Fave a cunigghiu (a coniglio) – Ricetta della tradizione contadina

Le fave a cunigghiu (a coniglio) sono un contorno siciliano, di tradizione contadina la cui origine si perde nella notte dei tempi. Si chiamano così perché per mangiarle non si usano posate ma si prendono con le dita e si intacca con i denti la capoccetta delle fava. Questo modo di mangiarle ricorda per l’appunto i conigli. La fave a cunigghiu possono essere preparate sia con le fave secche, ma devono essere ammollate almeno 8 ore sia con le fave fresche, quelle grosse e un po’ più durette di fine raccolto.

Fave a cunigghiu (a coniglio)

Fave a cunigghiu

Ingredienti
2 kg. di fave fresche
5 spicchi di aglio
1 foglia di alloro
origano
sale e pepe
olio extravergine di oliva

Procedimento
Fave a cunigghiuEstraete le fave dal baccello, eliminate il picciolo mantenendo in ciascuna la pellicina, incidete con la punta di un coltello le fave più grosse, lavatele e tenetele da parte. In una pentola capiente portate ad ebollizione l’acqua, aggiungete gli spicchi di aglio in camicia schiacciati, 1 foglia di alloro, un cucchiaino di origano e le fave.
Fate cuocere a fuoco basso, il tempo di cottura può variare da 1 a 2 ore, dipende dalla grandezza delle fave. Sul finire della cottura unite il sale.
Quando le fave saranno completamente cotte, scolatele e ancora calde conditele con altro origano, regolate di sale, unite il pepe macinato al momento e bagnatele con abbondante olio extravergine di oliva.
Servite le fave a cunigghio calde o tiepide.

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