Lievito madre senza glutine pronto in pochi giorni

Il lievito madre senza glutine è un alleato per chi soffre di celiachia. Con questo lievito infatti si possono realizzare in casa pane e dolci dal sapore eccellente allungando i tempi di conservazione dei prodotti. Io l’ho creato per regalarlo ad una collega. Dopo essermi documentata, leggendo diversi articoli on line e post nei vari gruppi su Facebook (ce ne sono tantissimi!) ho iniziato questa avventura che si è conclusa dopo poco più di una settimana. QUI, oppure QUI o QUI trovate i blog dai quali ho attinto preziose informazioni.
Ovviamente per iniziare bisogna utilizzare farine prive di glutine da miscelare con acqua minerale e con miele o yogurt che favoriranno la formazione della pasta acida. Nel procedimento che vi illustro ho utilizzato solo farina di riso ma lo si può realizzare miscelando al 50% quella di mais. Le farine devono essere a grana finissima e bisogna utilizzare sempre lo stesso tipo di farine per fare i rinfreschi. Per iniziare è conveniente impastare poca farina per evitare uno spreco inutile della stessa.
Al sesto rinfresco il lievito madre senza glutine era pronto per la panificazione visto che raggiungeva il raddoppio in 3 ore circa a 26 gradi. Essendo adatto anche alla panificazione con glutine l’ho testato preparando una bella pagnottina con le mie farine.

Lievito madre senza glutine
  • DifficoltàAlta
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione7 Giorni
  • Porzioni1 vasetto
  • Metodo di cotturaSenza cottura
  • CucinaItaliana

Ingredienti per realizzare il lievito madre s.g.

Per iniziare il lievito madre senza glutine

  • 50 gfarina di riso
  • 50 gacqua minerale (a 20° )
  • 1 cucchiainomiele

per i rinfreschi

  • farina di riso
  • acqua minerale (a 20 gradi)

Preparazione del lievito madre senza glutine

Creazione

  1. In una ciotola sciogliete il miele nell’acqua a 20 gradi. Aggiungete la farina di riso, mescolate versate questo composto in un barattolo di vetro sterilizzato, coprite con una garza e riponete in un luogo buio, possibilmente non troppo freddo per 72 ore.

    In inverno mettete accanto al barattolo un frutto maturo (mela o banana) per favorire la fermentazione del lievito.

    Dopo 3 giorni noterete che il lievito comincia a prendere vita.

Primo rinfresco

  1. Esaminatelo (se c’è muffa buttate tutto e ricominciate), odoratelo. Noterete che la farina si è separata dall’acqua, non preoccupatevi. Eliminate la parte superficiale, mescolate con una forchetta.

    Versate in una ciotola, pesatelo e aggiungete pari peso di acqua minerale a 20 gradi e lo stesso peso di farina. Amalgamate bene, versate in un barattolo pulito cercando di non sporcare i bordi, mettete una garza, fate un segnetto sul barattolo e riponete nuovamente al buio.

secondo/quarto rinfresco

  1. I rinfreschi successivi vanno fatti con cadenza giornaliera come il primo. Quindi procedete così: controllate che il lievito sia cresciuto poi togliete la parte superficiale, pesatene 100 gr., aggiungete 100 gr. di acqua e 100 gr. di farina. Mescolare gli ingredienti in modo omogeneo e riporre nella dispensa. Fate sempre il segnetto nel barattolo.

quinto/sesto rinfresco

  1. Tra il quarto e il quinto rinfresco noterete che il lievito acquista sempre più forza. Cresce e raddoppia in minor tempo.

    Al sesto rinfresco è stabile, certo è ancora un lievito giovane ma è attivo e bello pimpante (ovviamente se tutti i passaggi sono andati bene). Dopo il rinfresco tenetelo al calduccio (26 gradi). Se nel giro di 3/4 ore raddoppia è pronto per la panificazione.

    Fate questa prova per altri 3/4 giorni, sarete certi che il lievito funziona davvero… buttatevi e preparate qualcosa di buono.

  2. Adesso dovete decidere se tenerlo a temperatura ambiente e dunque rinfrescarlo tutti i giorni o riporlo in frigorifero e rinfrescarlo ogni 4/5 giorni.

    Non essendo esperta “sul senza glutine” posso rispondere alle vostre domande esclusivamente sulla creazione del lievito per tutto il resto vi rimando ai blog citati nella presentazione.

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