fondo della pentola.
Una volta consumata tutta l’acqua di cottura avremmo un sugo di cipolle stracotte, molto denso e carico.
Se avete uno stomaco di quelli di acciaio, potete anche fermarvi qui, cuocere la pasta e condirla con il vostro sugo di cipolle.
Se invece, come me, siete più delicate e la digestione per voi non è sempre un affare semplice vi svelo il trucco di quella santissima donna di mia suocera, è solo da quando la conosco che la genovese per me non è più un problema 🙂
La parte che rende le cipolle difficilmente digeribili è quella sottile pellicina che ricopre ogni strato, per eliminarla dal nostro sugo l’unica soluzione è passare tutto con un passa verdura, le pellicine rimaranno su e colerà solo il sugo di genovese con cui potremmo condire la pasta senza paura che diventi un mattone indigeribile dentro di noi!
A questo punto non ci resta che cuocere a parte la pasta e condirla con il nostro sugo alla genovese, per un tocco goloso in più consiglio di mantecare in pentola con un’abbondante spolverata di formaggio vegetale grattugiato!